La mamma single
Posted: Tue Jul 01, 2014 10:15 pm
Eccomi.
A due settimane (che mi paiono due mesi) dal nostro trasferimento dai miei mi trovo a fare i conti con situazioni e pensieri inaspettati, e vorrei confrontarmi con voi, visto che state facendo da spalla durante il mio percorso.
Situazione personale mia: sto scalando lo xanax, per ora senza grossi problemi, a parte qualche botta di sonno pomeridiana. Mi sento piuttosto tranquilla, pratico meditazione mattina e sera, insieme con lo yoga. Ho un po'di panza gonfia, ma perchè mi vengono crisi di fame (penso nervosa) che cerco di tappare con verdure, vagonate di frutta e cereali integrali. Lavoro tanto, ho la fortuna di potermi portare il lavoro ovunque, mi basta un pc e il wifi e il mondo è il mio ufficio. Dai miei ci siamo sistemati alla bell'e meglio, ma per ora va bene così. Dormiamo noi due in un lettone, ho un angolino per lavorare e uno con i libri, i miei incensi e le mie cose.
Mi accorgo che sono almeno 2 anni che sono single. La gestione della bambina è sempre stata molto mia, non ho mai fatto grosso affidamento su di lui. Non mi ha mai dato molta sicurezza, quindi non mi sento spiazzata all'idea di essere noi 2 senza di lui. Era un coinquilino, fondamentalmente.
Sabato mattina sono andata a vedere un appartamentino in centro grazie ad un conoscente del don. Piccolo, pulito, carino. Pensavo di sentirmi le palpitazioni, invece mi ci sono vista in una casa finalmente mia, con le mie cose, i nostri ritmi e spazi. Certo, piccolina, ma so che non dovrò penare per fare tutti i conti a metà, sentirmi rinfacciare spese "accessorie" (tipo mobili che compravo io, o i teli per l'orto...) e non sentirò più lagne e piagnistei per casa.
Però.
La bimba non lo cerca, è tranquilla e solare, anche (forse) più del solito. Io la sera puntuale come la svizzera che sono alle 7 lo faccio chiamare. Lui non chiama. Lo faccio chiamare e poi, cacchiarola, lei me lo passa. Io non so cosa dirgli. Davvero, ho un muro di indifferenza, delusione, non so come definirla. Lui mi chiede come sto, dice che "mi vuole ancora tanto bene" e che però "avremmo fatto meglio a mollarci già due anni fa, quando mi avevi beccato la prima volta". Perchè ora si sente meglio, pieno di illuminazioni, come dice lui. Ettecredo.
Io ho sempre avuto l'impressione, soprattutto in questi due ultimi anni, che fosse un grande egoista. I primi giorni ha fatto il diavolo a quattro perchè voleva vedere sua figlia tutti i giorni...e poi si è seduto, come al solito. In due settimane ha fatto un sabato/domenica dai nonni e un gelato giovedì scorso, che è andato lui a prenderla all'asilo perchè io avevo da fare. Mi dà proprio questa sensazione di aver delegato tutto a me. Che adesso lui si trovi con un'enormità di tempo davanti e nessuno che lo controlli. Mi dice che ha tanto lavoro, ma non so se sia vero. Forse è meglio se vado davvero da un legale, anche se non ho voglia.
So che va ogni tanto dal don a parlare,a confrontarsi, ma a me me ne frega poco.
Io non so con chi uscire. Sentire gli amici di sempre no, mi fa male. Mi fa male la felicità degli altri, pur gioendo delle cose belle che accadono loro. Ma vedere amici che si sposano, amici che fanno il secondo figlio, amici che stanno insieme da una vita e su facebook ti sbattono la loro bella vita in faccia...mi fa male. Certo, che ne possono loro, chiaro. Però intanto io sono qua. Non so bene da dove ripartire. Non so bene quando trasferirmi, perchè di notte prendo ancora un pastiglione di sonnifero che non mi fa sentire NULLA (prima saltavo in piedi se scoppiava un popcorn a New York...) e quindi il pensiero di stare in una casa di notte da sola con mia figlia e non sentire una mazza non mi piglia bene.
Vorrei sapere come gestire lui. Lui vorrebbe uscite a tre, che io non sento di voler fare e non penso che alla bambina faccia bene in ogni caso. Meglio separati, simo più tranquilli. Vorrei che la smettesse di chiamarmi per poi dirmi cose sconclusionate, senza piani per vedere la bambina. Vorrei sapere come avete fatto voi, se ci siete passate. Se c'è stato un momento in cui siete riuscite a uscire in tre senza battibeccare tutto il tempo?
Che stanchezza.
A due settimane (che mi paiono due mesi) dal nostro trasferimento dai miei mi trovo a fare i conti con situazioni e pensieri inaspettati, e vorrei confrontarmi con voi, visto che state facendo da spalla durante il mio percorso.
Situazione personale mia: sto scalando lo xanax, per ora senza grossi problemi, a parte qualche botta di sonno pomeridiana. Mi sento piuttosto tranquilla, pratico meditazione mattina e sera, insieme con lo yoga. Ho un po'di panza gonfia, ma perchè mi vengono crisi di fame (penso nervosa) che cerco di tappare con verdure, vagonate di frutta e cereali integrali. Lavoro tanto, ho la fortuna di potermi portare il lavoro ovunque, mi basta un pc e il wifi e il mondo è il mio ufficio. Dai miei ci siamo sistemati alla bell'e meglio, ma per ora va bene così. Dormiamo noi due in un lettone, ho un angolino per lavorare e uno con i libri, i miei incensi e le mie cose.
Mi accorgo che sono almeno 2 anni che sono single. La gestione della bambina è sempre stata molto mia, non ho mai fatto grosso affidamento su di lui. Non mi ha mai dato molta sicurezza, quindi non mi sento spiazzata all'idea di essere noi 2 senza di lui. Era un coinquilino, fondamentalmente.
Sabato mattina sono andata a vedere un appartamentino in centro grazie ad un conoscente del don. Piccolo, pulito, carino. Pensavo di sentirmi le palpitazioni, invece mi ci sono vista in una casa finalmente mia, con le mie cose, i nostri ritmi e spazi. Certo, piccolina, ma so che non dovrò penare per fare tutti i conti a metà, sentirmi rinfacciare spese "accessorie" (tipo mobili che compravo io, o i teli per l'orto...) e non sentirò più lagne e piagnistei per casa.
Però.
La bimba non lo cerca, è tranquilla e solare, anche (forse) più del solito. Io la sera puntuale come la svizzera che sono alle 7 lo faccio chiamare. Lui non chiama. Lo faccio chiamare e poi, cacchiarola, lei me lo passa. Io non so cosa dirgli. Davvero, ho un muro di indifferenza, delusione, non so come definirla. Lui mi chiede come sto, dice che "mi vuole ancora tanto bene" e che però "avremmo fatto meglio a mollarci già due anni fa, quando mi avevi beccato la prima volta". Perchè ora si sente meglio, pieno di illuminazioni, come dice lui. Ettecredo.
Io ho sempre avuto l'impressione, soprattutto in questi due ultimi anni, che fosse un grande egoista. I primi giorni ha fatto il diavolo a quattro perchè voleva vedere sua figlia tutti i giorni...e poi si è seduto, come al solito. In due settimane ha fatto un sabato/domenica dai nonni e un gelato giovedì scorso, che è andato lui a prenderla all'asilo perchè io avevo da fare. Mi dà proprio questa sensazione di aver delegato tutto a me. Che adesso lui si trovi con un'enormità di tempo davanti e nessuno che lo controlli. Mi dice che ha tanto lavoro, ma non so se sia vero. Forse è meglio se vado davvero da un legale, anche se non ho voglia.
So che va ogni tanto dal don a parlare,a confrontarsi, ma a me me ne frega poco.
Io non so con chi uscire. Sentire gli amici di sempre no, mi fa male. Mi fa male la felicità degli altri, pur gioendo delle cose belle che accadono loro. Ma vedere amici che si sposano, amici che fanno il secondo figlio, amici che stanno insieme da una vita e su facebook ti sbattono la loro bella vita in faccia...mi fa male. Certo, che ne possono loro, chiaro. Però intanto io sono qua. Non so bene da dove ripartire. Non so bene quando trasferirmi, perchè di notte prendo ancora un pastiglione di sonnifero che non mi fa sentire NULLA (prima saltavo in piedi se scoppiava un popcorn a New York...) e quindi il pensiero di stare in una casa di notte da sola con mia figlia e non sentire una mazza non mi piglia bene.
Vorrei sapere come gestire lui. Lui vorrebbe uscite a tre, che io non sento di voler fare e non penso che alla bambina faccia bene in ogni caso. Meglio separati, simo più tranquilli. Vorrei che la smettesse di chiamarmi per poi dirmi cose sconclusionate, senza piani per vedere la bambina. Vorrei sapere come avete fatto voi, se ci siete passate. Se c'è stato un momento in cui siete riuscite a uscire in tre senza battibeccare tutto il tempo?
Che stanchezza.