Il diario dei bambini
Posted: Mon Sep 22, 2008 12:40 pm
Mi appresto a mettere mano al terzo diario, sì: tre volte mamma, tre diari. Ce la farò?
L'idea però mi piace e quindi ve la racconto.
Premetto che mi è sempre piaciuto scrivere, ho pagine e pagine scritte dai 14 anni in poi ...
Quando ero incinta di Sofia avevo un bisogno intenso di raccontare quello che mi stava succedendo e dopo qualche mese di riflessione - lo faccio o non lo faccio? - iniziai a scrivere. Un quadernetto semplice, con quadretti e pagine bianche. Di tanto in tanto scrivevo, mettendo la data e l'epoca gestazionale. Poi nacque Sofia e la meraviglia aumentò: come smettere? impossibile. E continuai .. continuai .. le raccontai come ci conoscemmo, cosa facevamo, le raccontai il suo primo sorriso, il suo primo Ga-ga, la prima pappa, i suoi primi dentini, i suoi primi passi. Il primo giorno di nido. La voglia di darle un fratellino.
Rimasi incinta. E iniziò il secondo diario. E via di nuovo, a raccontare in parallelo, da una parte a raccontare alla mia Sofia duenne come la vedevo come sorella maggiore, dall'altra a raccontare le prime conquiste di questo fratellino minore così desiderato.
Ci risiamo. Aspetto la terza, arriverà Letizia. Impossibile non replicare anche il diario no?
L'impresa è ardua, ma più che la quantità di parole (ormai scrivo poco, sono tre diari e soprattutto una famiglia di 4 e una casa da seguire!) conta cosa scrivo, quindi di tanto in tanto passo a raccontare a uno o all'altro conquiste e malefatte.
Ne sono fiera, vi lascio l'idea. Perchè non iniziare questo percorso da pancina?
(PS ora per comodità sono passata alla versione elettronica, quindi scrivo al PC e poi - sentita la pazzia - stampo e appiccico sui loro quadernetti e proprio ora sto rileggendo e riordinando .. sono bellissimi)
L'idea però mi piace e quindi ve la racconto.
Premetto che mi è sempre piaciuto scrivere, ho pagine e pagine scritte dai 14 anni in poi ...
Quando ero incinta di Sofia avevo un bisogno intenso di raccontare quello che mi stava succedendo e dopo qualche mese di riflessione - lo faccio o non lo faccio? - iniziai a scrivere. Un quadernetto semplice, con quadretti e pagine bianche. Di tanto in tanto scrivevo, mettendo la data e l'epoca gestazionale. Poi nacque Sofia e la meraviglia aumentò: come smettere? impossibile. E continuai .. continuai .. le raccontai come ci conoscemmo, cosa facevamo, le raccontai il suo primo sorriso, il suo primo Ga-ga, la prima pappa, i suoi primi dentini, i suoi primi passi. Il primo giorno di nido. La voglia di darle un fratellino.
Rimasi incinta. E iniziò il secondo diario. E via di nuovo, a raccontare in parallelo, da una parte a raccontare alla mia Sofia duenne come la vedevo come sorella maggiore, dall'altra a raccontare le prime conquiste di questo fratellino minore così desiderato.
Ci risiamo. Aspetto la terza, arriverà Letizia. Impossibile non replicare anche il diario no?
L'impresa è ardua, ma più che la quantità di parole (ormai scrivo poco, sono tre diari e soprattutto una famiglia di 4 e una casa da seguire!) conta cosa scrivo, quindi di tanto in tanto passo a raccontare a uno o all'altro conquiste e malefatte.
Ne sono fiera, vi lascio l'idea. Perchè non iniziare questo percorso da pancina?
(PS ora per comodità sono passata alla versione elettronica, quindi scrivo al PC e poi - sentita la pazzia - stampo e appiccico sui loro quadernetti e proprio ora sto rileggendo e riordinando .. sono bellissimi)