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Ieri sera ho assistito al concerto "Canti di Maremme e di miniere, d'amore, di vita e di anarchia" di Simone Cristicchi e il coro dei minatori di Santa Fiora.

E' stato davvero emozionante.
Fin dai primi pezzi Cristicchi e il coro hanno saputo coinvolgere il freddo pubblico nordico che teneva il tempo su pezzi di musica popolare.

Poi c'è stata parecchia emozione mentre Cristicchi raccontava (con sorprendente bravura) la vita misera dei minatori, neri bruchi che non diventeranno mai farfalle. Lo ha fatto con le parole del figlio del minatore, poi del minatore vecchio con i polmoni di petra che dà l'addio alla miniera ormai chiusa perchè senza la guerra il mercurio non serve a nessuno.

Ha raccontato anche la resistenza partigiana e della strage di Niccioleta, seguita da "Bella ciao" che ho cantato con loro con gli occhi lucidi.
Su youtube ne ho trovato questa versione, che vi lascio per trasmettervi un pò dell'emozione provata ieri.

Vivamente consigliato.


Nota a margine: ci siamo fermati dopo il concerto per incontrare Cristicchi. Lo abbiamo trovato molto emozionato, con gli occhi lucidi per i ringraziamenti e le dimostrazioni di stima che stava ricevendo da noi e da chi prima di noi.
Considerato che è più di un anno che gira con questa tournée... chapeau per l'umiltà!

deve essere stato emozionante, si sente da come ne parli.
Ginger ma sei valdostana?
sai che se qualcuno mi avesse chiesto dove volevo nascere, avrei chiesto di nascere e vivere in Valle D'Aosta, ed invece sono nata nel profondo sud, ma non so perché pur non conoscendola mi piace un sacco, e credo sia una terra dove la natura fa sfoggio di tutta la sua bellezza.

Anche a me piace tantissimo Cristicchi,lo trovo geniale.Che bello poi vedere l'umiltà in questo ambiente,cosa moooolto rara.Grazie del link,me lo guardo subito!