Forum NoiMamme

ho vissuto un'esperienza da figlia combattiva e ribelle.
Mio padre e mia madre non mi hanno mai creduta, hanno sempre ritenuto che quello che dicevo era falso.
Questo mi ha portata a inventarmi storie ogni volta perche' loro, alla verita', non credevano mai.
Adesso che sono madre mi chiedo se e' un approccio normale da parte dei genitori, quello di non credere alle parole dei propri figli o se erano i miei ad essere "sbagliati", forse troppo presi dai loro problemi, dai loro obiettivi.
Come vi sentite in relazione ai vostri figli in questo senso o come pensate che sarete?
Perche' nn credere a una storia seppure assurda?
perche' non provare a chiedersi se qualcosa di vero possa esserci in quello che viene detto?

In casa mia la sincerità è sempre stata alla base di tutto, con i miei genitori non ci sono mai stati screzi o incomprensioni, loro avevano piena fiducia in me e io in loro. Non ho mai combinato "guai", ma non si può dire che fossi una persona semplice (gusti particolari, amicizie pure).

Spero un domani di poter eguagliare con i figli questo senso di fiducia, che già c'è con il marito ed è ricambiato, che credo sia un importante fondo di solidità dei rapporti.
La verità, alcune volte, è più strana di quel che si crede... le persone che amo e che mi ricambiano dovrebbero avere sempre il beneficio di essere ascoltate e credute.

guarda cinzia io sono stata una figlia......
non ne parliamo va....magari un giorno...

bhe io x i miei figli vorrei tutto il contrario....
vorrei che si aprissero con me e che non ci debba essere il bisogno di inventarsi le cose...lo vorrei davveo e sto cercando di inculcare sta cosa a gabriella gia da adesso...