Talita wrote:Secondo me è stato sbagliato il modo di veicolare il messaggio.
Purtroppo le Italiane fanno figli in età troppo avanzata, con tutte le conseguenze, anche mediche, del caso.
Per la maggior parte dei casi non è una scelta, per qualcuno Sì. Credo che la campagna sia rivolta alle seconde.
Se facciamo una pubblicità per la donazione di sangue è ovvio che non è rivolta agli anemici, ma a chi potenzialmente potrebbe donare ma bisogno di una "spinta" . Ovvio che una pubblicità non convincerà nessuno a fare bambini, ma magari un pò di consapevolezza in più sul calo vertiginoso della fertilità in età avanzata non guasterebbe.
Poi questi sono temi caldi, chi non può avere figli si offende, chi è precaria si offende,chi non vuole figli si offende, le femministe si offendono, Selvaggia Lucarelli si offende, i giornalisti come Roberto Saviano scrivono i soliti articoli di critica e va bene così.
Di certo questa campagna pubblicitaria è stata mal condotta, su questo non ci piove.
Mi dispiace, ma il paragone non sta in piedi. Ognuno è consapevole del motivo per cui può o non può donare sangue. Io sono molto anemica e non lo faccio, anche se mi piacerebbe, ma guardando la campagna, non mi pongo il problema. Nè mi sono sentita toccata in questi giorni in cui c'è stata grande richiesta per il terremoto del centro Italia.
La campagna sulla fertilità non sta in piedi. Mi ricorda i proclami del ventennio, in cui si diceva che le donne dovevano avere molti figli per la patria.
Vogliono che nascano più bambini? Bene! Inizino a capire i motivi per cui si fanno figli in tarda età.
Agevolazioni per le famiglie, tutele per le madri lavoratrici, più spazi per bambini, contratti lavorativi sicuri e aiuti morali per chi ha difficoltà.
Perché la scelta di fare un figlio oltre i 30 passa dal benessere economico della famiglia e dalla sicurezza lavorativa.
La campagna è brutta, ma lo scopo è squallido.