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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Posted: Sat Nov 14, 2015 5:41 pm
by Dilly
micmar wrote:
Paola wrote:
micmar wrote:
questa sicurezza non l'avremo mai e non credo sia mai stata possibile
io non credo, e me ne frega anche poco di potere persuadere il califfo pinco pallo, vorrei venisse arrestato e isolato
ma credo che il ragazzino disperato sarebbe un obiettivo meno facile, se riuscissi a ridurre il suo livello di disperazione.
Cosa ti fa pensare che questi siano ragazzini disperati? Quelli di Hebdo non lo erano.
quelli di cui si parlava questa mattina che giocavano a calcio con le teste
i ragazzini palestinesi, tutti i ragazzi, musulmani e non che vivono le periferie più tristi, sono disperati.
Il "bacino di utenza" è quello mi pare, mica le scuole private del centro, almeno per quanto riguarda la manovalanza.

esempio sotto casa mia: ragazzi (italiani) con famiglie disastrate, molti parenti incarcerati con il maxiprocesso, altri per crimini comuni, gran parte degli amici che hanno iniziato a entrare e uscire dal Beccaria a tredici quattordici anni. Se riesci a costruirti una vita normale, a finire le scuole, in questa situazione sei eccezionale, tutti gli altri per me sono disperati, carne fresca e debole, facile preda di chiunque.
Non credo che nelle banlieu si viva meglio
Sono pienamente d'accordo Mic...

Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Posted: Sat Nov 14, 2015 6:52 pm
by Paola
micmar wrote:
sono d'accordo con te
anche se non credo che qualcuno abbia detto che tutti i musulmani debbano essere respinti
e la paura è anche comprensibile e sicuramente i media ci mettono del loro
Anche perché sarebbe impossibile, respinti dove se sono cittadini europei?

Detto ciò io però capisco che il
L'Islam faccia paura (premesso che a me fa paura anche il cristianesimo laddove uccide la democrazia, la libertà e la cultura se non le
Persone) perché Oggi in nessun altra religione ti viene chiesto di uccidere nel nome di dio e se chiedessero nessuno sarebbe disposto a farlo.

Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Posted: Sat Nov 14, 2015 6:59 pm
by Paola
micmar wrote:
quelli di cui si parlava questa mattina che giocavano a calcio con le teste


esempio sotto casa mia: ragazzi (italiani) con famiglie disastrate, molti parenti incarcerati con il maxiprocesso, altri per crimini comuni, gran parte degli amici che hanno iniziato a entrare e uscire dal Beccaria a tredici quattordici anni. Se riesci a costruirti una vita normale, a finire le scuole, in questa situazione sei eccezionale, tutti gli altri per me sono disperati, carne fresca e debole, facile preda di chiunque.
Non credo che nelle banlieu si viva meglio
Michela tu però continui a mischiare tutto.

Non credo che nessun bambino a Parigi sia cresciuto prendendo a calci una testa.
Ciò non toglie che ti sto appunto dicendo che quando un bambino arriva a scuola e dice: mio papà ha detto che vi ammazziamo tutti si apre un'inchiesta, si intercetta il padre, si prendono precauzioni si allontana il figlio.

Questo dico io per controllo più severo e sì nelle banlieu si vive meglio che sotto casa tua o ai quartieri spagnoli a Napoli. Perché la Francia ha investito molto di più ma molto molto di più nell'integrazione e nello stato sociale.