Con i se e con i ma....
Posted: Mon May 19, 2014 10:14 am
Proprio in questi giorni avrei avuto il termine della mia gravidanza.
E vivo col respiro mozzato, e mi chiedo cosa ne sarebbe stato di me se avessi preso altre decisioni, se avessi deciso di percorrere altre strade. Mi guardo indietro e mi rammarico di quanto sono già sbiaditi i ricordi, di quanto poco mi è rimasto di quelle belle sensazioni, di quelle aspettative grandi come case, di quei sogni al profumo di neonato.
Ben più netti e definiti, purtroppo, sono i ricordi del dopo, di quanto ho pianto, di quanto sono stata (e sto) male, di quanto mi sono sentita lacerata da una scelta che, ad oggi, non so se è stata la migliore... Lo spero, quello sì, ma non ho certezze, non so come sarebbe stato, se ti avessi fatto nascere, o se magari, riavvolgendo il nastro, i problemi avessero potuto svanire come per magia.
E in tutto ciò, oggi, mi dimentico di me stessa per pensare a te, piccolo mio, che eri un bozzolo di farfalla, una premessa carica di aspettative, un desiderio nel mio cuore... eri tante cose e non è rimasto nulla, di te. Nemmeno abbiamo voluto seppellirti... Eppure per me ci sarai sempre, perchè la mia vita si divide in due, c'è il prima, c'è la Chiara che nemmeno pensava di poter diventare madre, che nemmeno sapeva cosa voleva dire.... e c'è un dopo, ci sono io ora, che mi sento una larva, che cerco di tirare avanti, che cerco un senso, perchè non so quale significato dare a tutto ciò... che ho dovuto scoprire in modo così crudo cosa vuol dire essere genitori, avere in mano il tuo destino, figlio mio, e stabilire "a tavolino" cosa era meglio e cosa era peggio per te.
E ora vado avanti, come un automa, cercando di dare un senso a tutto ciò, cercando risposte e cercando un'assoluzione che non trovo, che non voglio nemmeno concedermi, sotto sotto...
Perdonami almeno tu, piccolo mio, se puoi.
E vivo col respiro mozzato, e mi chiedo cosa ne sarebbe stato di me se avessi preso altre decisioni, se avessi deciso di percorrere altre strade. Mi guardo indietro e mi rammarico di quanto sono già sbiaditi i ricordi, di quanto poco mi è rimasto di quelle belle sensazioni, di quelle aspettative grandi come case, di quei sogni al profumo di neonato.
Ben più netti e definiti, purtroppo, sono i ricordi del dopo, di quanto ho pianto, di quanto sono stata (e sto) male, di quanto mi sono sentita lacerata da una scelta che, ad oggi, non so se è stata la migliore... Lo spero, quello sì, ma non ho certezze, non so come sarebbe stato, se ti avessi fatto nascere, o se magari, riavvolgendo il nastro, i problemi avessero potuto svanire come per magia.
E in tutto ciò, oggi, mi dimentico di me stessa per pensare a te, piccolo mio, che eri un bozzolo di farfalla, una premessa carica di aspettative, un desiderio nel mio cuore... eri tante cose e non è rimasto nulla, di te. Nemmeno abbiamo voluto seppellirti... Eppure per me ci sarai sempre, perchè la mia vita si divide in due, c'è il prima, c'è la Chiara che nemmeno pensava di poter diventare madre, che nemmeno sapeva cosa voleva dire.... e c'è un dopo, ci sono io ora, che mi sento una larva, che cerco di tirare avanti, che cerco un senso, perchè non so quale significato dare a tutto ciò... che ho dovuto scoprire in modo così crudo cosa vuol dire essere genitori, avere in mano il tuo destino, figlio mio, e stabilire "a tavolino" cosa era meglio e cosa era peggio per te.
E ora vado avanti, come un automa, cercando di dare un senso a tutto ciò, cercando risposte e cercando un'assoluzione che non trovo, che non voglio nemmeno concedermi, sotto sotto...
Perdonami almeno tu, piccolo mio, se puoi.