Non so come sentirmi.
Stamattina siamo andate dalla pediatra per vedere come stavano messi i bronchi dato che la tosse continua da ormai 10 giorni.
Alice ha fatto una crisi isterica quando hanno tentato di metterle quell'affare sul dito per misurare la saturazione.
Ha fatto una scenata isterica quando la dottoressa ha cercato di guardarle le orecchie...
Dopo aver discusso del catarro e non catarro la pediatra mi ha chiesto se ha spesso di reazioni simili.
Parlando e parlando ho spiegato che Alice è una bambina piuttosto insicura, piena di paure. Le cose gliele devi preventivare sempre con un certo anticipo di modo che lei possa elaborarle ed essere pronta, altrimenti sono scenate ogni volta.
Ad esempio si è tirata su la canottiera e si è fatta auscultare con lo stetoscopio perché per tutto il tragitto in auto le ho spiegato che la dottoressa l'avrebbe fatto e quindi lei era pronta e se lo aspettava.
Ma ogni cosa fuori programma per noi diventano tragedie.
E non esagero
Tutto questo è per me molto logorante perché mi massacra a livello psicologico. Inoltre Alice con gli altri mi rendo conto che dà sempre il peggio di sé.
Poche persone oltre a me e a suo padre conoscono la vera Alice, quella che si rivela quando sta nel suo ambiente con le persone con cui è abituata a stare. So che tutti i bambini sono un po' diversi con gli estranei, ma la mia bambina lo è in modo particolare.
Anche domenica pomeriggio ha dato il peggio di sé alla festa di compleanno del nonno paterno e calcolate che le persone presenti erano tutti famigliari (nonni, zii e cugini) che però lei non vede con assiduità e regolarità ma spesso solo in occasioni di feste o compleanni.
E tanto basta perché anche con loro lei si comporti male.
Io comincio a vergognarmi dei suoi comportamenti iper infantili.
E sono anche stanca di massacrarmi psicologicamente per prevenire, tamponare, arginare eccetera.
È troppo pesante, veramente. Avverto dentro di me la voglia di mandarla affanculo e di urlarle in faccia che non rompa i coglioni perché la mamma è stufa. E ieri sera ho preso il telefono ed ho chiamato il collegio doveve vanno i bambini che non si comportano bene.
È difficile spiegare. La situazione è complessa.
Alice non ha solo questo problema di andare in crisi di fronte ad ogni novità o cambiamento (e cambiamento è anche la lucina per guardare in gola che invece di essere a forma di rana come di solito ora è a forma di pila normale nera).
Lei è paurosa, troppo. Non sale ancora le scale a piedi alternati ma unisce ancora.
La pediatra si è stupita nel vedere che voleva andare a giocare alla lavagnetta con le lettere magnetiche e mi ha chiesto aiuto perché non sapeva scendere dal lettino.
Scivoli e grandi giochi sono praticamente tabù.
Ieri la maestra mi ha detto che Alice è sempre solitaria, che non cerca gli altri bambini.
Inoltre mi ha detto che non ha proprio forza fisica, non è nemmeno in gradi di girare la manopola per aprire il rubinetto dell'acqua. Dice che l'ha osservata e che all'inizio pensava che fosse perché voleva che qualcuno si occupasse di lei e facesse le cose per lei, ma ora ha capito che proprio non ci riesce.
E io le credo, anche perché Alice mangia davvero pochissimo.
Infatti la maestra si dice stupitissima nel vedere come Alice non sia minimamente interessata al cibo quando vanno a tavola. Non ha mai mostrato di avere appetito, non è nemmeno incuriosita dal cibo.
La pediatra è un po' preoccupata e dice di aspettare ancora un mesetto e vedere come vanno le cose, ma magari a gennaio vorrebbe mandarla al CMP (centro medico psicologico) per farle fare una valutazione e mandarla in seguito da uno psico-motricista o qualcosa del genere.
Per aiutarla, perché teme che queste sue insicurezze possano portarle più in là dei problemi quando si tratterà di uscire alla lavagna quando andrà a scuola e cose così.
Io sono confusa.
Mi sento contenta che finalmente questa volta l'imput sia arrivato dall'esterno.
Perché fino ad ora ogni volta che ho avvertito che c'era un problema da risolvere mi sono sempre mobilitata da sola perché agli occhi degli altri non si trattava di un problema (come quando dai 5 agli 11 mesi non crebbe niente perché non mangiava). Ero conscia anche di questa situazione ma mobilitarsi da sola mi veniva difficile. Ora invece che la cosa parte dalla pediatra mi sento sollevata.
Ovviamente però mi spiace anche rendermi conto che allora è vero che c'è un problema di fondo. Perché quando ti senti dire dalla pediatra che "a 3 anni e mezzo non è più tanto normale avere delle reazioni del genere quando il dottore ti deve guardare nelle orecchie" ti fa intravvedere scenari non tanto belli.
Sarà anche che il CMP l'ho frequentato stando "dall'altra parte", ossia come insegnante di bambini che avevno dei problemi ed erano seguiti dallo psicologo. Quindi io mi presentavo per consultarmi assieme a psicologi e genitori per fornire anche la mia versione, come maestra del bambino.
Diciamo che ora sono un misto di emozioni contrastanti.
Ma sono fondamentalmente contenta che qualcuno abbia intravisto le difficoltà con cui mi scontro io ogni giorno e che mi abbia lanciato una cima.
Ne ho parlato con mia madre stamani. Mi ha detto che è da un po' di tempo che voleva suggerirmi di provare una strada del genere, ma non osava.
Mia madre è quella che, dopo me e Pino, conosce Alice meglio di tutti. Ed è la stessa donna che qualche anno fa mi disse che lei di figli ne ha fatti 4 in 8 anni, ma che eravamo più facili da gestire noi in 4 che un'Alice da sola... questa frase me la ricordo sempre.
Scusate per il papiro.
Se siete arrivate fino a qui, grazie.
Avevo bisogno di tirar fuori tutto. Forse sono stata un po' confusa, ma se non mi mettevo a digitare il gran marasma che ho dentro scoppiavo.
Forse ci serve un consulto psicologico
- Pandina
- Ambasciatore
- Posts: 5640
- Joined: Wed Feb 14, 2007 6:25 pm
- Contact:
- sinanna
- Utente Vip
- Posts: 1858
- Joined: Thu Feb 15, 2007 4:05 pm
Luisa ho letto tutto con attenzione anche perche "conosco"la tua storia con Alice.
Io credo che tu faccia bene.
Quelli che tu descrivi è vero che sono comportamenti normali e caratteristici di tutti i bambini, però forse quelli di Alice sono un po'esasperati e credo che davvero una persona esterna riesca a ad avere una lucidità (non una competenza perche io o che tu ne hai da vendere in situazioni come questa) per saperti indirizzare.
Mi viene però da dire che le situazioni che descrivi siano di due tipio diversi: cioè il discorso della forza fisica, della capacità di scendere da un lettino o di fare le scale in un certo modo è diverso dalle crisi isteriche dalle paure e dai "capricci"che mi sembrano abbastanza tipici dell'età di Alice.
Io credo che tu faccia bene.
Quelli che tu descrivi è vero che sono comportamenti normali e caratteristici di tutti i bambini, però forse quelli di Alice sono un po'esasperati e credo che davvero una persona esterna riesca a ad avere una lucidità (non una competenza perche io o che tu ne hai da vendere in situazioni come questa) per saperti indirizzare.
Mi viene però da dire che le situazioni che descrivi siano di due tipio diversi: cioè il discorso della forza fisica, della capacità di scendere da un lettino o di fare le scale in un certo modo è diverso dalle crisi isteriche dalle paure e dai "capricci"che mi sembrano abbastanza tipici dell'età di Alice.
"Ci sono persone che non sono capaci di dividere l'amore, a loro non va imposto a tutti i costi, vanno accettati e goduti così come sono."Enza
"..e ci hai visto su dal cielo
ci hai provato e piano sei venuta giu'
un passaggio da un gabbiano
ti ha posata su uno scoglio ed eri tu."
"..e ci hai visto su dal cielo
ci hai provato e piano sei venuta giu'
un passaggio da un gabbiano
ti ha posata su uno scoglio ed eri tu."
Ti ho letta tutta, con cuore agganciato.
Non l'ho mai vista Alice, non posso capire, non riesco a mettermi nei tuoi panni,
anche se vorrei,
anche solo per darti un parere spassionato, come una carezza.
Però, nonostante lo sfogo, ti leggo abbastanza serena,
come se il solo affrontare questo "problema"
ti facesse sentire più tranquilla, come ad un buon punto.
Ed è questo che spero.
Fondamentalmente penso che Alice abbia bisogno di stare con altri bambini
ancora per un po', per capire i meccanismi,
per "tuffarsi" a braccia aperte (e non è detto che lo faccia, e non sarebbe comunque un problema)
per acquistare fiducia.
Ma se pensi che un lavoro di osservazione psicologico le faccia bene,
fallo.
Ti può solo dare una mano,
niente di negativo.
Un abbraccione.
Sei sempre lucida e aperta,
in ogni frangente.
Non l'ho mai vista Alice, non posso capire, non riesco a mettermi nei tuoi panni,
anche se vorrei,
anche solo per darti un parere spassionato, come una carezza.
Però, nonostante lo sfogo, ti leggo abbastanza serena,
come se il solo affrontare questo "problema"
ti facesse sentire più tranquilla, come ad un buon punto.
Ed è questo che spero.
Fondamentalmente penso che Alice abbia bisogno di stare con altri bambini
ancora per un po', per capire i meccanismi,
per "tuffarsi" a braccia aperte (e non è detto che lo faccia, e non sarebbe comunque un problema)
per acquistare fiducia.
Ma se pensi che un lavoro di osservazione psicologico le faccia bene,
fallo.
Ti può solo dare una mano,
niente di negativo.
Un abbraccione.
Sei sempre lucida e aperta,
in ogni frangente.