
Dunque ho iscritto me e la mia primogenita ad alcune lezioni di avviamento alla musica. Si svolgono presso un auditorium con una giovanissima docente e altri 5-6 bimbi + gnitore dai 2 ai 3 anni. Lei ed un altro hanno più di 3 anni, ma non avendone ancora quattro ed essendo la prima esperienza sono stati accorpati ai più piccolini.
Dunque la questione è che essendo un'occasione di incontro con altri ne noto le differenze. Nello specifico, mentre gli altri dopo la prima volta, stanno iniziando a farsi dentro, durante l'ora conunicano, rispondono all'insegnante, giocano con discreta sicurezza tra loro e con lei, Ermione non lo fa.
Cioè balliamo in cerchio, tipo come fanno gli indiani, e gli altri bimbi corrono o saltellano a ritmo vicini ai genitori ma anche dall'altra parte della stanza, la mia..mi tiene con una mano la maglia e si fa trascinare. Anche se cerco di coinvolgerla nel ritmo si lascia trascinare lì per lì e poi subito smette.
L'educatrice intona dei motivi e gli altri, anche di 2 anni, che sanno appena qualche parola, subito le vanno dietro, mentre lei sta zitta. Seduta accanto a me. O ancora c'è un telo grande che gli adulti fanno ondeggiare tenendolo per i bordi, con onde più o meno grandi a seconda del volume con cui l'insegnante canta. Tutti i bimbi appena lo vedono tesoci si intrufolano sotto, lei no. Sta accanto a me a tenerlo e muoverlo. Idem quando appoggiatolo per terra tutti i bimbi ci saltano sopra e i genitori alzano i bordi fino a creare una specie di sacco che si chiude. Per aprirlo i bimbi devono intonare un motivetto. Lo ripetono quasi tutti, la mia no. Se viene interpellata al massimo sorride, che è già un bel progresso, perchè fino a qualche settimana fa metteva il broncio, e risponde a monosillabe.
Oggi poi, io ero molto stanca perchè complice l'influenza delle bimbe e il mio raffreddore sono un po' di notti che dormo male, lei anche era stanca avendo l'abitudine nel finesettimana, che si può dormire, di svegliarsi alle 6.30 chiedendo la colazione.. fatto stà che è stato peggio. Ha faticato a salutare al momento di andare via, ha continuato a chiedere quando saremmo tornate a casa. E tutta settimana mi ha chiesto di andare "a ballare con Maria Pia" quindi non ce l'ho portata per forza. In più questa mancanza di responsività da parte sua mi è pesata particolarmente e quando sono arrivata a casa, stanca e un po' abbattuta si sono accorti tutti che non era andata benissimo. Alchè spiegate le cose (madre e marito gli ascoltatori) mi sono sentita dire che è perchè "le sto troppo addosso". E perchè fin'ora la bambina è stata troppo poco con in coetanei.
Bo a me pare una cavolata. La bambina ha 3 anni, è vero che non è mai stata al nido, ma sinceramente questa è una cosa di cui vado fiera e non qualcosa di cui dovrei pentirmi. Sta frequentando l'asilo regolarmente, dove in pochi mesi ha trovato il gruppetto di riferimento. Per altro mi dicono anche lì che preferisce fare le cose dei "grandi" che non svolgere le attività dei più piccoli per cui è più facile che ritagli o dipinga che non che giochi ai giochi proposti dalle maestre.
Inoltre avevamo fatto anche qualche seduta di psicomotricità di gruppo l'anno scorso, in cui lei stava da sola con la maestra e gli altri bimbi.
Per altro le occasioni di incontro coi cuginetti e altri bimbi figli di amici sono molte, più che possiamo. Lei stessa mi chiede di poter incontrare questo o quell'amichetto. E per avere 3 anni mi pare un buon grado di socialità..
Con lei ho sempre adottato l'impegnativo metodo de "i capricci non esistono", finora. Cercando di comprendere cosa vuole dirmi dietro un comportamento fastidioso. E invece mi rimproverano da ogni dove perchè la vizio. Oggi addirittura, al termine della lezione e del pranzo che ne è seguito, stanca per la levataccia solita dela sabato mattina, cercava il ciuccio per andare a dormire e non lo trovava. Mi stavo alzando per aiutarla a cercarlo e mi sono sentita dire di non alzarmi che "lei sta solo cercando una consolazione e che non devo dargliela vinta" che se la deve far passare da sola perchè non ha male da nessuna parte e piange per niente. Bo, sarò sbagliata io ma vederla sulla sedia piangere, con gli occhi pieni di sonno oltre che di lacrime mi ha messo un magone.

Insomma sono un po' nel pallone...sto facendo bene? sto facendo male? mi serve un faro nella notte...
Quindi chiedevo qua a voi...avete esperienze analoghe? consigli, riferimenti letterari? qualcosa di buono e forte da prendere per tirarmi su?
