La filosofia del raviolo: per b71
Posted: Fri Oct 26, 2007 9:24 am
Mi perdonino le altre, ma questo post lo dedico a B71, perche' per me la cucina e' anche un po' una terapia, una filosofia.
cioe' chiaro la cucina quotidiana e' un modo per alimentarsi, pero' quando hai tempo e aggiungi la noce moscata nella besciamella fumante, quando stemperi con cura quel grumo nella crema, quando aggiungi la salvia all'involtino di pollo, insomma io provo un piacere reale e quando vivo la cucina cosi' penso sempre a quel film, chocolat, e penso a Barbara che, come quella donna, ha lo sguardo che incanta, a meta' strada tra le streghe e le fate.
Detto questo veniam alla filosofia del raviolo: avete un marito e due figli piccoli? Meglio! Ci si rinventa e noi ci siamo rinventati nella pasta fatta in casa.
Quando la domenica mattina piove, e' un modo per portarsi il mondo in dentro, sta volta a meta' strada tra una puntata del "cuoco" e una di "art attack".
gli ingredienti per i ravioli sono i soliti.
Io parto da tre uova di base e attorno a queste aggiungo farina e acqua tiepida ad occhio, una unita' di misura per le cuoche fai da te.
Per il ripieno spianci, ricotta e parmigiano. Il sale ad occhio anche questo, dipende dalla ricotta e soprattutto da quanto parmigiano metterete.
Per il condimento quasi nulla. Una noce di burro e due foglie di salvia e
SOPRATTUTTO l'ingrediente fondamentale e' L'ALLEGRIA.
Vi lascio le immagini, che parlano piu' delle istruzioni.
La parte piu' difficile della ricetta e' dire a vostra figlia che l'impasto deve RIPOSARE per mezz'ora. Se ce la fate a far questo, siete delle grandi, siete pronte anche per sperimentare le tagliatelle della zia Erminia (la sorella della nonna Pina).
cioe' chiaro la cucina quotidiana e' un modo per alimentarsi, pero' quando hai tempo e aggiungi la noce moscata nella besciamella fumante, quando stemperi con cura quel grumo nella crema, quando aggiungi la salvia all'involtino di pollo, insomma io provo un piacere reale e quando vivo la cucina cosi' penso sempre a quel film, chocolat, e penso a Barbara che, come quella donna, ha lo sguardo che incanta, a meta' strada tra le streghe e le fate.
Detto questo veniam alla filosofia del raviolo: avete un marito e due figli piccoli? Meglio! Ci si rinventa e noi ci siamo rinventati nella pasta fatta in casa.
Quando la domenica mattina piove, e' un modo per portarsi il mondo in dentro, sta volta a meta' strada tra una puntata del "cuoco" e una di "art attack".
gli ingredienti per i ravioli sono i soliti.
Io parto da tre uova di base e attorno a queste aggiungo farina e acqua tiepida ad occhio, una unita' di misura per le cuoche fai da te.
Per il ripieno spianci, ricotta e parmigiano. Il sale ad occhio anche questo, dipende dalla ricotta e soprattutto da quanto parmigiano metterete.
Per il condimento quasi nulla. Una noce di burro e due foglie di salvia e
SOPRATTUTTO l'ingrediente fondamentale e' L'ALLEGRIA.
Vi lascio le immagini, che parlano piu' delle istruzioni.
La parte piu' difficile della ricetta e' dire a vostra figlia che l'impasto deve RIPOSARE per mezz'ora. Se ce la fate a far questo, siete delle grandi, siete pronte anche per sperimentare le tagliatelle della zia Erminia (la sorella della nonna Pina).