Una lettura leggerissima ma divertente.
Mi avevano regalato questi due libretti una vita fa, ma non li ho mai letti perché credevo che fossero una brutta copia della Cornwell.
Invece no. Sono una discreta copia della Fielding di Bridget Jones, e, per me che non amo la Kinsella, molto più piacevoli dei vari I love Shopping. Sebbene anche qui ci siano tratti da shopping addicted... sarà da contratto, per fare un libro chick lit?

Perché il genere, sotto sotto, è proprio quello: chick lit in salsa medico-legale.
Il lato giallo è decente, ingenuo ma passabile. Certo, ho indovinato quasi subito il colpevole del primo libro... e dire che di solito con Agatha Christie ho l'intuito di Watson con qualche neurone in meno!
La protagonista però è simpatica, affronta la sua professione, spesso ingrata, mantenendo un'umanità che le consente di accostarsi ai casi in modo originale, forse con troppo coinvolgimento, e risolverli laddove le indagini condotte da soggetti meno pasticcioni e inesperti non portano i frutti sperati.
Poi ci sono i personaggi di controno: dalla fauna vasta e varia dei colleghi, alle amicizie strampalate, ai due uomini della situazione, entrambi bellocci, fascinosi, ma per diverse ragioni del tutto inaffidabili... da una parte il collega torbido, sprezzante e ambizioso, dall'altra il giornalista romantico ma inafferrabile, sempre in fuga per il mondo.
Se ci si mette nei suoi panni, non si capisce bene quale dei due sia pegg... ops... meglio ;)
Personalmente, voto per il secondo.
Si leggono in un giorno, così, senza pretese.
E nelle interviste mi è parso che la giovane autrice abbia un approccio modesto e gentile al successo che ha incontrato.