stanchezza psicologica
Posted: Wed Oct 10, 2007 2:12 pm
Come sapete Tomamso ha iniziato la scuola il 10 di settembre
Non è stato facile fargliela accettare (e nemmeno ora l'ha accettata secondo me), per via del suo carattere molto chiuso.
Lui va a scuola la mattina alle 9 ed esce alle 11.30 (prima del pranzo).
La prima settimana è stata una tragedia di pianti e lacrime
La seconda settimana è stato a casa ammalato
La terza settimana è stato un nuovo inserimento
Dopo quattro settimane ho deciso di mandarlo con mia mamma
Ora la mattina piange ancora, meno, ma piange; qualche volta piange anche durante (nel senso che ha momenti di nostalgia) e da qualche giorno piange pure quando la nonna va a prenderlo.
Ieri c'è stata la riunione, la maestra non lo ritiene pronto per il pranzo lì e nemmeno io a dirla tutta.
Premetto che Tommaso non ha mai sofferto il sonno, ha sempre dormito poco e non ha mai chiesto di sua spontanea volontà di andare a letto ù(tanto è vero che il pomeriggio bisogna svegliarlo perchè altrimenti la sera non ha più sonno).
Però...
Però è da quando è iniziata la scuola che ancora prima di pranzo lui vuole andare a letto, dice ho sonno e bisogna distrarlo in mille modi per sviargli il discorso del letto.
A pranzo mangia poco o niente perchè appunto vuole andare a letto.
Esempio oggi ha mangiato due rossi d'uovo sodi STOP
All'una e mezza ha voluto andare a dormire, tempo due minuti è crollato
La mattina non si sveglia presto (alle 8 circa), e la sera va a letto verso le 22.30.
Secondo me sta facendo una fatica immane ad accettare questo cambiamento radicale nel suo stile di vita.
Però che fare?
Oramai li sapete i problemi che lui ha con il cibo, cioè fosse per lui non mangerebbe nulla, dobbiamo fare i salti mortali per farlo mangiare quel minimo e proprio questa non ci voleva.
Che faccio?
Gli do tempo?
Quanto tempo?
Ora gli sto facendo una cura di vitamine, con ferro e pappa reale, spero serva a farlo sentire molto stanco; anche se poi stanco fisicamente non lo è.
Mi sento impotente, davanti a quest'ennesima difficoltà di cui non vedo lo sbocco, almeno non immediato.
Grazie se avete letto fin qui.
Non è stato facile fargliela accettare (e nemmeno ora l'ha accettata secondo me), per via del suo carattere molto chiuso.
Lui va a scuola la mattina alle 9 ed esce alle 11.30 (prima del pranzo).
La prima settimana è stata una tragedia di pianti e lacrime
La seconda settimana è stato a casa ammalato
La terza settimana è stato un nuovo inserimento
Dopo quattro settimane ho deciso di mandarlo con mia mamma
Ora la mattina piange ancora, meno, ma piange; qualche volta piange anche durante (nel senso che ha momenti di nostalgia) e da qualche giorno piange pure quando la nonna va a prenderlo.
Ieri c'è stata la riunione, la maestra non lo ritiene pronto per il pranzo lì e nemmeno io a dirla tutta.
Premetto che Tommaso non ha mai sofferto il sonno, ha sempre dormito poco e non ha mai chiesto di sua spontanea volontà di andare a letto ù(tanto è vero che il pomeriggio bisogna svegliarlo perchè altrimenti la sera non ha più sonno).
Però...
Però è da quando è iniziata la scuola che ancora prima di pranzo lui vuole andare a letto, dice ho sonno e bisogna distrarlo in mille modi per sviargli il discorso del letto.
A pranzo mangia poco o niente perchè appunto vuole andare a letto.
Esempio oggi ha mangiato due rossi d'uovo sodi STOP
All'una e mezza ha voluto andare a dormire, tempo due minuti è crollato
La mattina non si sveglia presto (alle 8 circa), e la sera va a letto verso le 22.30.
Secondo me sta facendo una fatica immane ad accettare questo cambiamento radicale nel suo stile di vita.
Però che fare?
Oramai li sapete i problemi che lui ha con il cibo, cioè fosse per lui non mangerebbe nulla, dobbiamo fare i salti mortali per farlo mangiare quel minimo e proprio questa non ci voleva.
Che faccio?
Gli do tempo?
Quanto tempo?
Ora gli sto facendo una cura di vitamine, con ferro e pappa reale, spero serva a farlo sentire molto stanco; anche se poi stanco fisicamente non lo è.
Mi sento impotente, davanti a quest'ennesima difficoltà di cui non vedo lo sbocco, almeno non immediato.
Grazie se avete letto fin qui.