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Per chi si inventa storie...

Posted: Wed Sep 09, 2009 3:40 am
by Paola
Pare,
che su questo forum, ultimamente, si sia iscritta un sacco di gente con storie al limite dell'assurdo, un'ondata di "vite" più travagliate della norma.

Pare altresì
che le noimamme, storiche o meno, siano particolarmente sensibili, rispondano senza mettere in dubbio presupponendo di trovarsi di fronte ad una storia vera.
Questo è correttissimo, è quello che ci attendiamo da NOI, proprio per non fare alcun TORTO a chi soffre davvero e viene qui, col suo bagaglio di sofferenza, a parlare di sé.

E allora perché questo mio post?

Per dire, a chi si inventa storie di dolore, che qui non siamo scese dalla montagna col sapone, che alcune storie "trulle" le fiutiamo, ma siccome siamo in un mondo VIRTUALE che ricalca un mondo REALE, una storia di dolore analoga a quella inventata di sicuro "in qualche dove" c'è, e ce n'è anche più di una.

Ecco,
la nostra vicinanza, il nostro calore, il nostro stringerci attorno e raccontarci, il nostro interessarsi alla storia, la nostra solidarietà, il fare kirghisia, è per quella storia vera là, quella silente che non ha nemmeno un PC per scrivere, quella che nessuno conosce ed è persa nella solitudine della vita.

Per questo,
amico inventore/inventrice di storie non ci stai prendendo in giro, la tua presenza per noi è un pretesto per parlare ANCHE di dolore, per mostrare che esiste una "carità" umana in tutto quello che facciamo, nel nostro rimanere qui. Inconsapevolmente ci fornisci la possibilità di essere MIGLIORI di quello che siamo nella quotidianità ove a volte ci sfugge la sofferenza che ci gira intorno.

Noi
viviamo, parliamo, scriviamo
mosse dalla com-passione, laddove per compassione non trattasi di pietà, ma con-sentimento, con-trasporto, con vicinanza umana, intellettiva e sentimentale; e al mondo, soprattutto in questo periodo, di sentimenti tanto nobili non ve n'è mai abbastanza.

Poi,
noi si va per la nostra strada.
Chi rimarrà qui con noi e sarà assiduo inizierà a incontrarsi anche al di fuori di qui, da un nick diventerà una persona, diventerà una storia, una famiglia da abbracciare, un amico da amare.
E le storie di dolore VERE diverranno anche quotidianità.

E tu sarai ancora lì, a raccontare storie.

Ti rimarrà la grettezza umana di aver lucrato sul dolore altrui, ma questi sono problemi tuoi, noi una mano, anche nei confronti della TUA solitudine, l'abbiamo tesa e stiamo bene con noi stesse perché avrai avuto la nostra pietà, ma non la nostra com-passione, perché la gente come te, è vero, ci fa un po' paura.

Per renderti più edotto (vedi che siamo buone?) ti lasciamo le parole di Stephen Levine

“Quando la tua paura tocca il dolore di qualcuno, diventa pietà;
quando è il tuo amore a toccare il dolore di qualcuno, diventa compassione”.


Rifletti tu.

(mode admin off - mod Loffia on)

un cordiale vaffanculo.

Posted: Wed Sep 09, 2009 6:40 am
by gigia
paola non capisco,perchè hai scritto tutto qusto?
è successo qualcosa?c'è qualcuno che non abbiamo capito e che sta fingendo come l'altra?

Posted: Wed Sep 09, 2009 7:02 am
by lenina
Grazie per questo post Paola.