Cosa avreste fatto?
Posted: Wed Nov 11, 2009 5:02 pm
Sono indecisa se scriverlo qui o in mamme di cuore, ma la richiesta è la stessa e so che di qua passano più facilmente mamme di adolescenti (Polly ci sei?)
Questa mattina alle 8.10 è suonato il campanello. Io e Matteo ci siamo guardati in faccia chiedendoci chi poteva essere e siamo rimasti stupiti quando abbiamo risposto al citofono.
Era L. il ragazzino che ha vissuto con noi molti anni e di cui ho già parlato.
Ci siamo accordati che il mercoledì all'uscita da scuola venga da noi e stia fin dopo cena (più avanti anche a dormire) e quindi lo aspettavamo come sempre verso le 14. Può così lavarsi, cambiarsi e lasciarci i vestiti sporchi per ritrovarli puliti.
Si presenta dicendo che li hanno mandati a casa perché erano solo in tre, e molti professori sono malati, per cui li hanno fatti firmare e uscire.
Stentiamo a crederlo e glielo diciamo. Ha solo 14 anni (anzi li compie domenica) per cui non possono lasciarli uscire soli...
Lui insiste dicendo che non è la prima volta
Rifletto un po' e decido di chiamare la scuola. Verificano e mi dicono che i ragazzi ci sono tutti e che nessuno si è sognato di mandare i ragazzi a casa.
Voi a questo punto cosa avreste fatto?
Noi lo abbiamo chiamato in disparte (stava guardando Cenerentola insieme a Simona!!) e gli abbiamo parlato.
Gli abbiamo detto che ho chiamato la scuola, che come supponevamo non potevano averlo fatto uscire così.
Che da un lato siamo stati contenti che, invece che girovagare tutta la mattina chissà dove, avesse preferito bussare alla nostra porta mc che comunque i problemi vanno affrontati e che preferiamo di gran lunga la sua sincerità e la possibilità di aiutarlo piuttosto che una serie di menzogne che ci hanno impedito fino ad oggi una serie di azioni.
Si è aperto e ci ha confidato che la scuola che ha scelto non fa per lui, che proprio non ce la fa... che non capisce i vocaboli e le spiegazioni...
Già lo sapevamo ma la sua consapevolezza ha favorito il confronto.
Vorrebbe cambiare, possibilmente adesso per cercare di non perdere l'anno (che perderà comunque visto la totale mancanza di basi)
Che però il padre non ne vuole sapere, non è disposto a spendere degli altri soldi (lo capisco anche, è in cassaintegrazione con quattro figli e una moglie a cui provvedere) e che i litigi sono continui.
Sorvolo su tutte le altre problematiche, ma su questa lo abbiamo incoraggiato dicendo che il probema economico lo affronteremo insieme, dandogli sicuramente una mano ma ribadendo ulteriormente che lui deve diventare attore della propria vita e riprendersela pienamente in mano.
Concludendo gli abbiamo detto che avendo perso solo la prima ora, lo avremmo riaccompagnato a scuola.
Ha accettato, ma non eravamo sicuri che si sarebbe ripresentato alle 14.
Invece ha suonato come sempre...
Anzi, abbiamo parlato più di tante altre volte.
Voi, mamme di adolescenti, cosa avreste fatto al nostro posto?
Questa mattina alle 8.10 è suonato il campanello. Io e Matteo ci siamo guardati in faccia chiedendoci chi poteva essere e siamo rimasti stupiti quando abbiamo risposto al citofono.
Era L. il ragazzino che ha vissuto con noi molti anni e di cui ho già parlato.
Ci siamo accordati che il mercoledì all'uscita da scuola venga da noi e stia fin dopo cena (più avanti anche a dormire) e quindi lo aspettavamo come sempre verso le 14. Può così lavarsi, cambiarsi e lasciarci i vestiti sporchi per ritrovarli puliti.
Si presenta dicendo che li hanno mandati a casa perché erano solo in tre, e molti professori sono malati, per cui li hanno fatti firmare e uscire.
Stentiamo a crederlo e glielo diciamo. Ha solo 14 anni (anzi li compie domenica) per cui non possono lasciarli uscire soli...
Lui insiste dicendo che non è la prima volta
Rifletto un po' e decido di chiamare la scuola. Verificano e mi dicono che i ragazzi ci sono tutti e che nessuno si è sognato di mandare i ragazzi a casa.
Voi a questo punto cosa avreste fatto?
Noi lo abbiamo chiamato in disparte (stava guardando Cenerentola insieme a Simona!!) e gli abbiamo parlato.
Gli abbiamo detto che ho chiamato la scuola, che come supponevamo non potevano averlo fatto uscire così.
Che da un lato siamo stati contenti che, invece che girovagare tutta la mattina chissà dove, avesse preferito bussare alla nostra porta mc che comunque i problemi vanno affrontati e che preferiamo di gran lunga la sua sincerità e la possibilità di aiutarlo piuttosto che una serie di menzogne che ci hanno impedito fino ad oggi una serie di azioni.
Si è aperto e ci ha confidato che la scuola che ha scelto non fa per lui, che proprio non ce la fa... che non capisce i vocaboli e le spiegazioni...
Già lo sapevamo ma la sua consapevolezza ha favorito il confronto.
Vorrebbe cambiare, possibilmente adesso per cercare di non perdere l'anno (che perderà comunque visto la totale mancanza di basi)
Che però il padre non ne vuole sapere, non è disposto a spendere degli altri soldi (lo capisco anche, è in cassaintegrazione con quattro figli e una moglie a cui provvedere) e che i litigi sono continui.
Sorvolo su tutte le altre problematiche, ma su questa lo abbiamo incoraggiato dicendo che il probema economico lo affronteremo insieme, dandogli sicuramente una mano ma ribadendo ulteriormente che lui deve diventare attore della propria vita e riprendersela pienamente in mano.
Concludendo gli abbiamo detto che avendo perso solo la prima ora, lo avremmo riaccompagnato a scuola.
Ha accettato, ma non eravamo sicuri che si sarebbe ripresentato alle 14.
Invece ha suonato come sempre...
Anzi, abbiamo parlato più di tante altre volte.
Voi, mamme di adolescenti, cosa avreste fatto al nostro posto?