infatti come dicevo, è necessario seguirli per creare in loro il fiuto.Micaela77 wrote:secondo me... alla fine quello che attrae è proprio l'immagine che ci si fa dentro la propria testa dell'altra persona... e non della persona stessa. Una volta che ci si insinua nell'immaginario un'idea, è difficile estirparla e ci si rimane malissimo se poi la persona del desiderio non riscontra le nostre aspettative (non soltanto dal punto di vista fisico). Il mondo virtuale tende a nascondere di più e non a rivelare... potrebbe essere tutta finzione e nient'altro.
Se il tutto viene preso come un gioco che si riesce a controllare, allora può essere divertente... ma non so fino a che punto una quindicenne possa prendere le sue dovute precauzioni per riuscire a capire chi c'è dall'altra parte del monitor, per questo c'è bisogno dell'occhio lungo della mamma.
Personalmente preferisco l'approccio "antico", c'è più "magia", più "chimica"... senza nulla togliere alle dovute eccezioni dei rapporti nati via internet... anche io conosco storie da favola... ma non tra quindicenni!!!!!
mia figlia ha 16 anni, e molto timida e complessata, attraverso il dialogo che si sviluppa dietro uno schermo, ha fatto passi da gigante, chiaramente tenendo aperto il dialogo per evitare cantonante pericolose., quindi sempre monitorata.
proprio giorni fa è stata ospite di una ragazza conosciuta da qualche anno su internet, non è che ce l'ho lasciata andare e via, 2 anni fa ci siamo cautamente conosciute anche le famiglie, l'anno scorso è venuta lei da noi e quest'anno si è spostata mia figlia, ed era la prima volta che lo faceva (nel senso che accettava l'ospitalità di qualche amica)
lostesso dicasi per un ragazzo che ha incontrato l'anno scorso perchè eravamo vicine alla sua cità.
lui si è accompagnato alla madre , così mentre noi 2 scambiavamo due chiacchiere, loro passaggiavano per loro conto.
alla fine a mia figlia è risultato antipatico, e via ora si senticchiano ma erano partiti che sembravano innamorati persi.
non sottovaluto i suoi sentimenti, proprio per evitare che poi non si confidi più.