Ho avuto una gravidanza bellissima, non sono mai stama male, neppure un pò di nausea, ho fatto per mesi di tutto: due volte a settimana acquagym, un corso di fotografia, il corso pre-parto, un pò di palestra, al lavoro tutti i giorni (compreso quello prima del parto) mai stata così bene.
Merito in parte anche del mio ginecologo per il quale essere incinta e partorire è la cosa più naturale e normale del mondo. Forse proprio perchè uomo e quindi non a rischio parto.
MI ricordo che appena scoperto di essere incinta, alla prima vista mi ha guardato negli occhi e mi ha detto con tutta la calma e la fermezza di questo mondo: "guarda che sei incinta non sei mica malata". Meglio mettere le cose subito in chiaro.
Alle mie domande su cosa potevo o meno fare mi ha detto di fare quello che facevo prima immaginando all'inizio di avere un bambino sulle spalle (quindi con attenzione, senza fretta..) poi, spuntata la pancia, lo stesso pensando di avere un bimbo in braccio. Ottimo consiglio! Quando facevo i gradini a due a due di corsa mi fermavo e pensavo: "ok, ho già fatto cadere dalle spalle mio figlio due piani più giù!" e così rallentavo un pò.
Sempre a detta del mio dottore Matilde sarebbe nata prima del previsto, non sarei mai arrivata a 40 settimane e neppure a 39, forse 38 e infatti è nata in 42 una bellissima bimba di 3,950 kg!
Il lunedì pomeriggio alle cinque ero stata a fare il monitoraggio ma calma piatta, il ginecologo mi dice di andare in ospedale il giorno dopo per vedere se mi induco il parto.
Io da quattro settimane mi dicevo che sarebbe stato l'ultimo lunedì da sola e poi sarebbe nata la mia bimba, poi diventava l'ultimo martedì, poi mercoledì... e la storia continuava a ripetersi.
Quel lunedì sera ero a casa con mio marito e un amico che, appena separato, che di fatto passava tutte le sere da noi. Ha vissuto la mia gravidanza tanto quanto mio marito.
Avevo un pò di mal di schiena e nella mia ingenuità ho detto a mio marito "che fortuna, ho un pò di mal di schiena proprio alla fine della gravidanza, pensa a qualle mamme che penano per mesi e mesi!" Erano le doglie e non lo sapevo neppure!
Verso l'una e mezza mi faccio accompagnare in ospedale, nella prima macchina mio marito ed io, nella seconda, il nostro amico. Due uomini agitatissimi!
Ci presentiamo in accettazione tutti e tre e la dottoressa di turno mi guarda con aria interrogativa. A me viene un pò da ridere ma mi trattengo e mando futuro papà e futoro zio fuori.
Poi la dottoressa mi fa sedere e inizia a farmi qualche domanda.
1. Pensa di frermarsi molto?
Io la guardo perplessa e poi lei mi indica la mia borsa da dove spuntava una confezione da sei pacchetti di ringo, un pacchetto di TUC e una bottiglietta di gatorade all'arancia rossa.
Avevo chiesto a mio marito di mettere qualcosa in borsa nel caso mi fosse venuta fame (come da istruzioni del corso pre-parto) ma mi ero dimenticata di specificare cosa!!
Comunque durante il travaglio sono riuscita a vomitare buona parte del gatorade bevuto e da allora non lo posso più neanche vedere!!
Mi portano in sala travaglio e mandano a casa marito e zio (che si ferma a casa nostra fino alle sei del mattino quando riaccompagna mio marito in ospedale!).
Avevo fatto tutte le visite per fare l'epidurale ma non perchè la volessi, ho sempre avuto una soglia del dolore piuttosto alta e poi soffro di emicrania quindi non avevo nessuna intenzione di farla ma gli esami li avevo fatti.
Dopo non troppo tempo ho iniziato a chiede con insistenza di chiamare l'anestesista! Mi visitavano e mi dicevano che non ero ancora abbastanza dilatata e che dovevo avere un pò di pazienza. Io obbedivo e due minuti dopo richiamavo la dottoressa.
Santa donna quanta pazienza, devo avere fatto veramente dei tiri da matta.
Ad un certo punto mi ha detto che ero dilatata al punto giusto ma la bambina doveva scendere ancora un pochino.
Ogni 30 secondi chiamavo urlando "è scesa, è scesa l'ho sentita!!"
Ridicola.
Comunque appena la bambina era scesa abbastanza, mi hanno detto che ormai era troppo tardi e l'anestesia mi avrebbe fatto effetto a parto concluso.
Che fregatura! Ma meglio così.
Per il resto ho ricordi un pò confusi, ad un certo punto sono entrati in divisione due guardie e un padre che inveiva contro un medico e io gli urlavo di uscire che dovevo partorire! Mentre ero già in sala parto ricordo mio marito che faceva la spola tra dietro le mie spalle e dietro le spalle del medico per vedere che succedeva e che puntualmente lo cacciava.
L'unica immagine chiara è matilde appoggiata sulla bilancia mentre la pesavano.
Mi sono persa in quell'immagine, non mi sono accorta del secondamento, dei punti che mi stavano mettendo, eravamo io e la mia bimba.
In quell'istante tutta la mia vita.
La mia matilde
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- MatifraSo
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Che bel racconto, ho sorriso tra le lacrime!!
E anche il tuo kit della sopravvivenza mi è piaciuto... Visto che il parto è una faticaccia, ben venga il gatorade!! hahahaha!!!
Mi ha colpito il modo di percepire il fatto di essere incinta detto dal tuo medico. E' vero, si possono fare le stesse cose di prima, e pensare di avere prima un bimbo sulle spalle e dopo in braccio rende perfettamente l'idea.
Un applauso al gine, che oltre che uomo è anche saggio!!
E anche il tuo kit della sopravvivenza mi è piaciuto... Visto che il parto è una faticaccia, ben venga il gatorade!! hahahaha!!!
Mi ha colpito il modo di percepire il fatto di essere incinta detto dal tuo medico. E' vero, si possono fare le stesse cose di prima, e pensare di avere prima un bimbo sulle spalle e dopo in braccio rende perfettamente l'idea.
Un applauso al gine, che oltre che uomo è anche saggio!!
Sei bella quando sorridi
quell'aria che puoi fare tutto quando lo decidi
Matilde 13/07/2004
Sofia 27/11/2006
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Matilde 13/07/2004
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