Riflessioni pre-adolescenziali
Posted: Thu Oct 28, 2010 10:14 am
Direi che anche per Cami è giunto il momento della pre-adolescenza.
Sarà che è la quarta figlia, ma a me sembra che più si va avanti e più si anticipano i tempi.
La piccola di casa è sempre stata abituata a cavarsela da sola, avere tre fratelli più grandi ti costringe, soprattutto se quello più vicino a te ti tormenta ogni giorno, a tirare fuori energie e unghie per districarti da sola tra le insidie fraterne!
Di carattere è molto solare, generosa, altruista e sensibile, in una parola "creativa", in tutti i sensi dal tirar fuori un'idea dal nulla al chiacchierare di continuo senza sosta.
A scuola non deve essere facile avere a che fare con lei, sempre tra le nuvole, super distratta a pensare alle sue idee e, naturalmente, gran chiacchierona!
Cosa è successo?
ha riportato una nota perché ha strappato un compito di un compagno.
Naturalmente c'è sempre una spiegazione a certi comportamenti, ed anche se la prof, dall'alto della sua istituzione non l'ha ascoltata per niente, come genitore mi sono preoccupata di capire cosa fosse successo.
Un compagno la stava infastidendo tirandogli pezzi di carta al suo banco, esausta ha preso il primo foglio sul banco del compagno e l'ha buttato nel cestino strappandolo, non sapendo che quello che aveva cestinato era un compito fatto in classe.
Naturalmente l'ho rimproverata cercando di farle capire che non si può far giustizia da soli anche se a ragione. Avrebbe dovuto rivolgersi all'adulto di turno per manifestare il comportamento del compagno che la stava infastidendo.
Mi chiederete cosa c'entra tutto questo con l'ingresso nella preadolescenza?
Niente.
Il fatto grave, e connesso all'argomento, è che ha cercato di falsificare la firma sulla nota.
Non c'è riuscita e suo malgrado, cercando di nascondere questo suo tentativo riuscito malamente e pertanto evidente, ci ha presentato la nota.
L'ho ridotta un pizzico, prima di ogni cosa c'è stata la sorpresa, poi la delusione e poi naturalmente il ridimensionamento del tutto.
Pertanto alla fine sull'uscio di casa, l'ho abbracciata forte, e lei si è sciolta in un pianto, le ho detto che era tutto a posto, che sta crescendo e che è abbastanza normale.
Con le lacrime agli occhi mi ha risposto che non è normale cercare di firmare al posto dei propri genitori e mi ha chiesto perdono.
Naturalmente l'ho abbracciata di nuovo e l'ho rassicurata ulteriormente che il mio "perdono" c'era, che sta crescendo, che i suoi fratelli l'hanno fatto prima di lei, ma che naturalmente non deve accadere di più e che deve fidarsi maggiormente dei suoi genitori!!!
Ora a mente fredda posso dire che sono contenta che sia successo ora, alla sua età, ancora fuori dalla logica della malizia, perché questo mi da la certezza che abbia capito che non c'è alcun bisogno di nascondere un problema, ma che lo stesso va affrontato e risolto senza aggirarlo.
Mi rimane l'amaro in bocca per il poco tempo che c'è stato per continuare a parlarne, ma soprattutto per farle capire che era tutto a posto, soprattutto pensando a quanto sia difficile trovare conforto, e comprensione dall'altra parte della barricata, ovvero dalla parte dei professori, che hanno tutta la mia comprensione, ma che spesso sono troppo attenti a che tutto "funzioni" alla perfezione per soffermarsi a capire i "perché" accadono certi fatti, perché non tutti i ragazzi sono uguali e qualcuno, sensibile come C., senza un genitore dietro a capire veramente la situazione, potrebbe reagire come quel bambino che si è tolto la vita a 12 anni per una delusione!
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/195054_si_uccide_a_12_anni_e_lascia_una_letteracari_genitori_non__colpa_vostra/
Sarà che è la quarta figlia, ma a me sembra che più si va avanti e più si anticipano i tempi.
La piccola di casa è sempre stata abituata a cavarsela da sola, avere tre fratelli più grandi ti costringe, soprattutto se quello più vicino a te ti tormenta ogni giorno, a tirare fuori energie e unghie per districarti da sola tra le insidie fraterne!
Di carattere è molto solare, generosa, altruista e sensibile, in una parola "creativa", in tutti i sensi dal tirar fuori un'idea dal nulla al chiacchierare di continuo senza sosta.
A scuola non deve essere facile avere a che fare con lei, sempre tra le nuvole, super distratta a pensare alle sue idee e, naturalmente, gran chiacchierona!
Cosa è successo?
ha riportato una nota perché ha strappato un compito di un compagno.
Naturalmente c'è sempre una spiegazione a certi comportamenti, ed anche se la prof, dall'alto della sua istituzione non l'ha ascoltata per niente, come genitore mi sono preoccupata di capire cosa fosse successo.
Un compagno la stava infastidendo tirandogli pezzi di carta al suo banco, esausta ha preso il primo foglio sul banco del compagno e l'ha buttato nel cestino strappandolo, non sapendo che quello che aveva cestinato era un compito fatto in classe.
Naturalmente l'ho rimproverata cercando di farle capire che non si può far giustizia da soli anche se a ragione. Avrebbe dovuto rivolgersi all'adulto di turno per manifestare il comportamento del compagno che la stava infastidendo.
Mi chiederete cosa c'entra tutto questo con l'ingresso nella preadolescenza?
Niente.
Il fatto grave, e connesso all'argomento, è che ha cercato di falsificare la firma sulla nota.
Non c'è riuscita e suo malgrado, cercando di nascondere questo suo tentativo riuscito malamente e pertanto evidente, ci ha presentato la nota.
L'ho ridotta un pizzico, prima di ogni cosa c'è stata la sorpresa, poi la delusione e poi naturalmente il ridimensionamento del tutto.
Pertanto alla fine sull'uscio di casa, l'ho abbracciata forte, e lei si è sciolta in un pianto, le ho detto che era tutto a posto, che sta crescendo e che è abbastanza normale.
Con le lacrime agli occhi mi ha risposto che non è normale cercare di firmare al posto dei propri genitori e mi ha chiesto perdono.
Naturalmente l'ho abbracciata di nuovo e l'ho rassicurata ulteriormente che il mio "perdono" c'era, che sta crescendo, che i suoi fratelli l'hanno fatto prima di lei, ma che naturalmente non deve accadere di più e che deve fidarsi maggiormente dei suoi genitori!!!
Ora a mente fredda posso dire che sono contenta che sia successo ora, alla sua età, ancora fuori dalla logica della malizia, perché questo mi da la certezza che abbia capito che non c'è alcun bisogno di nascondere un problema, ma che lo stesso va affrontato e risolto senza aggirarlo.
Mi rimane l'amaro in bocca per il poco tempo che c'è stato per continuare a parlarne, ma soprattutto per farle capire che era tutto a posto, soprattutto pensando a quanto sia difficile trovare conforto, e comprensione dall'altra parte della barricata, ovvero dalla parte dei professori, che hanno tutta la mia comprensione, ma che spesso sono troppo attenti a che tutto "funzioni" alla perfezione per soffermarsi a capire i "perché" accadono certi fatti, perché non tutti i ragazzi sono uguali e qualcuno, sensibile come C., senza un genitore dietro a capire veramente la situazione, potrebbe reagire come quel bambino che si è tolto la vita a 12 anni per una delusione!
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/195054_si_uccide_a_12_anni_e_lascia_una_letteracari_genitori_non__colpa_vostra/