L'esperienza inglese dei miei figli
Posted: Wed Sep 10, 2008 7:40 pm
Alla fine sono partiti a distanza di una settimana l'una dall'altro!
Una è partita single........ed è tornata fidanzata!
L'altro è partito fidanzato ed è tornato single.
Naturalmente si sono divertiti tantissimo e l'uno ripeterebbe l'esperienza anche domani, l'altra (sempre mezzo vuoto è il suo bicchiere!) invece "si mi sono divertita molto...........ma mica ci ritorno sai!!!"
L'una telefonava ogni mattina di buon ora (alle 7) con la solita domanda "che stai dormendo" (noooooo che dici) e giù un fiume di parole sulla sua nottata. Poi la sera ci si risentiva per la buonanotte.
L'altro .............. che dire.................... poche e brevi parole quando rispondeva al tel dopo sms minatori!!!
Esperienze come queste sono davvero formative per i ragazzi di oggi (come per quelli di ieri e per quelli di domani).
Lontano da casa, in un Paese straniero, sapersi gestire da soli (per modo di dire chiaramente), sono emozioni forti.
E' sempre comunque un terno al lotto! Occorre certo aver seminato bene (si spera) prima per far si che non diventino esperienze negative, o che imparino comportamenti e abitudini diciamo "eccessivi".
Vivere a contatto con altri adolescenti/coetanei diventa un momento formativo per la loro crescita.
Il confronto, inevitabile, con altre realtà diverse, per luogo di provenienza, per cultura, ecc., diventa per loro l'occasione per "apprezzare", o il contrario, il loro mondo di appartenenza!!!!!
E' chiaro che quanto mi sta passando per la mente è lontano anni luce dalla loro capacità di elaborare questa esperienza. Loro si sono solo divertiti da matti lontano da casa (le 4 ore di inglese al mattino sono solo un vago ricordo!)!
Ma come ogni esperienza anche questa andrà a rinforzare il loro bagaglio di vita e se non sarà subito, prima o poi, tornerà prepotentemente a galla nel momento in cui servirà loro ricordare:........<<perché quando sono andato in Inghilterra..............>>
Una è partita single........ed è tornata fidanzata!
L'altro è partito fidanzato ed è tornato single.
Naturalmente si sono divertiti tantissimo e l'uno ripeterebbe l'esperienza anche domani, l'altra (sempre mezzo vuoto è il suo bicchiere!) invece "si mi sono divertita molto...........ma mica ci ritorno sai!!!"
L'una telefonava ogni mattina di buon ora (alle 7) con la solita domanda "che stai dormendo" (noooooo che dici) e giù un fiume di parole sulla sua nottata. Poi la sera ci si risentiva per la buonanotte.
L'altro .............. che dire.................... poche e brevi parole quando rispondeva al tel dopo sms minatori!!!
Esperienze come queste sono davvero formative per i ragazzi di oggi (come per quelli di ieri e per quelli di domani).
Lontano da casa, in un Paese straniero, sapersi gestire da soli (per modo di dire chiaramente), sono emozioni forti.
E' sempre comunque un terno al lotto! Occorre certo aver seminato bene (si spera) prima per far si che non diventino esperienze negative, o che imparino comportamenti e abitudini diciamo "eccessivi".
Vivere a contatto con altri adolescenti/coetanei diventa un momento formativo per la loro crescita.
Il confronto, inevitabile, con altre realtà diverse, per luogo di provenienza, per cultura, ecc., diventa per loro l'occasione per "apprezzare", o il contrario, il loro mondo di appartenenza!!!!!
E' chiaro che quanto mi sta passando per la mente è lontano anni luce dalla loro capacità di elaborare questa esperienza. Loro si sono solo divertiti da matti lontano da casa (le 4 ore di inglese al mattino sono solo un vago ricordo!)!
Ma come ogni esperienza anche questa andrà a rinforzare il loro bagaglio di vita e se non sarà subito, prima o poi, tornerà prepotentemente a galla nel momento in cui servirà loro ricordare:........<<perché quando sono andato in Inghilterra..............>>