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Dieta Blackburn

Posted: Wed Jul 23, 2008 10:29 am
by Fede
Qualcuna la conosce?

Dieta proteica - metodo Blackburnquesta prevede l'assunzione nel corso della giornata di proteine preassimilabili ad alto valore biologico, oltre a quantità predeterminate e precise di sali minerali, vitamine e fibre. La versione attenuata di questa dieta, preferibile a quella assoluta, è sufficientemente sicura se attuata correttamente e sotto stretto controllo medico e secondo il creatore avrebbe due grossi vantaggi: scomparsa dopo 48-72 ore del senso di fame e protezione della massa muscolare. Questa dieta favorirebbe un calo rapido ed importante del peso corporeo e im particolare a livello di vita, anche, glutei e cosce; pertanto sarebbe in grado di combattere la cellulite.

DIETA BLACKBURN
[font=Verdana,Verdana][size=84]Ideata dal [/size][/font]Prof. Blackburn[font=Verdana,Verdana][size=84]nel 1973 è oggi il metodo di punta nella cura del soprappeso. Egli determinò i bisogni dell'organismo in [/size][/font]aminoacidi[font=Verdana,Verdana][size=84]nel corso del digiuno e dimostrò come una privazione calorica, con un'assenza completa d'idrati di carbonio, potesse neutralizzare l'effetto anabolico dell'insulina sul metabolismo dei grassi. [/size][/font]Infatti senza insulina non è possibile lipogenesi. Blackburn[font=Verdana,Verdana][size=84]provò che delle piccole quantità di aminoacidi portavano, nel corso del digiuno proteico, dei leggeri cambiamenti nella risposta metabolica e potevano neutralizzare il bilancio azotato negativo. Quindi i pericoli del digiuno assoluto potevano essere eliminati ingerendo delle proteine prive di idrati di carbonio. In questi studi Blackburn codificò la quantità esatta di [/size][/font]proteine[font=Verdana,Verdana][size=84]che bisognava assumere nel corso del digiuno per proteggere la massa nobile di un individuo, [/size][/font]cioè da 1,2 a 1,5 gr per chilo di peso ideale[font=Verdana,Verdana][size=84]. Nacque così il [/size][/font]digiuno proteico[font=Verdana,Verdana][size=84]che protegge [/size][/font]l'equilibrio azotato[font=Verdana,Verdana][size=84]e cancella la [/size][/font]fame[font=Verdana,Verdana][size=84]grazie allo stato di [/size][/font]chetosi[font=Verdana,Verdana][size=84]che l'accompagna. Infatti nel digiuno proteico si ha la [/size][/font]diminuzione[font=Verdana,Verdana][size=84]del glucosio con conseguente attivazione del [/size][/font]catabolismo[font=Verdana,Verdana][size=84]dei trigliceridi adipocitari. La [/size][/font]lipoproteinlipasi[font=Verdana,Verdana][size=84]idrolizza i [/size][/font]trigliceridi[font=Verdana,Verdana][size=84]in [/size][/font]acidi grassi[font=Verdana,Verdana][size=84]e [/size][/font]glicerolo[font=Verdana,Verdana][size=84]. Il glicerolo è ossidato a livello del fegato in glucosio. Il 40% degli acidi grassi prodotti vengono utilizzati direttamente nel lavoro muscolare. L'altro 60% subisce una beta-ossidazione a livello epatico con la formazione di [/size][/font]Acetil-CoA[font=Verdana,Verdana][size=84]. Dalla successiva condensazione di due molecole di [/size][/font]Acetil-CoA[font=Verdana,Verdana][size=84]si forma l'acido [/size][/font]acetacetico[font=Verdana,Verdana][size=84]. Questo si trasforma, in massima parte, in [/size][/font]acetone[font=Verdana,Verdana][size=84]ed [/size][/font]acido beta-idrossi-butirrico.[font=Verdana,Verdana][size=84]Questi tre composti vengono denominati: [/size][/font]corpi chetonici[font=Verdana,Verdana][size=84]. La corretta funzionalità pancreatica, caratteristica del paziente non diabetico, permetterà la successiva riconversione, in presenza di minime concentrazioni d'insulina, dei corpi chetonici in Acetil-CoA e la loro successiva metabolizzazione. La formazione dei corpi chetonici nel digiuno proteico riveste numerosi vantaggi:forniscono il 25% dell'energia che richiede l'organismo nel corso del digiuno proteico, facilitano l'utilizzazione degli acidi grassi liberi da parte del cervello che trasforma la sua fonte energetica utilizzando per l'80% del suo metabolismo i corpi che tonici, i corpi chetonici circolano liberamente nell'organismo fornendo energia, infatti non hanno bisogno di proteine vettrici e penetrano liberamente nelle membrane cellulari. [/size][/font]Da ciò si può concludere che il digiuno proteico permette di utilizzare a pieno l'energia del tessuto adiposo, riducendolo, senza intaccare la massa magra
Meccanismo d'azione
[font=Verdana,Verdana][size=84]L'apporto quasi esclusivo di proteine ( 1,2 g /kg nella donna e 1,5 g/kg nell'uomo ) che rappresenta un apporto calorico molto basso, obbliga l'organismo a pescare nelle proprie riserve. Dopo l'esaurimento delle stesse sotto forma di glicogeno, si instaura una neoglucogenesi epatica che porterà il 30% dei nutrimenti indispensabili per il funzionamento cere brale. Le proteine sono degradate , a livello epatico, in corpi che tonici per un processo di chetosi; questi corpi chetonici hanno una doppia azione:
[/size][/font]Energetica[font=Verdana,Verdana][size=84]:come substrati energetici del cervello, del quale vanno a coprire l' 80% del fabbisogno, con effetti psicotonici 8 effetto antidepressivi,aumento delle facoltà intellettive, euforia).
[/size][/font]Anoressizzante[font=Verdana,Verdana][size=84]: i corpi chetonici per stimolazione del centro della sazietà, situato nell'ipotalamo, inducono un effetto fisiologico antifame, con inibizione della sensazione di fame a partire dal terzo giorno dell'inizio della dieta.
La soppressione quasi totale dei glucidi: con una drastica riduzione dei glucidi, sostituiti da verdure permesse quali: asparagi, spinaci, cetrioli, fagiolini, melanzane, insalata, broccoli, zucchine, porri, insalata belga, si ottiene un rapido calo dell'insulina che impedirà la messa in riserva di grassi che produrrà uno scioglimento degli stessi per lipolisi. L'idrolisi dei trigliceridi contenuti negli adipociti li trasformerà in glicerolo, che a sua volta contribuirà a migliorare la neoglicogenesi ed in acidi grassi liberi che favoriscono la produzione dei corpi chetonici e dunque la chetosi.
Effetti e vantaggi
Rapidità della perdita di peso: si ottiene una perdita di peso di circa 500 gr al giorno, il che motiverà il paziente a proseguire la cura.
Perdita della sensazione di fame: si verifica a partire dal terzo giorno per la produzione di corpi che tonici considerati anoressizzanti fisiologici.
Protezione della massa muscolare: grazie all'apporto ottimale di proteine, la perdita interessa esclusivamente la massa grassa, rispettando la massa magra, in particolare il miocardio.
Tolleranza perfetta: grazie alla proprietà dei corpi che tonici ed all'apporto di proteine, il paziente conserva il suo tono ed il suo dinamismo.
Conforto intestinale: la mancanza di fenomeni di fermentazione sopprime la sensazione sgradevole di gonfiore addominale a tutto vantaggio della silhouette.
In conclusione la DIETA IPERPROTEICA è sempre efficace, assicura una rapida perdita di peso senza perdita di tono o sensazione di stanchezza, senza perdita di tono muscolare ne dell'elasticità dei tessuti, consentendo inoltre una normalizzazione dei disturbi legati all'obesità (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete non insulino dipendente, ipertensione arteriosa
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Posted: Wed Jul 23, 2008 10:35 am
by Luvetta
Fede una pregunta:
come mai oggi aspiri al linciaggio?

Posted: Wed Jul 23, 2008 10:39 am
by Fede
Luvetta wrote:Fede una pregunta:
come mai oggi aspiri al linciaggio?

:ahahaha:
sono masochista
ah ah ha
non voglio farla io eh