Riflessioni
Posted: Thu Mar 13, 2008 9:00 am
Non so dove postarlo, se qui o in mamme si diventa. Vedete voi.
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Ieri a scuola da Matteo una mamma mi ha confidato di aspettare il secondo.
Non lo sa ancora nessuno, perchè, fino al risultato dell'amniocentesi è scaramantica.
E fin qui niente di strano.
Non fosse per il fatto che il primo è arrivato dopo anni, anni e anni di cure ormonali e questo è arrivato senza cure e, soprattutto, a 42 anni.
Mentre stavamo parlando è arrivata al parco un'amica comune
che le ha detto: parla, parla con lei che ti fa venir voglia di panciona!
Mi spiegava infatti che lei non ama la gravidanza.
Che, indipendentemente dal fatto che vada bene o sia faticosa, è
una fase della vita che lei detesta e ha definito i suoi primi 9 mesi da gravida come "il periodo peggiore della mia vita".
Dice che non le piace vedersi ingrossare, non si sente a suo agio e non vede l'ora di partorire.
Io che, come sapete, adoro la pancia e vivrei sempre incinta la ascoltavo curiosa perchè per me è un mistero come non si possa amare una pancia che contiene un essere umano, il 'TUO' essere umano.
Poi passiamo all'allattamento. Sei pronta? - Le chiedo.
E lei mi dice che ha allattato il suo primo figlio fino a 3 anni.
L'ha definito un comportamento morboso, dice che con il secondo lo porterà fino all'anno e poi basta ma i suoi occhi mi dicevano il contrario. Son pronta a scommetterci.
Io le ho detto che io li ho allattati al seno ma che l'ho fatto solo ed esclusivamente per loro, perchè a me l'allattamento non ha mai trasmesso grosse emozioni (tranne la prima "poppata" in sala parto).
E lei mi ascoltava curiosa, come ho fatto io sulla gravidanza.
Tornando a casa riflettevo su come non ci sia al mondo niente di meno sindacabile della maternità (con tutto quello che la concerne, dall'amniocentesi alla laurea).
Perchè una madre è sempre una madre. Per me una donna che non ama la gravidanza è un'aliena. Per lei lo è una madre che non ama l'allattamento.
Per me lei è un'aliena, per lei lo sono io. Ma abbiamo chiacchierato quasi 3 ore ininterrottamente, riso, ricordato raccontato.
Con quel chiacchiericcio che solo le madri, aliene o no, conoscono e amano. Quel chiacchiericcio che trasuda ricordi di test di gravidanza, racconti di travagli, di punti al perineo, di ragadi, di amore, di fatica, di nottate, quel chiacchiericcio che puzza di meconio e profuma di talco.
Due approcci diversi, opposti ma una sola anima, quella che nasce insieme al desiderio del primo figlio e che sarà per sempre nostra.
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Ieri a scuola da Matteo una mamma mi ha confidato di aspettare il secondo.
Non lo sa ancora nessuno, perchè, fino al risultato dell'amniocentesi è scaramantica.
E fin qui niente di strano.
Non fosse per il fatto che il primo è arrivato dopo anni, anni e anni di cure ormonali e questo è arrivato senza cure e, soprattutto, a 42 anni.
Mentre stavamo parlando è arrivata al parco un'amica comune
che le ha detto: parla, parla con lei che ti fa venir voglia di panciona!
Mi spiegava infatti che lei non ama la gravidanza.
Che, indipendentemente dal fatto che vada bene o sia faticosa, è
una fase della vita che lei detesta e ha definito i suoi primi 9 mesi da gravida come "il periodo peggiore della mia vita".
Dice che non le piace vedersi ingrossare, non si sente a suo agio e non vede l'ora di partorire.
Io che, come sapete, adoro la pancia e vivrei sempre incinta la ascoltavo curiosa perchè per me è un mistero come non si possa amare una pancia che contiene un essere umano, il 'TUO' essere umano.
Poi passiamo all'allattamento. Sei pronta? - Le chiedo.
E lei mi dice che ha allattato il suo primo figlio fino a 3 anni.
L'ha definito un comportamento morboso, dice che con il secondo lo porterà fino all'anno e poi basta ma i suoi occhi mi dicevano il contrario. Son pronta a scommetterci.
Io le ho detto che io li ho allattati al seno ma che l'ho fatto solo ed esclusivamente per loro, perchè a me l'allattamento non ha mai trasmesso grosse emozioni (tranne la prima "poppata" in sala parto).
E lei mi ascoltava curiosa, come ho fatto io sulla gravidanza.
Tornando a casa riflettevo su come non ci sia al mondo niente di meno sindacabile della maternità (con tutto quello che la concerne, dall'amniocentesi alla laurea).
Perchè una madre è sempre una madre. Per me una donna che non ama la gravidanza è un'aliena. Per lei lo è una madre che non ama l'allattamento.
Per me lei è un'aliena, per lei lo sono io. Ma abbiamo chiacchierato quasi 3 ore ininterrottamente, riso, ricordato raccontato.
Con quel chiacchiericcio che solo le madri, aliene o no, conoscono e amano. Quel chiacchiericcio che trasuda ricordi di test di gravidanza, racconti di travagli, di punti al perineo, di ragadi, di amore, di fatica, di nottate, quel chiacchiericcio che puzza di meconio e profuma di talco.
Due approcci diversi, opposti ma una sola anima, quella che nasce insieme al desiderio del primo figlio e che sarà per sempre nostra.