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"Non è colpa dei genitori" - di J. Rich Harris

Posted: Mon Mar 08, 2010 5:54 pm
by Rie
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E' un saggio che sto leggendo in questi giorni

http://www.ibs.it/code/9788804461562/rich-harris-judith/non-e-colpa.html

Se vi avanza tempo, provate ad accostarvi a questa teoria del tutto insolita.
Praticamente.... facciamo un bel falò del 50% minimo dei 3D di Noimamme e di tanti altri libri sull'educazione, Gordon compreso ahaha! Intanto, il nostro approccio ai figli sarà scritto sulla sabbia, e ciò che conterà davvero nella formazione della loro personalità saranno i geni che abbiamo loro dato e il contatto con l'ambiente esterno alla famiglia.
Una provocazione di cui diffido, ma che ho trovato intelligente.
Non è il solito libretto assolutorio "la madre migliore sei tu, qualunque cosa accada"... si spinge oltre, quasi vanificando ed esautorando l'intervento del genitore.
E' una teoria che mi ha profondamente (dis)turbata, ma ha il pregio di mostrare qualcosa di arcinoto da una prospettiva molto diversa.
A ciascuno le sue valutazioni in merito...

Posted: Mon Mar 08, 2010 6:00 pm
by Nat
lo leggerò sicuramente
appena mi riprendo ...

Posted: Mon Mar 08, 2010 6:04 pm
by Rie
Net, riprenditi bene perché a me ha fatto un effetto da facciata contro il muro... meglio Pel Rouge se devi tirarti su, credimi! :P
Un bacio grande.

Posted: Mon Mar 08, 2010 6:11 pm
by lenina
Lo leggerò.

Io sono abbastanza dell'idea (ne parlavo oggi con Gwen) che noi possiamo aiutare i nostri figli a vivere sereni e a crescere tali.
Possiamo parlare con loro e tutto.

Ma non credo che gli adulti "maleducati" lo siano a causa di una cattiva educazione impartira.

Credo che gran parte di quello che si sarà da adulti dipenda dall'indole e dall'ambiente in toto e non solo da noi.

Ma d'altro lato penso che aiutare a trovare una strada giusta sia compito del genitore.

Posted: Mon Mar 08, 2010 6:17 pm
by Rie
Secondo me la Rich Harris si spinge molto oltre te e Gwen... per dire, io sono più "interventista" di voi come madre, ma secondo me certe affermazioni non si attagliano nemmeno alla concezione dell'educazione che avete voi.
Perché nemmeno quel semplice "aiuto" vale a granché.
Se poi di aiuto si parla e non di peggio, con tanto di esempi delle culture passate dove i figli non venivano minimamente cagati o brutalizzati, per la serie, "non fa differenza", anzi noi occidentali contemporanei e le nostre paranoie sostenute dai grandi espertoni dovremmo smetterla di credere che abbiamo qualche influenza.
Fammi sapere che ne pensi, se lo leggi... tu che sei più dialettica di me! ;)

Posted: Mon Mar 08, 2010 6:26 pm
by lenina
Rie wrote:Secondo me la Rich Harris si spinge molto oltre te e Gwen... per dire, io sono più "interventista" di voi come madre, ma secondo me certe affermazioni non si attagliano nemmeno alla concezione dell'educazione che avete voi.
Perché nemmeno quel semplice "aiuto" vale a granché.
Se poi di aiuto si parla e non di peggio, con tanto di esempi delle culture passate dove i figli non venivano minimamente cagati o brutalizzati, per la serie, "non fa differenza", anzi noi occidentali contemporanei e le nostre paranoie sostenute dai grandi espertoni dovremmo smetterla di credere che abbiamo qualche influenza.
Fammi sapere che ne pensi, se lo leggi... tu che sei più dialettica di me! ;)


è probabile che alla lunga gli aiuti contino poco (nulla non credo poco sì) ma questo non toglie che possano nel presente rendere la vita del bambino migliore.

Mi piacerebbe credere che la mia influenza renderà Lorenzo voglioso di studiare, capace di diventare una persona istruita ecc.
Ma a questo ci credo poco

Posted: Tue Mar 09, 2010 8:43 am
by Gwen
cioè fammi capire, in questo libro si dice che contano SOLO geni e ambienti e PER NIENTE il comportamento educativo dei genitori? :occhiodibue:
ci credo che sia destabilizzante, in pratica ti dice che non servi a un cacchio :cisssss:
io però non ci credo mica.
I geni, l'indole, l'ambiente, fanno molto, è innegabile, tanto che spesso leggo di genitori che non si capacitano del fatto che due figli, educati nella stessa maniera siano venuti su diversissimi.
Ma, a parte che bisogna vedere se DAVVERO li si è educati nello stesso modo, ma poi una parte l'educazione genitoriale le ha per forza, si parla sempre di esempi dai quali trarre spunto, e perchè il figlio dovrebbe essere influenzato dall'ambiente circostante ma non dall'ambiente familiare?

Posted: Tue Mar 09, 2010 10:04 am
by Rie
Gwen wrote:cioè fammi capire, in questo libro si dice che contano SOLO geni e ambienti e PER NIENTE il comportamento educativo dei genitori? :occhiodibue:
ci credo che sia destabilizzante, in pratica ti dice che non servi a un cacchio :cisssss:

Esatto.
Esaltante, nevvero?
Tutti a pulire casa (lo dico per me che lo faccio troppo poco) invece di postare in "mamme si diventa" :ahahaha:

La tua ultima domanda è la stessa che mi sono fatta anch'io.
In fondo, anche i genitori fanno parte dell'ambiente nel dualismo geni/ambiente, no?
Per ora (sono a metà libro) non mi sembra che l'autrice dia una risposta soddisfacente. Confido nei prossimi capitoli...
Dopodiché, una "correzione di rotta" rispetto alle più brutali versioni di causa-effetto/atti dei genitori-traumi del figlio mi sembra anche positiva. Ma scardinare tutto mi sembra assurdo, e, soprattutto, non rispondente alla realtà. Viste le frecciatine che la Rich Harris lancia all'ambiente accademico, che a suo tempo l'ha rifiutata, mi dà tanto l'idea della provocatrice che rompe il gioco del bambino che è stato cattivo con lei ;)
Al massimo, ammette l'influenza del genitore NEL CONTESTO FAMIGLIA, per l'adozione di questo o quell'altro codice di comportamento. Ma per il resto quel che dà la famiglia, una volta nell'ambiente esterno, te lo puoi togliere di dosso come il vecchio maglione della mamma che non ti è mai piaciuto (sic).

Da leggere se avete tempo... e non siete troppo impegnate con i libri in cui noi genitori, di contro, serviamo a qualcosa ahahaha!