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adozione dal punto di vista dell'adottato

Posted: Wed Aug 24, 2011 11:26 am
by Naike
buongiorno a tutte, premetto che sono stata adottata quando avevo 18 mesi e sò quanto un genitore adottivo ami il prorio figlio e quandto abbia sofferto la lunga prassi per l'adozione. Detto questo vorrei mettermi a vostra disposizione innanzitutto se avete delle domande da porre a chi è stato adottato. E poi vorrei fare una piccola riflessione, leggo spesso e volentieri sui forum che si parla di quanto si è davvero disposti ad amare e ad accettare un "estraneo" come figlio, e di tutte le problematiche per l'adozione, ma non sento mai parlare del fatto che il bambino adottato ha una sua personalità, influenzata anche dalla genetica, dei suoi desideri e pensieri rispetto all'adozione, del suo desiderio di cercare i genitori naturali, del fatto se soffrirà o meno nel vedersi diverso morfologicamente rispetto ai genitori adottivi ecc...sembra quasi che i problemi siano solo dalla parte di chi adotta ma chi è adottato (se piccolo) accetterà la cosa di buon grado perchè in fin dei conti, a lui povero sfigatello, la vita non aveva regalato nulla di meglio della famiglia che lo adotterà :occhiodibue: , ecco sembra quasi che i sentimenti della persona adottata siano scontati :occhiodibue:

Posted: Wed Aug 24, 2011 11:49 am
by Daniela
Guarda, personalmente ho sempre pensato molto a cosa pensa un bambino adottato, soprattutto in certi periodi della sua crescita.

Ricordo in particolare una volta in cui una mia compagna universitaria (adottata sia lei che i suoi due fratelli) mi dicesse come pur amando alla follia i suoi genitori aveva questo desiderio profondo di sapere qualcosa delle sue origini, di quelli che potevano essere i suoi parenti e anche eventuali fratelli.

Quello che più mi aveva colpito era stato il fatto che lei diceva questa cosa aggiungendo che non ne parlava con sua madre perchè aveva paura di ferirla dopo tutto l'amore che le aveva dato.

E credo che ci voglia una grande forza d'animo anche per il bambino che viene adottato a lavorare su tutti gli aspetti della sua vita (sia che ne ricordi alcuni, sia che non ne sia cosciente), così come per la famiglia adottante sapere che il bambino che accoglie è una persona che comunque (anche se piccolissimo) ha un bagaglio suo di vita e di esperienze al seguito che comunque incideranno sul suo essere futuro.

Posted: Fri Aug 26, 2011 1:54 pm
by Naike
sono felice che tu la pensi così :ok: , , per esempio i miei genitori sono convinti che la genetica non conti praticamente nulla e che un figlio prende da chi l'ha cresciuto, io invece sono convinta che la genetica abbia un peso non indifferente. Loro non vedono il problema della differenza fisica io invece lo vedo eccome e arrivata all'età di 34 anni preferisco dire che sono stata adottata piuttosto di sentirmi dire la solita frase "ma guarda te che roba, come sei diversa dai tuoi, pensavo fossi meridionale, ma davvero sei piemontese? No non ci credo!!". Mi hanno sempre insegnato a non raccontare la mia storia, e sono sicura che un tempo questo serviva per difendere anche me dalle persone poco sensibili e sinceramente cattive, ma ora come ora penso che questa cosa serva a loro, forse per non sentirsi genitori di serie B, cosa che non sono mai stati, i genitori adottivi sono genitori e basta! :happy: .