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chiedo consigli per un settenne matto e disperatissimo

Posted: Wed Oct 24, 2007 9:41 am
by la yle
Vorrei parlare di mio figlio.
Sette anni, bellissimo, intelligentissimo, interessatissimo al mondo e alla vita, pieno di vita....fin troppo.
E questo è il problema. Vuole sempre primeggiare, a scuola, a calcio, con i compagni, la sorella insomma sempre. Ovvimanente questo atteggiamento del simpaticone a tutti i costi non a tutti piace. Quindi è un continuo lamentarsi nei confronti delle maestre e dei genitori con frasi petulanti tipo:" Marco mi ha fatto, Marco mi ha detto, Marco mi ha dato...". Lui è ciriosissimo, è sempre in prima fila e appena succede qualcosa lui è lì a vedere...
Ormani quando mi si avvicina una mamma dico che se ha qualcosa da dire che la dica a lui direttamente, io non ne voglio sapere, addirittura mi allontano nella speranza che Marco si prenda le proprie responsabilità, spesso, le sgridate altrui. Lo faccio perchè altrimenti mi mangio queste mamme che pensano di avere figli angeli, perfetti, che non attaccano mai briga e subiscono sempre passivi gli attacchi di questo mostro di bambino.
La colpa è nostra, all'asilo gli dicemmo che i bambini che fanno la spia alla maestra risultano antipatici quindi, doveva farso i fatti suoi.
Risultato, lui le prende sempre e non si va mai a lamentare con nessuno ma come le prende, le ridà e ovviamente gli altri bambini corrono a lamentarsi. E lui prende la nota. Con descrizioni a dir poco ridicole: devo stare più calmo, non i devo alzare dalla sedia, dico parolacce e faccio gesti maleducati...Altro risultato, da noi si prende le sgridate (è il nostro dovere no?) ma poi quando indaghiamo viene sempre fuori che qualcuno se l'è presa con lui perchè gioca bene a calcio, perchè a scuola prende bei voti, perchè finisce prima i lavori, insomma perchè è antipatico.
Riporto su tutti un episodio: con un certo Daniele (avete presente il cicciottello della situazione, che non riesce a correrre, che non c'entra niente con lo sport, insomma un tipo sfigatino) ci gioca pure a calcio, come detto questo bambino non è atletico e quindi Marco che invece è agile e snello gli ruba sempre la palla. L'arma di Daniele è solo la parola e il dispetto. Un giorno in cortile a scuola (all'intervallo lungo giocano anche a calcio) incitava gli altri bambini a rubare la palla a Marco. Ovviamente se tecnicamente non ci sei, non puoi far altro che gli sgambetti. Quel giorno Marco era sempre perterra. Ad un certo punto si è incavolato e in mezzo al campo ha urlato "ma sei scemo!" è ha fatto le corna. La maestra che ha sentito solo l'ultima parte della storia, senza voler sapere cosa era successo gli ha messo la nota.
Noi lo puniamo pure non facendogli fare le cose che dovrebbero interessargli maggiormente ma non otteniamo risultati.
Ieri sera mi ha detto di dargli la medicina per farlo stare tranquillo. Ora ha paura delle nostre reazioni e quindi non ha fiducia in noi (cosa che mi fa stare veramente male. Io lo amo mio figlio), non riesce comunque a stare calmo, anzi è più agitato di prima.
Allora inizio a pensare che forse anche la scuola gli sta stretta (e non sta nel banco). Esempio: la maestra di matematica ci spiega a cosa servono i tappi che abbiamo portato a scuola, servono per capire il concetto di decine ed unità. In seconda conosceranno i numeri fino al 100 e per Natale arriveranno al 50. Torno a casa e chiedo a Marco di raccontarmi la storia delle decine e delle unità e lui bello bello mi dice." semplicissimo, per esempio 121 è formato da dodici decine e da una unità...quanto ci vuole mamma!!!". Ma che ne sa lui del 121 quando ora deve saper contare fino a cinquanta? Capisco quindi perchè non riesce a stare seduto nella sedia!!!! perchè dunque devo farmi il sangue amaro per una nota????
Aiuto, qual è la soluzione??? Cambiargli scuola, mandandolo alle private? Costi a parte, ho garanzie di serietà? BOH!!!!!
Lo mando ancora a calcio? Deve infondo solo farsi "le ossa"?
Sono veramente in crisi. Mio marito ha chiesto un colloquio con le insegnanti perchè a questo punto le note fioccano con molta leggerezza e il dubbio legittomo è il seguente: possibile che non riescono a farsi rispettare con i loro mezzi ma devono ricorrere all'aiuto dei genirori che comunque a casa i figli se li gestiscono? Ma pensano che quando saluto mio figlio al mattino gli dico di spaccare le facce, dire parolacce, essere maleducato?
AIUTO!!!!!! Grazie a tutte in anticipo

Posted: Wed Oct 24, 2007 11:43 am
by Gabry
io veramente non ho capito bene.
sta antipatico ai più perchè primeggia in tutto ed è un po' (passami il termine) sbruffone coi compagni?
Io gliela lascerei sbrigare a lui come stai facendo, soprattutto se non ti sembra che lui la viva con disagio questa situazione.
se invece ne soffre, indagherei più a fondo sulle dinamiche di classe e sulle sensazioni delle maestre.
non ho capito affatto il riferimento alla medicina per stare calmo, potresti spiegarmi meglio?

Posted: Wed Oct 24, 2007 12:08 pm
by la yle
C'hai azzeccato, è bravo, e lo sa ma più che lo sbruffone vuole fare il pagliaccio a tutti i costi per piacere agli altri.
In base gli insegnamenti della mastra dell'asilo, non ci siamo mai intromessi in nulla perchè lei diceva che se oggi iniziava un bambino nel litigio, domani ne sarebbe stata la vittima e quindi gli atteggiamenti si compensavano. A volte eravamo informati di questi screzi ma il più delle volte se la cavava da solo e noi non sapevamo nulla. Ora le mamme invece fanno a gara per sapere chi è Marco e chi sono i genitori (che non vanno mai a prenderlo...poverino...ci vanno sempre le nonne...).
C'è sicuramente qualcosa che lo mette a disagio perchè a casa piange con tanto nervoso quando cerca di spiegare cosa gli è successo e per lui è inusuale piangere, anche da piccolo lo faceva veramente di rado.
Con le maestre abbiamo appena chiesto un colloquio collettivo, sono in quattro (?!?!?!?) di cui due supplenti quindi sicuramente si sente disorientato e noi con lui perchè non sappiamo dove "colpirlo" .
Per quanto riguarda la medicina: è stato lui a chiedermi di dargli una medicina per farlo stare calmo. Io l'ho detto a mio marito e lui sostiene che qualche maestra, magari a livello di battuta, gli avrà detto di farsi dare qualcosa a casa.
Non è un bambino da psicofarmaci credetemi, è il classico bambino che "bisogna saper prendere". Ha bisogno di essere lodato quando fa bene le cose e sgridato quando le fa male. Paradossalmente una maestra delle tante che ci sono arrivate in questo mese, lo aveva messo col banco vicino alla cattedra e lui ci stava bene. Un'altra appena entrava in classe voleva il suo quadernino degli avvisi sulla cattedra. Lui si sentiva costantemente sotto minaccia ma mi diceva cose tipo, neanche sa se faccio il bravo o no e già vuole il diario.....
BOHHHHH!!!!!