Lelia wrote:Rispondendo come sempre solo da figlia visto che non sono mamma...l'assunzione delle responsabilità deve essere graduale, si comincia da piccini e poi via via crescendo aumenta il numero di responsabilità che siamo in grado di assumerci, e la loro portata.
Facendo un discorso per forza di cose generico, io credo che la maggior parte dei 15/16enni di oggi non siano in grado di prendersi una decisione GRANDE come quella di lasciare gli studi per mettersi a lavorare. Siamo in una società che tende a mantenerci bambini molto a lungo (per tutta una serie di ragioni complesse che ora tralascio) e a 15 anni si è decisamente piccoli, al giorno d'oggi.
Per quanto riguarda la questione diploma, io lo vedo come il titolo di studio ormai minimo per avere una qualche possibilità di trovare un lavoro decente. E per questo credo che, da eventuale genitore, farei di tutto perché mio figlio arrivasse a prendere almeno quello.
ti quoto in pieno
il genitore deve guidare, consigliare e assecondare le scelte del figlio
ma a 15-16 non si è ancora maturi x fare una scelta così forte di lasciare gli studi
poi certo tutto è soggettivo e bisogna vedere le reali inclinazioni del ragazzo
Superaffaella wrote:Questo post cade proprio a fagiolo, perche' in questi giorni mi sono resa conto che Davide dovra' prima o poi scegliere se continuare ad essere un INVALIDO CIVILE o meno.
Mi spiego: il danno al cervello c'è, è attestato dalla risonanza magnetica
ed abbiamo potuto affrontare le terapie gratuitamente ecc...,
pero'....Davide corre, salta, è intelligente...fa tutto!
C'è solo la risonanza che puo' far credere alla gente cosa ha davvero mio figlio.
E allora?
Quando gli dovro' chiedere cosa vuole scrivere sui documenti da "grande"
vogliamo cancellare tutto e buttarci nel mondo o continuiamo ad essere invalidi
e ad avere magari qualche punticino in piu' per alcuni concorsi?
Credo che in altri concorsi questa cosa glieli togliera' i punti.
A che eta' potro' affrontare questo discorso con lui?
sapete che lo scorso anno un istruttore della piscina mi accenno' alle Paraolimpiadi?
A volte mi sembra proprio di rubare, di non essere contenta per come siamo stati fortunati con questo bimbo.
Altre volte guardo l'impegno che deve mettere per fare cio' che agli altri risulta spontaneo (che sia solo camminare appoggiando bene il tallone destro o saltare da un muretto atterrando bene).... e mi viene il magone.
Lo so:non s'è capito niente....ne riparleremo fra 5 anni, va!
io andrei avanti e poi strada facendo ti regoli il da farsi...ha dei genitori splendidi che lo appoggeranno in qualsiasi cosa
io seguo un ragazzo ipovedente che sta sulla sedia a rotelle ed ha un po di difficoltà nell'apprendere...è al 4 anno di un istituto professionale
è sveglio e pieno di voglia di fare...va bene a scuola ha un programma differenziato...ora ho appena finito di fare dei riassunti molto semplici e lineari sulle società di capitali che a pomeriggio dovremmo studiare insieme
abbi fiducia
