a varazze dove abito c'è una comunità che accoglie i bambini fino ai quattro anni in attesa di essere dati in adozione, quando il tribunale li toglie alla patria potestà delle famiglie.
li incontro tutti i giorni, perchè la suora che gestisce la comunità insieme con alcune volontarie, li porta ai giardinetti, al mare..insomma frequentiamo gli stessi posti, visto che io ho due bimbe coetanee dei loro piccoli (poveri) cuccioli.
da alcuni mesi con mio marito abbiamo pensato di allargare la famiglia..ma ieri al loro passaggio ci siamo guardati e..non ci siamo detti nulla, ma abbiamo capito che potevamo tentare di offrirci come "famiglia di transito".
so che sarà difficile per me pensare ad avere in casa un bimbo per qualche mese eppoi vederlo andare via senza sapere con chi e dove; e so che è dura..
ma le sensazioni che provo da ieri mi danno la forza per provarci..
avete esperienze, consigli da darmi?
affido temporaneo
Moderator: Azur
apefiore
non ho esperienza né consigli, ma mi sembra un atto di grande generosità da parte vostra
forse potresti informarti presso lo psicologo del centro che si occupa di questi bimbi (oppure di un centro simile) per capire quali possono essere gli impatti nei loro confronti ma anche nei confronti della tua famiglia.
E magari potresti parlare con qualche altra famiglia che l'ha già fatto.
Credo che accogliere un bambino, che si trova in una condizione di difficoltà, in una famiglia normale comporti la necessità di creazione di nuovi equilibri che non saranno facili da gestire. Non è per scoraggiarti, anzi: mi sembri molto consapevole e anche tuo marito lo è, ed è davvero una cosa bellissima e che può arricchire tutti quanti. Anche per le tue figlie sarà importante capire in prima persona che la loro situazione è una situazione fortunata: che non tutti i bimbi sono come loro e che aiutarsi è il dono più grande.
Brava brava brava
continua a raccontarci la tua esperienza che può essere di ispirazione per tutte noi.
non ho esperienza né consigli, ma mi sembra un atto di grande generosità da parte vostra
forse potresti informarti presso lo psicologo del centro che si occupa di questi bimbi (oppure di un centro simile) per capire quali possono essere gli impatti nei loro confronti ma anche nei confronti della tua famiglia.
E magari potresti parlare con qualche altra famiglia che l'ha già fatto.
Credo che accogliere un bambino, che si trova in una condizione di difficoltà, in una famiglia normale comporti la necessità di creazione di nuovi equilibri che non saranno facili da gestire. Non è per scoraggiarti, anzi: mi sembri molto consapevole e anche tuo marito lo è, ed è davvero una cosa bellissima e che può arricchire tutti quanti. Anche per le tue figlie sarà importante capire in prima persona che la loro situazione è una situazione fortunata: che non tutti i bimbi sono come loro e che aiutarsi è il dono più grande.
Brava brava brava
continua a raccontarci la tua esperienza che può essere di ispirazione per tutte noi.
ho una stima profondissima in chi fa di queste scelte.
io ti giuro lo farei.
lo farei guidata dalla consapevolezza che stare con una famiglia rende quel periodo per quei bimbi migliore.
e arricchisce tanto anche le famiglie che lo fanno.
però mi conosco.
sebbene consapevole sin dal principio che si parla di un affido temporaneo come dice il nome stesso il mio cuore si legherebbe talmente tanto da soffrire paurosamente al distacco.
ti leggerò con interesse e chissà che la tua esperienza non riesca a convincermi che posso farcela.
io ti giuro lo farei.
lo farei guidata dalla consapevolezza che stare con una famiglia rende quel periodo per quei bimbi migliore.
e arricchisce tanto anche le famiglie che lo fanno.
però mi conosco.
sebbene consapevole sin dal principio che si parla di un affido temporaneo come dice il nome stesso il mio cuore si legherebbe talmente tanto da soffrire paurosamente al distacco.
ti leggerò con interesse e chissà che la tua esperienza non riesca a convincermi che posso farcela.