La difficoltà di fare qualcosa "per me"
Posted: Thu Jan 30, 2014 11:04 am
Bene, terapia farmacologica iniziata. Psicoterapeuta (nuova) prenotata per martedì. Passo da cognitivo comportamentale a psicodinamico, vediamo se fa per me. La prima cognitiva, era "troppo" per una come me. Sono una che tende a chiedersi molto, e mi sentivo molto sotto pressione a non riuscire a ottenere tutto e subito. Devo darmi tempo, pazienza e cura. Sono pessima in tutte e tre ultimamente. Mi aspetto che i farmaci facciano effetto subito, che tutto passi subito.
Ma oggi ho scoperto quanto sia difficile per me dirmi ok, fai qualcosa per te. Qualcosa solo per te, senza sentirti in colpa perchè non è legato al lavoro, alla casa, alla famiglia.
Ho iniziato a frequentare una persona, un'amica che, scopro, è terapeuta famigliare. Era nella cerchia dei conoscenti, ma talmente poco conoscenti che non sapevo neppure di preciso che lavoro facesse. E'una persona con cui mi piace confrontarmi, perchè siamo estremamente simili, e ci aggiorniamo sui nostri comuni progressi. Io ho imparato che anche il terapeuta ha bisogno a sua volta di un terapeuta, che nessuno è fatto d'acciaio (venivo dai corsi di formazione e pnl molto tosti, e spesso non essere performanti è esclusiva "mancanza di voglia" da parte della persona)....mi ha fatto bene.
Fatto sta che oggi piove, e dovevamo andare a fare shopping. Credo sia da settembre almeno che non mi compro qualcosa. La voglia di uscire ce l'avevo sotto i piedi. Le mando un sms dicendo che magari si poteva rimandare. Lei mi dice che se c'ero era contenta di stare con me, ma di fare quello che sentivo.
Panico. Io non lo so cosa voglio davvero. Mi sono accorta di sentire solo un forte senso di dovere e di non voler scontentare la persona. Ho chiesto consiglio a mia mamma, che è una casalinga terapeutica, e mi ha detto di fare quello che sentivo...e magari, già che uscivo (sto fuori un paio d'ore) avrei potuto prendere delle perline per la piccola (è nella fase delle perline da infilare). A quel punto non ho avuto dubbi, vado. Ma vado perchè ho un motivo "serio", ovvero comperare una cosa a mia figlia.
Mi sento in colpa a uscire, a staccare, a trovare qualcosa per me. Mi sento egoista. Non ho mai avuto hobby (da piccola era una perdita di tempo, vista da mio padre)...e questa cosa mi è rimasta appiccicata. Mi sembra di essere una madre degenere a lasciare mia figlia a casa con mia mamma mentre io vado a fare shopping.
Non so che dirmi. Mi sento tanto scema.
Ma oggi ho scoperto quanto sia difficile per me dirmi ok, fai qualcosa per te. Qualcosa solo per te, senza sentirti in colpa perchè non è legato al lavoro, alla casa, alla famiglia.
Ho iniziato a frequentare una persona, un'amica che, scopro, è terapeuta famigliare. Era nella cerchia dei conoscenti, ma talmente poco conoscenti che non sapevo neppure di preciso che lavoro facesse. E'una persona con cui mi piace confrontarmi, perchè siamo estremamente simili, e ci aggiorniamo sui nostri comuni progressi. Io ho imparato che anche il terapeuta ha bisogno a sua volta di un terapeuta, che nessuno è fatto d'acciaio (venivo dai corsi di formazione e pnl molto tosti, e spesso non essere performanti è esclusiva "mancanza di voglia" da parte della persona)....mi ha fatto bene.
Fatto sta che oggi piove, e dovevamo andare a fare shopping. Credo sia da settembre almeno che non mi compro qualcosa. La voglia di uscire ce l'avevo sotto i piedi. Le mando un sms dicendo che magari si poteva rimandare. Lei mi dice che se c'ero era contenta di stare con me, ma di fare quello che sentivo.
Panico. Io non lo so cosa voglio davvero. Mi sono accorta di sentire solo un forte senso di dovere e di non voler scontentare la persona. Ho chiesto consiglio a mia mamma, che è una casalinga terapeutica, e mi ha detto di fare quello che sentivo...e magari, già che uscivo (sto fuori un paio d'ore) avrei potuto prendere delle perline per la piccola (è nella fase delle perline da infilare). A quel punto non ho avuto dubbi, vado. Ma vado perchè ho un motivo "serio", ovvero comperare una cosa a mia figlia.
Mi sento in colpa a uscire, a staccare, a trovare qualcosa per me. Mi sento egoista. Non ho mai avuto hobby (da piccola era una perdita di tempo, vista da mio padre)...e questa cosa mi è rimasta appiccicata. Mi sembra di essere una madre degenere a lasciare mia figlia a casa con mia mamma mentre io vado a fare shopping.
Non so che dirmi. Mi sento tanto scema.