dipendenza psicologica da un amichetto
Posted: Sat Dec 28, 2013 5:03 pm
Vorrei condividere una cosa di mio figlio che mi preoccupa e che non so se minimizzare o, al contrario, approfondire.
Tancredi e' molto legato ad un suo compagno di classe. In classe sono sempre insieme; io e la mamma siamo diventate amiche, e ci vediamo spesso anche il pomeriggio o ill weekend. Oltretutto lei e' carinissima e spesso disponibile a prendersi in casa tutti e tre i miei figli, dopo la scuola, per cui anche Anna e Giulia sono amiche del figlio.
Tempo fa le maestre mi dissero che questo legame era "troppo" forte. C'e' una dipensenza di Tancredi da lui, al punto che sceglie i giochi in base a quello che decide questo altro bimbo, prima di mangiare vede se l'altro mangia (questa l'ho vista anch'io, a casa nostra)
A domanda, riesposta: "perche' senno' lui non e' più mio amico"
Hai voglia a dirgli che un amico e' tale perche' gli vuoi bene, non perche' gli obbedisci.
Anna, ad esempio, se ne frega. Ha voluto per regalo di natale un gioco che l'altro bimbo aveva "vetato" (perche' ce lo ha lui), le abbiamo spiegato che lui ha detto cosi' probabilmente perche' cosi' quando viene a casa nostra trova dei giochi diversi dai suoi, ed e' finita li'.
Tancredi e' andato migliorando, se cosi' si puo' dire. Se siamo presenti io o l'altra mamma, interveniamo e spieghiamo, e mi accorgo che ultimamente si convincono. A scuola non me ne hanno più parlato, per cui suppongo vada meglio (ma chiedero' di nuovo).
Oggi, la crisi. Sara' che Tancredi era stanchissimo e malaticcio, ma poco fa abbiamo aperto una bustina dei pipistrelli, e lui ha pianto disperato per mezz'ora perche' aveva trovato un pipistrello che l'altro bimbo ha, e che aveva detto che era il capo dei pipistrelli e dunque poteva averlo solo lui, e dunque si sarebbe arrabbiato con Tancredi e non sarebbe stato più suo amico.
Dispsrazione vera. E io non so aiutarlo, non so come fare.
Aiutatemi, datemi una chiave di lettura, ditemi tutto quello che vi viene in mente perche' questa cosa mi fa imbestialire e non so come risolverla, o al contrario se devo farci pace e lasciare che sia cosi'.
Tancredi e' molto legato ad un suo compagno di classe. In classe sono sempre insieme; io e la mamma siamo diventate amiche, e ci vediamo spesso anche il pomeriggio o ill weekend. Oltretutto lei e' carinissima e spesso disponibile a prendersi in casa tutti e tre i miei figli, dopo la scuola, per cui anche Anna e Giulia sono amiche del figlio.
Tempo fa le maestre mi dissero che questo legame era "troppo" forte. C'e' una dipensenza di Tancredi da lui, al punto che sceglie i giochi in base a quello che decide questo altro bimbo, prima di mangiare vede se l'altro mangia (questa l'ho vista anch'io, a casa nostra)
A domanda, riesposta: "perche' senno' lui non e' più mio amico"
Hai voglia a dirgli che un amico e' tale perche' gli vuoi bene, non perche' gli obbedisci.
Anna, ad esempio, se ne frega. Ha voluto per regalo di natale un gioco che l'altro bimbo aveva "vetato" (perche' ce lo ha lui), le abbiamo spiegato che lui ha detto cosi' probabilmente perche' cosi' quando viene a casa nostra trova dei giochi diversi dai suoi, ed e' finita li'.
Tancredi e' andato migliorando, se cosi' si puo' dire. Se siamo presenti io o l'altra mamma, interveniamo e spieghiamo, e mi accorgo che ultimamente si convincono. A scuola non me ne hanno più parlato, per cui suppongo vada meglio (ma chiedero' di nuovo).
Oggi, la crisi. Sara' che Tancredi era stanchissimo e malaticcio, ma poco fa abbiamo aperto una bustina dei pipistrelli, e lui ha pianto disperato per mezz'ora perche' aveva trovato un pipistrello che l'altro bimbo ha, e che aveva detto che era il capo dei pipistrelli e dunque poteva averlo solo lui, e dunque si sarebbe arrabbiato con Tancredi e non sarebbe stato più suo amico.
Dispsrazione vera. E io non so aiutarlo, non so come fare.
Aiutatemi, datemi una chiave di lettura, ditemi tutto quello che vi viene in mente perche' questa cosa mi fa imbestialire e non so come risolverla, o al contrario se devo farci pace e lasciare che sia cosi'.