Rapporti genitori-scuola
Posted: Tue Feb 20, 2007 3:23 pm
Come sono nelle vostre scuole?
(domanda ovviamente per tutte, ma in particolare mi interessa la situazione delle elementari)
Qui all'asilo i bambini venivano accompagnati/"prelevati" direttamente in classe,
quindi mattina e pomeriggio c'era occasione di scambiare due parole con le insegnanti
e di osservare di prima persona l'ambiente e l'atmosfera della scuola...
Proprio davanti all'asilo c'è l'oratorio con l'unico (sigh) parco giochi del paese
e, giornate di pioggia escluse, per il resto bene o male metà dei bambini si fermava lì ogni giorno...
Io trovavo quell'oretta un tempo impagabile per conoscere le personcine con cui mia figlia passava la sua giornata, per farmi un'idea delle loro famiglie
e per osservare i rapporti e le dinamiche che si instauravano tra i bambini durante il gioco...
Approdati quest'anno alle elementari, la situazione è cambiata drasticamente.
- Divieto assoluto di mettere piede dentro l'edificio scuola (tre bidelli-cerberi sempre in postazione a 2 mt dall'ingresso che ti fulminano se solo osi aprire la porta per fare una domanda)
- Tutte le comunicazioni genitori/inseguanti escluvicamente per iscritto tramite apposito quadernetto.
- Due riunioni e due colloqui individuali l'anno. Stop.
- Il 60% dei bambini viene dal paese accanto e viene con lo scuolabus,
quindi niente possibilità di gioco spontaneo comunitario dopo la scuola
(il restante 40% sono i bambini che già andavano all'asilo qui, quindi mi "interessano" relativamente, perché già li conosco e già li frequentiamo anche extra-scuola)
La scuola mi piace, Sara ci va sempre volentieri, impara, è entusiasta...
Solo mi lascia perplessa questo essere completamente tagliata fuori...
Anzi, non mi piace proprio.
Mi mancano dei "pezzi" della vita di mia figlia,
Mi mancano dei dati importanti per decodificare alcuni suoi comportamenti, capire certi suoi "umori",
interpretare con uno sguardo adulto ed esterno gli episodi che mi racconta e le dinamiche bambinesche che mi riporta.
Si tratta proprio di una politica della scuola, quindi non mi illudo di cambiare chissaché,
però mi interrogo su questa impostazione e me ne sfuggono i vantaggi....
Da voi com'è? E come la vivete?
Stile questa o è richiesta/possibile una maggiore partecipazione?
E cosa pensate della "presenza" dei genitori nella scuola in genere?
(domanda ovviamente per tutte, ma in particolare mi interessa la situazione delle elementari)
Qui all'asilo i bambini venivano accompagnati/"prelevati" direttamente in classe,
quindi mattina e pomeriggio c'era occasione di scambiare due parole con le insegnanti
e di osservare di prima persona l'ambiente e l'atmosfera della scuola...
Proprio davanti all'asilo c'è l'oratorio con l'unico (sigh) parco giochi del paese
e, giornate di pioggia escluse, per il resto bene o male metà dei bambini si fermava lì ogni giorno...
Io trovavo quell'oretta un tempo impagabile per conoscere le personcine con cui mia figlia passava la sua giornata, per farmi un'idea delle loro famiglie
e per osservare i rapporti e le dinamiche che si instauravano tra i bambini durante il gioco...
Approdati quest'anno alle elementari, la situazione è cambiata drasticamente.
- Divieto assoluto di mettere piede dentro l'edificio scuola (tre bidelli-cerberi sempre in postazione a 2 mt dall'ingresso che ti fulminano se solo osi aprire la porta per fare una domanda)
- Tutte le comunicazioni genitori/inseguanti escluvicamente per iscritto tramite apposito quadernetto.
- Due riunioni e due colloqui individuali l'anno. Stop.
- Il 60% dei bambini viene dal paese accanto e viene con lo scuolabus,
quindi niente possibilità di gioco spontaneo comunitario dopo la scuola
(il restante 40% sono i bambini che già andavano all'asilo qui, quindi mi "interessano" relativamente, perché già li conosco e già li frequentiamo anche extra-scuola)
La scuola mi piace, Sara ci va sempre volentieri, impara, è entusiasta...
Solo mi lascia perplessa questo essere completamente tagliata fuori...
Anzi, non mi piace proprio.
Mi mancano dei "pezzi" della vita di mia figlia,
Mi mancano dei dati importanti per decodificare alcuni suoi comportamenti, capire certi suoi "umori",
interpretare con uno sguardo adulto ed esterno gli episodi che mi racconta e le dinamiche bambinesche che mi riporta.
Si tratta proprio di una politica della scuola, quindi non mi illudo di cambiare chissaché,
però mi interrogo su questa impostazione e me ne sfuggono i vantaggi....
Da voi com'è? E come la vivete?
Stile questa o è richiesta/possibile una maggiore partecipazione?
E cosa pensate della "presenza" dei genitori nella scuola in genere?