una lingua sconosciuta
Posted: Wed Oct 10, 2007 3:14 pm
Da qualche settimana Leo parla
una lingua sconosciuta. Un miscuglio
di parole, suoni, versi, frasi sentite,
titoli di canzoni. E ride quando lo fa,
perché è cosciente che la cosa mi sconcerta
ma diverte. Io ne ho una mia interpretazione:
avendo iniziato a parlare tardi (parla dal mese
di marzo) e avendo la testa piena di tutte le parole
che in questi due anni e mezzo si è sentito dire
e ripetere, e volendo fortemente comunicare ma non
riuscendoci ancora come vorrebbe, si è inventato
sta filastrocca. A me fa tanta tenerezza.
una lingua sconosciuta. Un miscuglio
di parole, suoni, versi, frasi sentite,
titoli di canzoni. E ride quando lo fa,
perché è cosciente che la cosa mi sconcerta
ma diverte. Io ne ho una mia interpretazione:
avendo iniziato a parlare tardi (parla dal mese
di marzo) e avendo la testa piena di tutte le parole
che in questi due anni e mezzo si è sentito dire
e ripetere, e volendo fortemente comunicare ma non
riuscendoci ancora come vorrebbe, si è inventato
sta filastrocca. A me fa tanta tenerezza.