la sgrido, non mi risponde, se la ride e si arrabbia
Posted: Fri Dec 05, 2008 4:02 pm
Martina, sempre lei.
è da me in ufficio, ha mezza gamba ingessata e oggi non è andata a scuola.
è distratta come sua madre, fa le cose con la delicatezza di un elefante. poco fa ha aperto la bottiglietta dell'acqua sulla scrivania, e come già altre volte, ha rovesciato l'acqua. per fortuna non c'erano fatture o documenti e per fortuna l'acqua non è caduta sulla tastiera o sul portatile.
l'ho sgridata, mi sono arrabbiata perché mi ha bagnato tutta la manica del maglione e in ufficio già ghiaccio perché non ho un riscaldamento figuriamoci con la manica bagnata....L'HO TOLTA e ho freddino
vabbè la sgrido, dicendole di fare attenzione, che non è possibile, che ancora una volta, e insomma, dove ha la testa
lei non mi risponde, mi guarda con quel sorriso da schiaffi e tiene gli occhi bassi.
le dico di guardarmi in faccia, non sono sua madre o suo padre o una prof, non deve avere paura di me. le dico di incazzarsi anche con me, sì uso quella parola, se questo la fa sentire libera di dirmi quello che le passa per la testa. Perché, e glielo dico, non voglio che faccia come mamma fa con noi, che ci toglie la parola e non ci fa capire cosa succede. Glielo dicevo, parlami, sono tua sorella, con me puoi parlare, usa le parolacce se queste ti aiuteranno a parlare meglio.
Niente lei mi guardava arrabbiata e gli occhi pieni di lacrime. Ma non piangeva
Non sono riuscita a farla parlare. Si tratta di un fallimento per me. Voglio che sia una persona migliore di quello che sono stata io, che ho dovuto arrivare a 30 anni per tirare fuori quella rabbia che anche lei si tiene dentro
Ho sentito un moto violento dentro di me, volevo prenderla, caricarmela in macchina, portarla lontana, all’aperto e lontano da tutti, abbracciarla forte e dirle: adesso urla.
Se n’è andata e dal computer di sua madre mi ha scritto che non è che non mi vuole parlare, ma che è arrabbiata. Io le ho detto che non scrivo con gli arrabbiati. Io con gli arrabbiati ci parlo.
È tornata qui poco fa (è passata almeno un’ora e nel frattempo sono uscita a comprare li mouse) e mi ha detto che è troppo arrabbiata con me perché non dovevo arrabbiarmi con lei, perhcè non l’ha fatto apposta.
Come faccio a parlarle?
Voglio che lei sia migliore di me
mamme e papà di adolescenti, come si fa?
è da me in ufficio, ha mezza gamba ingessata e oggi non è andata a scuola.
è distratta come sua madre, fa le cose con la delicatezza di un elefante. poco fa ha aperto la bottiglietta dell'acqua sulla scrivania, e come già altre volte, ha rovesciato l'acqua. per fortuna non c'erano fatture o documenti e per fortuna l'acqua non è caduta sulla tastiera o sul portatile.
l'ho sgridata, mi sono arrabbiata perché mi ha bagnato tutta la manica del maglione e in ufficio già ghiaccio perché non ho un riscaldamento figuriamoci con la manica bagnata....L'HO TOLTA e ho freddino
vabbè la sgrido, dicendole di fare attenzione, che non è possibile, che ancora una volta, e insomma, dove ha la testa
lei non mi risponde, mi guarda con quel sorriso da schiaffi e tiene gli occhi bassi.
le dico di guardarmi in faccia, non sono sua madre o suo padre o una prof, non deve avere paura di me. le dico di incazzarsi anche con me, sì uso quella parola, se questo la fa sentire libera di dirmi quello che le passa per la testa. Perché, e glielo dico, non voglio che faccia come mamma fa con noi, che ci toglie la parola e non ci fa capire cosa succede. Glielo dicevo, parlami, sono tua sorella, con me puoi parlare, usa le parolacce se queste ti aiuteranno a parlare meglio.
Niente lei mi guardava arrabbiata e gli occhi pieni di lacrime. Ma non piangeva
Non sono riuscita a farla parlare. Si tratta di un fallimento per me. Voglio che sia una persona migliore di quello che sono stata io, che ho dovuto arrivare a 30 anni per tirare fuori quella rabbia che anche lei si tiene dentro
Ho sentito un moto violento dentro di me, volevo prenderla, caricarmela in macchina, portarla lontana, all’aperto e lontano da tutti, abbracciarla forte e dirle: adesso urla.
Se n’è andata e dal computer di sua madre mi ha scritto che non è che non mi vuole parlare, ma che è arrabbiata. Io le ho detto che non scrivo con gli arrabbiati. Io con gli arrabbiati ci parlo.
È tornata qui poco fa (è passata almeno un’ora e nel frattempo sono uscita a comprare li mouse) e mi ha detto che è troppo arrabbiata con me perché non dovevo arrabbiarmi con lei, perhcè non l’ha fatto apposta.
Come faccio a parlarle?
Voglio che lei sia migliore di me
mamme e papà di adolescenti, come si fa?