braccio di ferro tra treenne e il suo papà
Posted: Thu Jan 09, 2014 1:32 pm
ciclicamente accade: nostro figlio che per natura non ha un temperamento tranquillo, passa delle fasi tremende. Attualmente ci siamo in pieno: di ritorno a scuola materna dopo le vacanze natalizie (in cui è stato stracoccolato dalla nonna), è adrenalinico, capriccioso, risponde a ogni nostro appunto: "Non è vero", alza le mani.
In questi frangenti mio marito strippa, anzichè mostrarsi fermo, ma sereno, inizia un braccio di ferro con suo figlio. Lo aggredisce verbalmente, stamattina gli ho sentito dire frasi tremende del tipo: "ti darei un pugno ogni giorno, così la smetti di fare il capriccioso", "ti vorrei dare via se potessi".
Lo sculaccia oppure parte con le punizioni: "se non la smetti di piangere non vedi più i cartoni".
E' totalmente esaurito, oggi mi ha accompagnato alla prima ecografia e nel vedere il piccolo guizzare ha guardato il monitor con terrore: "ecco, sarà un maschio agitato come Tommaso!". "Se il secondo sarà come Tommaso vado in esaurimento, mi verranno tutti i capelli bianchi!"
Ad ogni mio tentativo di dialogo pacifico mi fa muro dicendo che è colpa del mio atteggiamento troppo morbido e protettivo che ora ci troviamo un bambino così capriccioso.
Io non metto in dubbio che nostro figlio in questi frangenti è veramente ingestibile e in grado di portare all'esaurimento. Io stessa sento la fatica ogni mattina, quando lo devo svegliare e vestire a forza (quanto vorrei lo facesse di sua spontanea volontà e mostrasse un pò di volontà di autonomia!), quando devo contenere ogni capriccio o riesco a farlo addormentare dopo 1 ora e dopo aver letto dieci favole.
Ma non mi piace per niente l'atteggiamento di mio marito, non fa altro che peggiorare la situazione, aggiungere stress a stress. Poi credo si penta pure, ieri sera ad esempio si è messo a coccolarlo, a giocare con lui, ovviamente Tommaso era sereno e giocava contento
Consigli su come farlo ragionare? e come non perdere io la trebisonda? perchè alla fine pure io sono in crisi con mio figlio e quando mio marito, anche lui confuso, mi chiede che soluzione ho, io non ho risposte certe: gli dico di essere più comprensivo con tommaso, capire che ha solo tre anni, che sono fasi, che questo non vuol dire che non ci siano regole, ma che le regole non si possono far rispettare con sculacciate e minacce, ma solo con fermezza e serenità, ignorare i capricci...le maestra mi avevano consigliato di metterlo in castigo, ovvero in un angolo a riflettere dopo che ha fatto qualcosa che non va, io ci sto provando, non lo chiamo angolo del castigo, ma angolo della riflessione, ho messo un cuscino colorato e gli dico di andare a sedersi lì a smaltire la rabbia...
In questi frangenti mio marito strippa, anzichè mostrarsi fermo, ma sereno, inizia un braccio di ferro con suo figlio. Lo aggredisce verbalmente, stamattina gli ho sentito dire frasi tremende del tipo: "ti darei un pugno ogni giorno, così la smetti di fare il capriccioso", "ti vorrei dare via se potessi".
Lo sculaccia oppure parte con le punizioni: "se non la smetti di piangere non vedi più i cartoni".
E' totalmente esaurito, oggi mi ha accompagnato alla prima ecografia e nel vedere il piccolo guizzare ha guardato il monitor con terrore: "ecco, sarà un maschio agitato come Tommaso!". "Se il secondo sarà come Tommaso vado in esaurimento, mi verranno tutti i capelli bianchi!"
Ad ogni mio tentativo di dialogo pacifico mi fa muro dicendo che è colpa del mio atteggiamento troppo morbido e protettivo che ora ci troviamo un bambino così capriccioso.
Io non metto in dubbio che nostro figlio in questi frangenti è veramente ingestibile e in grado di portare all'esaurimento. Io stessa sento la fatica ogni mattina, quando lo devo svegliare e vestire a forza (quanto vorrei lo facesse di sua spontanea volontà e mostrasse un pò di volontà di autonomia!), quando devo contenere ogni capriccio o riesco a farlo addormentare dopo 1 ora e dopo aver letto dieci favole.
Ma non mi piace per niente l'atteggiamento di mio marito, non fa altro che peggiorare la situazione, aggiungere stress a stress. Poi credo si penta pure, ieri sera ad esempio si è messo a coccolarlo, a giocare con lui, ovviamente Tommaso era sereno e giocava contento
Consigli su come farlo ragionare? e come non perdere io la trebisonda? perchè alla fine pure io sono in crisi con mio figlio e quando mio marito, anche lui confuso, mi chiede che soluzione ho, io non ho risposte certe: gli dico di essere più comprensivo con tommaso, capire che ha solo tre anni, che sono fasi, che questo non vuol dire che non ci siano regole, ma che le regole non si possono far rispettare con sculacciate e minacce, ma solo con fermezza e serenità, ignorare i capricci...le maestra mi avevano consigliato di metterlo in castigo, ovvero in un angolo a riflettere dopo che ha fatto qualcosa che non va, io ci sto provando, non lo chiamo angolo del castigo, ma angolo della riflessione, ho messo un cuscino colorato e gli dico di andare a sedersi lì a smaltire la rabbia...