Wool
Hugh Howey
Fabbri Editori[/center]
Wool è il primo di una trilogia ambientato in un mondo post apocalittico.
Una comunità di persone vive da tempo immemore in un silos sotterraneo formato da 100 piani. Una società governata da un sindaco, controllata da uno sceriffo dove si vive e si muore secondo regole ben precise, tra le quali la prima è quella di non manifestare mai l'idea di voler uscire.
Al primo piano del silos c'è la Vista, ovvero un'immagine del panorama esterno trasmessa 24/24 grazie alle telecamere posizionate fuori (posizionate da chi? E perchè?). A pulire le lenti di queste telecamere sono i condannati a morte, coloro che compiono reati gravi e che dotati di tuta che permette loro di sopravvvivere fuori dal silos per pochi minuti, puliscono le lenti prima di morire. La Vista trasmette un'immagine molto triste: colline brulle e bruciate, nuvole nere e rovine di una città in lontananza. Eppure tutti i condannati, benchè manifestino il loro intento di non pulire le telecamere come vendetta, una volta usciti lo fanno, sempre.
Su tutto aleggia la leggenda di una rivolta, dopo la quale i server che contenevano tutti i dati della storia del silos sono stati cancellati.
Tutto è destinato a cambiare quando la moglie dello sceriffo scopre qualcosa che la spinge a commettere un reato per uscire.
Questo scatena una serie di eventi che porteranno alla luce verità sconcertanti.....
Io amo molto questo genere di romanzi, questo poi è scritto molto molto bene ed è avvincente. Durante la lettura ho sentito molto l'influenza di Metro 2033, dello scrittore russo Dimitry Glukhovsky, che sicuramente Hugh Howey ha letto.
Consigliato a tutti gli amanti del genere, sperando che il seguito esca presto.
