E' chiedere troppo?
Posted: Wed Jun 04, 2014 5:56 pm
Quasi mi vergogno a scriverlo...entro ed esco, leggo di storie davvero dolorose e dilemmi di difficile risoluzione. Quindi è in punta di piedi che vi scrivo per dirmi che...sono stanca/stufa, mi sento incompresa e "sfruttata" dai miei figli.
E' orribile, si, dirlo...lo dico sottovoce, sperando che come sempre mi aiutiate a sdrammatizzare, a vedere meglio, a dirmi che capita pure a voi.
Come ben sapete sono sola gestire i bambini, ogni loro impegno e momento di svago. Mi alzo ogni mattina alle 6.00 e si comincia subito a lavorare, sia per le faccende domestiche (ragazze, non mi dite di non farle, io la casa la voglio che sia vivibile e abbastanza in ordine) e poi un turbinio di cose da fare, far alzare i bambini, colazione, denti, merende da prepare, porta figlio1 a scuola, parcheggia, incollati figlia2 addosso (ho la tendinite e sento male, ma se piove e si va di fretta mi tocca) fai tutta la collina a piedi, ritorna giù con figlia2, riprendi la macchina, fatti 5km dentro Roma, lascia pure lei e riprendi il turbine. Che siano faccende casalinghe, o andar dal medico, farmacia, cose da sbrigare per il lavoro di mio marito, o il mio embrionale lavoro che sta nascendo, o far la spesa...insomma la mattina è un delirio.
Alle 13.30 si è a casa, li faccio mangiare e ricomincio per casa (cucina, lavatrici da stendere ecc). Poi nel pomeriggio ci sono i compiti, ma appena si può li faccio uscire...il parco, a casa da un amichetto, o se hanno attività fisica.
Sabato e domenica si esce come famiglia, ma abbiamo particolare attenzione ai loro bisogni e desideri. Insomma mi ammazzo di fatica per loro (come tutte noi del resto) e chiedo, imploro, per pietà mezz'ora di silenzio che mi butto sul letto verso le 14.30 per riprendermi, prima della seconda fase che dura almeno fino alle 22.00.
Ma loro quella mezz'ora non me la concedono...no. A loro mi sembra sia tutto dovuto, ma io...io chi sono? Io sono un robot senza diritti, senza desideri. Oggi ho pianto, urlato. Cavolo...gli do la mia anima...cavolo, chiedo così tanto? Scusate...sono stanca, non ho mai nulla per me, scusate, scusate.
E' orribile, si, dirlo...lo dico sottovoce, sperando che come sempre mi aiutiate a sdrammatizzare, a vedere meglio, a dirmi che capita pure a voi.
Come ben sapete sono sola gestire i bambini, ogni loro impegno e momento di svago. Mi alzo ogni mattina alle 6.00 e si comincia subito a lavorare, sia per le faccende domestiche (ragazze, non mi dite di non farle, io la casa la voglio che sia vivibile e abbastanza in ordine) e poi un turbinio di cose da fare, far alzare i bambini, colazione, denti, merende da prepare, porta figlio1 a scuola, parcheggia, incollati figlia2 addosso (ho la tendinite e sento male, ma se piove e si va di fretta mi tocca) fai tutta la collina a piedi, ritorna giù con figlia2, riprendi la macchina, fatti 5km dentro Roma, lascia pure lei e riprendi il turbine. Che siano faccende casalinghe, o andar dal medico, farmacia, cose da sbrigare per il lavoro di mio marito, o il mio embrionale lavoro che sta nascendo, o far la spesa...insomma la mattina è un delirio.
Alle 13.30 si è a casa, li faccio mangiare e ricomincio per casa (cucina, lavatrici da stendere ecc). Poi nel pomeriggio ci sono i compiti, ma appena si può li faccio uscire...il parco, a casa da un amichetto, o se hanno attività fisica.
Sabato e domenica si esce come famiglia, ma abbiamo particolare attenzione ai loro bisogni e desideri. Insomma mi ammazzo di fatica per loro (come tutte noi del resto) e chiedo, imploro, per pietà mezz'ora di silenzio che mi butto sul letto verso le 14.30 per riprendermi, prima della seconda fase che dura almeno fino alle 22.00.
Ma loro quella mezz'ora non me la concedono...no. A loro mi sembra sia tutto dovuto, ma io...io chi sono? Io sono un robot senza diritti, senza desideri. Oggi ho pianto, urlato. Cavolo...gli do la mia anima...cavolo, chiedo così tanto? Scusate...sono stanca, non ho mai nulla per me, scusate, scusate.