Il venditore di libri

Gli svaghi delle Noimamme

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laste
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Il venditore di libri

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di Papa Ngady Faye e Antonella Colletta[/center]


SINOSSI


Tre giri di tè verde al sapore di menta scandiscono, seguendo un rituale antico, il tempo della memoria di Amadou, giovane uomo senegalese che vive in Italia vendendo, per strada libri sull'Africa.

L'infuso zampilla nei bicchierini, le immagini s'affollano nella mente, la schiume infine, s'addensa e sono, con il primo giro, gli insegnamenti del padre, detto "Il Leone" - forte, combattivo, severo - che la narrazione filtra per il lettore.

Secondo giro di tè. Bollono e ribollono lenti i ricordi mentre le foto scorrono fra le dita: la giovane madre Ramatoulaye, che vuol dire "Misericordia", generosa, altruista e paziente, lei che del padre è l'amica. E ancora, le foglie di tè sono donne amate e donne perdute. Sono le due figlie, rimaste a vivere in Senegal. Il racconto di Amadou - lui che è di casta griot, quella dei cantastorie - procede lieve e incalzante e approda all'incontro con la compagna di oggi, la moglie italiana dalla quale ha avuto un figlio.

Insieme a lei ha scritto questo libro, senza retorica e con sincerità, sorseggiando il tè sino al terzo ed ultimo giro. Qui, l'amarezza dell'impatto con l'Italia, lo svelamento del tic di pensiero e di linguaggio, pericolosamente eurocentrici, di alcuni italiani e, talvolta, degli stessi immigrati, lasciano gradualmente il posto alle riflessioni sul senso del Viaggio nelle lontane terre della nostra anima.

COMMENTO

Mi è sempre piaciuto comprare libri dai venditori per strada.
E non solo perché mi fa sentire Radical-Chic fare qualcosa per la letteratura autogestita degli immigrati africani.
Alcuni libri sono effettivamente entrati nel mio cuore.
Dalla collana di "imbarazzismi" al delicato romanzo d'amore "Neyla" di Kossi Komla-Ebri.
Ma questo libro, "il venditore di libri", mi ha regalato qualcosa in più.
Guardare oltre al vedere. Pormi nei panni di una donna italiana che ha saputo guardare chi aveva davanti, un venditore africano di libri di strada, e ad innamorarsene.
Non è questo il fulcro del romanzo, ma è stato il mio pensiero costante leggendolo.

Tra i libri comprati dai venditori di libri non ho citato il più bello. "Mare Nero" di Gianni Paris.
Un racconto verosimile ottenuto unendo le testimonianze dei disperati del mare.
Da far accapponare la pelle. Da non dormire la notte
Ruggero 8 maggio 2004,Dario 14 maggio 2007,[color=magenta]Irene 17 dicembre 2010[/color]
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Quando sei nato non puoi piu' nasconderti
e quando sei genitore ancora meno