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Arlington park.Un altro suggerimento,chi lo legge con me?(L)

Posted: Tue Oct 09, 2007 9:05 am
by Valentina
Brave madri sul punto di esplodere

di Monica Capuani
Il desiderio è, per sua natura, effimero. Desiderare di lasciare Londra per trasferirsi in un suburb più tranquillo può sembrare una buona idea quando hai dei figli da tirar su. E desiderare di dedicarsi alla famiglia rinunciando alla proprie rischiose aspirazioni può sembrare una buona idea quando l'orologio biologico comincia a ticchettare. Ma qualche anno dopo le cose cambiano. E quella bella periferia a misura di famigliola, ovvero Arlington Park - questo il titolo del bel romanzo di Rachel Cusk, canadese trapiantata a Londra e vincitrice di un Whitbread First Novel Award nel '93 per Saving Agnes - può diventare una prigione insopportabile. Qui la Cusk assume una girandola di prospettive femminili per raccontare il disagio silenzioso - e a rischio esplosione - di queste apparentemente pacifiche signore.

La descrizione della pioggia all'inizio del romanzo richiama certe pagine di Virginia Woolf...
È vero: volevo che fosse chiaro dalle prime pagine l'obiettivo letterario dell'impresa.

Juliet è accecata dall'odio per suo marito e per il tradimento che ha consumato contro se stessa.
La donna intrappolata nella sua dimensione domestica è un personaggio ricorrente nella letteratura. Le donne di oggi crescono convinte che la madre sia la donna "del passato" che loro non saranno mai. Poi nella vita familiare si ritrovano a somigliarle in maniera intollerabile.

I mariti sembrano non rendersi affatto conto di quello che si agita nella testa delle mogli...
Appena sposate, le donne pensano che i mariti le aiuteranno a scongiurare quel modello, e quando questo non accade si sentono tradite.

Incontrarsi per queste donne sembra una parata per mostrare quant'è perfetta la loro vita. Perché certe donne non riescono a essere davvero amiche?
Credo che in questa comunità dell'egoismo che è Arlington Park l'individualità sia una forma di vulnerabilità. E credo anche che le donne, quando diventano madri, siano abilissime nel raggiungere vette estreme di negazione della frustrazione e dell'abnegazione. Per una donna della classe media la maternità è la prima esperienza di sacrificio, amore e odio incontrollabili. C'è tutto questo che ribolle sotto la superficie della loro manifestazione pubblica di sicurezza e di serenità.

Posted: Tue Oct 09, 2007 9:34 am
by Bibi
Mazza deve essere interessantissimissimo Vale! Ma tu come stai, che fine hai fatto, mi manchi ahò! :bacio:

Posted: Tue Oct 09, 2007 4:34 pm
by Rie
vale, per questa volta passo.
un po' perchè sono presa da altri progetti, un po' perchè non mi ritrovo nel tema.

insomma: vorrei andarci io ad arlington park! :sticazzi:

oh... tu però anche dove ti ho seguita, sulla 13esima storia, non mi hai filata manco di striscio ahahahah! Ti perdono perchè t'amo. E ti so impegnata dalle mille incombenze di una nuova vita.
Mi manchi tanto.
CI manchi tanto.