mix di ansia e inquietudine
Posted: Mon Jun 30, 2014 10:54 am
Permettetemi di sfogarmi un pochino qui e far uscire un po’ di ansia che sento….
La causa di quest’ansia è che stamattina ho portato mio figlio grande (ottenne) al primo giorno di centro estivo; fino alla settimana scorsa lo avevo portato al grest solo pomeridiano all’oratorio, quindi oggi si è trovato in un ambiente nuovo, con pochi bambini che non conosce e con l’adulto di riferimento pure sconosciuto.
Ecco che è entrato in crisi, dicendo che lui non ci voleva stare, ha pianto 20 minuti e io lì a cercare di convincerlo anche se a vederlo così saliva il groppo pure a me.
Me l’aspettavo una sua reazione così, che fin da piccino è sempre stato restìo a frequentare luoghi nuovi; è stato così con l’inizio dell’asilo e pure con l’inizio delle elementari.
Pensavo che essendo un po’ più grandicello avrebbe avuto una reazione un po’ diversa, non mi aspettavo chissà che grande entusiasmo, ma nemmeno un pianto disperato come quello di stamattina.
Poi due o tre bimbi, così carini, sono venuti a consolarlo, l’hanno invitato a giocare e lui si è un pochetto rassicurato.
Ora, io son qui col pensiero fisso di lui che ci sta malvolentieri, mi sento manco a dirlo, in colpa;
mi sento di averlo parcheggiato lì nonostante non volesse.
Mi chiedo de avrei potuto trovare una soluzione diversa, migliore ( si, ma quale? Lavoro e i nonni quest’anno non sono disponibili).
Spero che ora di oggi pomeriggio si sia un po’ ambientato, che si faccia un po’ coinvolgere dalle attività e dagli altri bambini, altrimenti per le prossime tre settimane sarà una faticaccia per lui e per me.
Niente, so che non risolve nulla il fatto di sentirmi così, di farmi prendere dall’ansia tanto da avere le lacrime agli occhi e riuscire a stento a trattenerle.
Ecco, fine sfogo, sopportatelo e sopportatemi.
La causa di quest’ansia è che stamattina ho portato mio figlio grande (ottenne) al primo giorno di centro estivo; fino alla settimana scorsa lo avevo portato al grest solo pomeridiano all’oratorio, quindi oggi si è trovato in un ambiente nuovo, con pochi bambini che non conosce e con l’adulto di riferimento pure sconosciuto.
Ecco che è entrato in crisi, dicendo che lui non ci voleva stare, ha pianto 20 minuti e io lì a cercare di convincerlo anche se a vederlo così saliva il groppo pure a me.
Me l’aspettavo una sua reazione così, che fin da piccino è sempre stato restìo a frequentare luoghi nuovi; è stato così con l’inizio dell’asilo e pure con l’inizio delle elementari.
Pensavo che essendo un po’ più grandicello avrebbe avuto una reazione un po’ diversa, non mi aspettavo chissà che grande entusiasmo, ma nemmeno un pianto disperato come quello di stamattina.
Poi due o tre bimbi, così carini, sono venuti a consolarlo, l’hanno invitato a giocare e lui si è un pochetto rassicurato.
Ora, io son qui col pensiero fisso di lui che ci sta malvolentieri, mi sento manco a dirlo, in colpa;
mi sento di averlo parcheggiato lì nonostante non volesse.
Mi chiedo de avrei potuto trovare una soluzione diversa, migliore ( si, ma quale? Lavoro e i nonni quest’anno non sono disponibili).
Spero che ora di oggi pomeriggio si sia un po’ ambientato, che si faccia un po’ coinvolgere dalle attività e dagli altri bambini, altrimenti per le prossime tre settimane sarà una faticaccia per lui e per me.
Niente, so che non risolve nulla il fatto di sentirmi così, di farmi prendere dall’ansia tanto da avere le lacrime agli occhi e riuscire a stento a trattenerle.
Ecco, fine sfogo, sopportatelo e sopportatemi.