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Buona giornata,
volevo chiedere informazioni per mia figlia di 8 anni che settimana scorsa ha effettuato visita oculistica e ortottica,
nella visita ortottica è risultato che la bimba ci vede 10/10 sia dall'occhio destro che dal sinistro.
Nella visita oculistica con gocce le è stata diagnostica ipermetropia 2,5 da entrambi gli occhi. L'oculista ha prescritto gli occhiali.
Poi ho portato la bimba ieri da un'altro oculista per verificare se quanto detto fosse vero (anche xchè mia figlia non vorrebbe metter occhiali), l'oculista mi ha detto che l'ipermetropia nei bambini si risolve da sola con la crescita e che non serve nessun occhiale.
A questo punto sono spiazzata....pensavo che mi riconfermasse la diagnosi dell'altro oculista invece mi ha detto che non servono occhiali.
Lei cosa mi consiglia? L'ipermetropia può guarire da sola? ho guardato in internet ma ci sono idee contrastanti, ora non sappiamo più cosa fare.
Grazie per la sua cortese risposta
cordiali saluti

Gentile signora,
l'ipermetropia è un difetto visivo molto diffuso nell'età pediatrica, proprio perchè legato ad un bulbo oculare troppo "corto". Normalmente, tale difetto tende a diminuire con la crescita proprio perchè il bulbo tende ad allungarsi. E' questa la ragione per la quale bassi difetti ipermetropici vengono definiti "fisiologici" e non vengono corretti con occhiali. Un'ipermetropia di 2,5 Diottrie ad 8 anni comincia però ad essere un difetto meritevole di correzione anche se permette la visione dei 10/10, soprattutto se sono presenti cefalea o sfuocamenti saltuari. In età pediatrica, ahimè, poco importa se il bambino o la bambina vuole o non vuole mettere gli occhiali. Se la bambina ha effettuato un esame ""pediatrico" più che completo (ortottico e oculistico con cicloplegia, cioè l'esame in gocce) , non avrei così tanti dubbi o incertezze. Si ricordi che Internet è un'ottimo mezzo di conoscenza ma purtroppo senza filtri, e nella maggior parte delle volte confonde le già poche idee chiare. Cerchi di decidere in base alla fiducia ed alla professionalità ispirata dai colleghi che hanno visitato la bambina.

Cordialmente

G.Falcicchio