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Niente da nascondere

Posted: Mon Sep 01, 2008 9:06 pm
by SimoneB
Ho visto ieri per la prima volta un film di Haneke, "Niente da nascondere", che passava su Rai 3 in tarda serata.
Qualcuno di voi ha condiviso la serata con me, seppure a chilometri di distanza?
Io sono rimasto sconvolto ed è tutto il giorno che penso.
Da tempo non assistevo a un film così glacialmente impietoso, mi verrebbe da dire - banalmente e su due piedi - contro lo stile di vita borghese, ma il regista scava molto più in là...
Peraltro, un'unica scena di violenza, ma tremenda, un un boato in piena notte; nemmeno Scorsese sarebbe stato capace di tanto.

Posted: Tue Sep 02, 2008 9:37 am
by b71
L'ho visto anch'io, qualche mese fa su Sky. Mi era piaciuto, ma ho dovuto
lasciarlo sedimentare un po', soprattutto per capire il senso del finale. Poi
sono arrivata alla conclusione che non poteva scegliere un finale migliore:
la spiegazione sta tutta nel titolo. Auteuil fantastico, come sempre; la Binoche
assolutamente perfetta. Una coltellata al conformismo. Avercene di Haneke!

Posted: Tue Sep 02, 2008 4:40 pm
by SimoneB
Allora, a prendermi da subito è stato l’aspetto filmico, nella fattispecie l’ambiguità delle riprese: non capisci mai se a inquadrare sia il regista-Haneke o il regista-“guardone”. Inoltre, a fronte di film che sembrano ormai lunghi videoclip, l’assenza totale di musica mi è sembrata una scelta sublime di per sé, intendo dire al di là di ogni suo aspetto metaforico.

In seconda battuta, la storia mi ha intrigato perché – ma potrei benissimo illudermi – il senso di colpa, anzi, la cattiva coscienza del protagonista (cattiva coscienza che è forse la vera autrice delle riprese che fanno crollare la stabilità psichica della sua famiglia) ha più sfaccettature e letture.

È senz’altro la coscienza sporca del protagonista nei confronti dell’algerino orfano che, con una bugia, ha fatto allontanare dalla sua famiglia; ma è anche la coscienza sporca della Francia (che vedo incarnata più dalla madre del protagonista che dal protagonista stesso, visto che la donna non si ricorda nemmeno chi fosse l'algerino da lei, insieme al marito, cacciato di casa) nei confronti dell’Algeria; e, attualizzando di brutto, la cattiva coscienza dell’intero Occidente nei confronti della civiltà islamica.

Detto ciò, il protagonista è comunque tremendo e, come tale, magistralmente interpretato: non solo, per una comunque giustificabile gelosia infantile ha rovinato la vita a un bambino, dunque a un uomo, ma si trova a ripetere lo stesso errore con il figlio di quell’uomo, abbandonandolo a se stesso dopo che il padre si è tolto la vita davanti ai suoi occhi.
E forse, a ben guardare, lo stesso errore il protagonista lo compie persino nei confronti di suo figlio, che anche se non è abbandonato, tale si sente, tanto da fuggirsene di casa.

Naturalmente, il finale per me è ancora un mistero e dovrò rifletterci sopra.
Tu che ne sai sempre una più del diavolo, mi racconterai quando ci vedremo che idea te ne sei fatta.