Non vorrei ripetere sempre le stesse cose....

[Polly]

...........ma non ce la faccio a non commentare e a non condividere con voi la sofferenza che mi ha causato questa notizia di qualche giorno fa:
15nne si da fuoco per una delusione d'amore.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/21/potenza-si-uccide-quindici-anni-per-amore.html

La fragilità degli adolescenti di oggi corre su un filo davvero sottile ed io mi domando perché non si fa niente per questa fascia d'età. In rete trovi di tutto e di più su maternità, concepimento prima e dopo, neonati, allattamento ecc. ecc. e poco davvero poco sull'adolescenza.
Nel mio piccolo io lo faccio ma certo c'è molto poco e ce ne sarebbe tanto bisogno, se calcolate che su FB ho aperto un gruppo "Come sopravvivere a figli adolescenti" che nel giro di poco ha 113 iscritti e molti che si aprono e parlano con "sconosciuti" dei loro figli, ti fa capire di quanto sia urgente trovare spazi adeguati per genitori disorientati da questa fase di crescita.
E le istituzioni, in primis la scuola, cosa fanno realmente per queste generazioni che saranno il futuro di domani?
Sono davvero scoraggiata!

[papaverina]

Cara Polly solo su una cosa non mi trovo d'accordo con te.
La scuola, la vedo usare un pò troppo spesso come una scusa.
Quello che viene a mancare oggi ad un figlio, ad un addolescente è la famiglia.
la scuola può aiutare solo se dietro c'è una collab. con la famiglia non si può sostituire a lei in nessun modo.
I ragazzi crescono con baby sitter, sballottati da un'attività all'altra, il motorino a 13 anni...ne vogliamo parlare? Perchè il motorino a 13 anni e anche prima? Semplice, il ragazzo va dove vuole senza rompere di essere accompagnato! Questa è la verità.
sembrano più grandi di quando noi avevamo la loro età, ma sono fragili, forse più di noi.

[Polly]

Sono d'accordo con te io infatti ho parlato di supporto ai genitori per primi, ma la scuola in questi anni ha fatto la sua parte o meglio la sua non parte e ti assicuro che si vede, non mi sento di condannare in tutto e per tutto solo la famiglia ci deve essere una sinergia tra diverse agenzie educative, perché la fascia di età è delicatissima e non sono bambini che sentono di dipendere dai genitori, sono in quella fase in cui è molto più importante il gruppo di appartenenza e bisogna lavorare su questo e quando si parla di gruppo tante sono le dinamiche che entrano in gioco e tante appunto le agenzie educative. Ci dovrebbe essere effettiva collaborazione tra scuola e famiglia, ognuno con le proprie competenze, invece negli ultimi anni c'è stato sempre più un distacco, genitori e insegnanti agli opposti ad accusarsi a vicenda, o meglio a scaricarsi gli uni con gli altri le responsabilità.