
raramente regalo libri, ma ancora piu' raro e' che legga libri regalati da altri.
Un libro e' un viaggio e i viaggi puoi condividerli solo con le persone che ami e che stimi
o che hanno qualcosa da insegnarti.
Quando ho aperto il regalo di Lela (Azur) per Natale, ho capito che era un libro
e non ho avuto esitazioni.
L'ho letto, divorato, perche' avevo voglia di condividere questo viaggio con lei.
Il titolo mi aveva emozionata.
Aspettando la neve all'avana.
E' stato un libro faro.
io che avevo viaggiato a lungo insieme ad Ernesto Che Guevara non avevo mai visto la rivoluzione a valle della Sierra Maestra.
Non insieme a chi marciava, ma insieme a chi nel frattempo giocava, ignaro di tutto cio' che stava per accadere. Dalla parte del bambino che per la rivoluzione di altri avrebbe rinunciato a tutto, a sua madre, al suo mondo.
Non e' solo la storia di un uomo.
E' l'altra faccia di tutte le medaglie delle guerre, delle rivolte, delle rivoluzioni.
Possibile che non avevo mai girato quella moneta?
E sullo sfondo, ma con una prospettiva di grandangolo,
c'e' l'infanzia, la fratellanza, l'amicizia, la famiglia.
Mi sono sentita una bambina del sud, mi sono sentita parte di quella medaglia.
Grazie Lela.
E' un libro che consiglio ai miopi rivoluzionari come me.