Lorenzo Licalzi
Licalzi mi ha stupita.
Ha scritto un romanzo così vero e così onirico al tempo stesso.
In un futuro lontano una misteriosa malattia colpisce gli over 70.
Lui ha 80 anni, e si ammala.
Decidono di trapiantare il suo cervello, ancora sano, su un uomo che sta per morire.
Un ragazzo di poco più di vent'anni.
Il cervello di un 80enne su un bellissimo uomo nel pieno della sua vita.
Un ragazzo che è stato accoltellato per le vie della città dove si trovava insieme a Blanca, la sua bellissima e giovanissima moglie.
Una storia d'amore, di introspezione dell'animo umano, di odio, di perdono.
Di perdita e di abbandono.
Con un finale quantomeno sconvolgente.
Si legge in due sere, più o meno.