Sì, mi sono buttata!
Avevo il compleanno di Alessandro da festeggiare con nonni e zii (con gli amici è andato in pizzeria) e ci ho provato.
Mi è venuta una pasta durissima: non riuscivo nemmeno a lavorarla senza faticare e non si è neanche lievitata bene.
Ho buttato tutto e l'ho rifatta: è venuta uno splendore: morbida, vellutata!
Il risultato è stato STRAORDINARIO: mamma mia ragazze, è una cosa sublime!
Devo ringraziare Luvetta per aver postato la ricetta!
Da provare assolutamente!
Ho fatto il DANUBIO!
- Alessia
- Ambasciatore
- Posts: 2920
- Joined: Fri Feb 05, 2010 11:35 am
già... mi ero dimenticata di dirvelo: anche io l'ho fatto, la prima volta per provare e la seconda per il compleanno di Davide.
è venuto sempre una meraviglia e ringrazio luvetta e chi me lo ha consigliato!
(però ho modificato: burro al posto dell'olio)
è venuto sempre una meraviglia e ringrazio luvetta e chi me lo ha consigliato!

(però ho modificato: burro al posto dell'olio)
[SIGPIC][/SIGPIC]I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco
</ARTICLE> ([color=#222222]Kahlil Gibran)[/color]