Un anno senza convulsioni febbrili (lungo)

[Rie]

Alessandro è un bimbo soggetto a convulsioni da iperpiressia.
O lo ERA?

Rileggendo ieri sera la dispensa pediatrica sul nostro sito che tratta l’argomento
http://www.noimamme.it/Cucciolandia/Dispense-di-pediatria/Le-convulsioni-febbrili/
mi sono resa conto che da più di un anno Alex non ha avuto simili episodi, nonostante la febbre.
E poco conta che la cura dovuta al suo problema ci imponga di riempirlo di antipiretici alla minima avvisaglia, perché ricorderò sempre le convulsioni venutegli per un 38 scarso, in fotofinish con la tachipirina appena somministrata. Convulsioni vittoriose. Ma mamma prontissima a mazziarle a suon di Micronoan!

La dispensa pediatrica è esauriente e completa. Sottolinea punti importantissimi per rassicurare genitori che devono convivere con questa esperienza: le convulsioni semplici non sono preoccupanti, in molti casi non c’è recidiva, scompaiono spontaneamente intorno ai sei anni.

Ma ci sono sentimenti che, per forza di cose, la spiegazione scientifica non tiene mai del tutto a bada.
C’è il puro terrore della prima volta in cui vedi tuo figlio scosso da spasmi da epilettico, o riverso ed esanime, o in piena dispnea, livido in viso con le labbra viola.
Le volte successive, sei più preparata. Ma un dubbio sottile ti si insinua dentro e non riesci a scacciarlo: possibile che una manifestazione così eclatante non sia grave? O ancora: mio figlio non respira e ha preso un incarnato azzurrino assai poco confortante… si riprenderà, vero? Ditemi che non lo perderò, ditemelo ancora!
Poi c’è la tua aspirazione ad essere una mamma rapida, efficiente, utile al bimbo in difficoltà.
Forse credi di scoppiare in lacrime, paralizzata. Forse l’hai fatto per davvero, quando qualcuno più reattivo di te ti ha sollevata dal compito. Ma tutto sommato il più delle volte il momento del bisogno ti dà una sferzata, e vengono fuori una grinta da leonessa e una perizia da infermiera che manco Florence Nightingale nella guerra in Crimea poteva vantare!
C’è inoltre l’attesa, snervante. Due linee di febbre e fai congetture, sei in pre-allarme, tieni il Micronoan a portata di mano… tra l’altro, provateci voi, inventori di farmaci, a fare da soli un clistere a un bambino non collaborativo, irrigidito, che agita gambe e braccia.
Per i recidivi con sospetto di familiarità, c’è il timore rivolto ad un altro figlio. Io l’ho avuto, per Federico. Per ora infondato.
Infine, c’è lui, il bambino.
Perché è vero che le convulsioni sono “niente”, ma quando il tuo cucciolo ha l’età della consapevolezza ed esce dalla crisi, nei suoi occhi puoi vedere la paura. Che a volte la medicina giunge ad accrescere anziché sedare, e qui penso ad Alex che piangeva e barcollava stordito dal Micronoan.

Ecco, tutto questo non torna da un po’.
So che se dovesse tornare, sarei pronta. Certo, non mi spiacerebbe un bel balzo sino alla fatidica soglia dei sei anni e un addio definitivo!

Mi chiedo cosa mi abbia lasciato.
E mi rispondo…
Un palpito del cuore per ogni bimbo a cui capita la modesta iattura delle convulsioni semplici, che per una madre, in ogni caso, almeno un poco complicate sono.
Il senso della fragilità di mio figlio.
La gratitudine per il miracolo di averlo accanto, e la dedizione con cui quel miracolo va coltivato, vincendo le mie e le sue angosce insieme.

Ciao Alessadro!
Sei un ometto ma ti tengo sempre per mano.

[Vavi]

Glab.

[laste]

Ciao Alessadro!
Sei un ometto ma ti tengo sempre per mano.

ecco
le lacrime sono spuntate
sei una grande mamma maddalena