Anche io ho perso la pazienza :(

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Cosetta
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Post by Cosetta »

Gwen wrote:
Cioè ieri avrei potuto risolvere la cosa diversamente, a mente fredda lo capisco che l'alternativa c'era.
E non lo so se un urlo in casa la possa aiutare per fuori.
Mio padre quando urlava mi metteva il terrore puro addosso da bambina.
Il terrore puro.
Non vorrei mai che la nana subisse una cosa simile.
E non mi pare che sentirmi urlare addosso mi abbia resa sicura di me fuori, cioè penso anzi che sia una di quelle cose che mi abbiano resa insicura e sulla quale ho dovuto lavorare per anni.
Mi sentivo umiliata, schiacciata, non considerata, in questo senso parlo di qualcosa di violento.
Un urlo ti investe e ti paralizza, almeno è quello che capitava a me.
La nana invece ride per ora, ma non so se la prenderà sempre così.
Ora so gestire discussioni anche con urla, ma se c'è una cosa che mi manda fuori di me anche oggi è proprio chi discute urlando.
A me capita con gli adulti, ma non mi piaccio, non mi piace, non voglio insegnarlo a mia figlia e sto cercando di disimpararlo anche io.


Ma Gwen, quoto questo e mi riferisco anche a altro che hai scritto e non ritrovo: non c'è dubbio sul fatto che urlare non sia la soluzione ottimale (tranne in caso di pericolo immediato, in certi frangenti, lì potrebbe esserlo magari), quello che ti diciamo da sempre è che sfugge, capita e rientra in una normalità da cui forse, invece, quello che<racconti tu su tuo padre esulava (cioè lui forse ti spaventava veramente troppo, ma una mamma come te, cosciente del fatto che non vuole risolvere i conflitti con la figlia incutendole paura, non farai mai tanto danno, lo capisci? anche se sfugge più spesso di così)
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caterina
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Post by caterina »

Mi aggancio e rifletto eh Gwen, non ti voglio psicoanalizzare.
E' possibile che tu abbia associato il terrore all'urlo ma in realtà sotto ci fosse dell'altro?
Un urlo non può, a mio avvico, terrorizzare.
Soprattutto un urlo fatto da una mamma stanca, non una mamma che in mano ha un machete.
E' possibile che quindi, nel rapporto con tuo padre, non fosse un problema di "banali" urla ma di peggio?
Di un rapporto comunque squilibrato?
Perchè renditi conto che il TUO vissuto di bambina non può andare ad intaccare così tanto anche tua figlia.
Lei non è te.
E tu non sei tuo padre.
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[b]"Non ci sono estranei, qui. Solo amici che non abbiamo ancora incontrato" (Yeats)

Sto leggendo: Il circo dei vampiri
Teresa
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Post by Teresa »

Gabry wrote:Guuun ho giusto un cilicio a casa, te lo presto?
sù sù, alla terza sbroccata ti senti meno merdina te lo giuro, non ti puoi fustigare così e non puoi far sentire noi comuni mortali urlerecce più merda di così
:D



intanto questo mi sembra un suggerimento meraviglioso.

Prova ad urlare tre volte ancora e vedrai che alla quarta, le cose andranno meglio.
Cioe' ti passera' la paura di urlare..

Ho letto a tratti, secondo me Gwen -poi magari sto prendendo una cantonata micidiale-
il tuo sfogo e' piu' che altro uno spunto, magari interessante, per tornare a dire che urlare non serve a niente.

Ma davvero non serve a niente?!

ORa aldila' delle implicazioni personali tue, magari di un vissuto che ti porta a far si che ogni urlo rimbombi e si amplifichi nella tua testa,
dico aldila' di questo, diciamo sempre che urlare non serve a niente.

Io sono un'urlatrice convinta, magnificamente convinta e una sostenitrice dell'urlo.
Perche' fa donna, perche' fa utero, perche' fa
MERAVIGLIOSAMENTE MAMMA.

Lo trovo tipico delle mamme, piantare quell' urlo che rimette i nervi a massa.
Io urlo spesso anche con cordiale preavviso

"la volete vedere una mamma pazza?"

"guardate che fra poco urlo"

Cioe' mi sento corretta e trovo anche molto corretto da parte loro guardarmi con quegli occhioni di noia che mi dicono "dai vai, urla, FACCI SENTIRE".

e' il gioco eterno delle parti.

Urlare significa alzare la volce per fare in modo, come in uno scambio fisico di forze, come in un bilanciamento di energie, che si possano dissipare attraverso l'acustica, quei pieni di nervosismo che altrimenti non si canalizzerebbero e ci renderebbero delle d-r-epresse.

Io mi ritengo un'esaurita di quelle con il bollino.
FELICEMENTE e allegramente esaurita.

E, ancor piu', amo mia figlia Carla quando mi imita nei momenti di massima estensione vocale.

Sono io. punto.

Io non la voglio fare troppo romantica o troppo comica.
Ma temo davvero Gwen che tu la voglia fare troppo drammatica e troppo seria.

Non urlare mai, restare sempre con un atteggiamento troppo statico, troppo uguale a se stesso, rischia secondo me anche di alterare la percezione che i nostri figli hanno di noi.

Io quando sento e vedo le donne che nei supermercati urlano per recuperare figli che corrono (soprattutto se sono piu' di uno), ritrovo allegria.
Mi sembrano vere, mi sembrano vive.
Mi sembrano mamme.
Carla 4/12/03
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"Abbiamo messo i bambini in compezione tra loro senza dargli alcuna forza interiore. Abbiamo arricciato i loro capelli e distorto le loro menti. Li abbiamo educati, ma non abbiamo dato loro saggezza."
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Post by Lupina »

Io purtroppo urlo molto poco, in quanto quasi completamente afona.

Però ho degli occhi che urlano, e vi assicuro che fanno veramente paura.
Ti assicuro, Gwen, che se non è la tua ugola a farsi valere, lo sarà qualche altro elemento della comunicazione non verbale, perchè sono sicura che in natura la femmina-ominide urla eccome.
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Post by Vavi »

Teresa wrote:Io non la voglio fare troppo romantica o troppo comica.
Ma temo davvero Gwen che tu la voglia fare troppo drammatica e troppo seria.


Ecco ecco questo lo quoto
impariamo a sdrammatizzare che fa bene :ok:

(PS: anch'io con Sara avviso che sta per arrivare l'urlo, in genere faccio due aumenti di volume graduali con avviso d'incazzatura e poi m'incazzo davvero ahahhaahha)
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.
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caterina
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Post by caterina »

Ah beh avvisare è sempre utile.
Io dico: Rachele (e già chiamare per nome intero è un avvertimento) la mamma si arrabbia.
Rachele...guarda che mamma adesso perde la pazienza.
Rachele!
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[b]"Non ci sono estranei, qui. Solo amici che non abbiamo ancora incontrato" (Yeats)

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sunshine

Post by sunshine »

Teresa wrote:intanto questo mi sembra un suggerimento meraviglioso.

Prova ad urlare tre volte ancora e vedrai che alla quarta, le cose andranno meglio.
Cioe' ti passera' la paura di urlare..

Ho letto a tratti, secondo me Gwen -poi magari sto prendendo una cantonata micidiale-
il tuo sfogo e' piu' che altro uno spunto, magari interessante, per tornare a dire che urlare non serve a niente.

Ma davvero non serve a niente?!

ORa aldila' delle implicazioni personali tue, magari di un vissuto che ti porta a far si che ogni urlo rimbombi e si amplifichi nella tua testa,
dico aldila' di questo, diciamo sempre che urlare non serve a niente.

Io sono un'urlatrice convinta, magnificamente convinta e una sostenitrice dell'urlo.
Perche' fa donna, perche' fa utero, perche' fa
MERAVIGLIOSAMENTE MAMMA.

Lo trovo tipico delle mamme, piantare quell' urlo che rimette i nervi a massa.
Io urlo spesso anche con cordiale preavviso

"la volete vedere una mamma pazza?"

"guardate che fra poco urlo"

Cioe' mi sento corretta e trovo anche molto corretto da parte loro guardarmi con quegli occhioni di noia che mi dicono "dai vai, urla, FACCI SENTIRE".

e' il gioco eterno delle parti.

Urlare significa alzare la volce per fare in modo, come in uno scambio fisico di forze, come in un bilanciamento di energie, che si possano dissipare attraverso l'acustica, quei pieni di nervosismo che altrimenti non si canalizzerebbero e ci renderebbero delle d-r-epresse.

Io mi ritengo un'esaurita di quelle con il bollino.
FELICEMENTE e allegramente esaurita.

E, ancor piu', amo mia figlia Carla quando mi imita nei momenti di massima estensione vocale.

Sono io. punto.

Io non la voglio fare troppo romantica o troppo comica.
Ma temo davvero Gwen che tu la voglia fare troppo drammatica e troppo seria.

Non urlare mai, restare sempre con un atteggiamento troppo statico, troppo uguale a se stesso, rischia secondo me anche di alterare la percezione che i nostri figli hanno di noi.

Io quando sento e vedo le donne che nei supermercati urlano per recuperare figli che corrono (soprattutto se sono piu' di uno), ritrovo allegria.
Mi sembrano vere, mi sembrano vive.
Mi sembrano mamme.


Non avrò scoperto l'acqua calda, ma quanto mi piace leggerti, mi ipnotizzi, complimenti.
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Scilla
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Post by Scilla »

Gwen wrote:E nemmeno il fatto che abbia riso mi garantisce che non sia stata toccata per niente.


quella risata è una garanzia sufficiente...senza franchigia proprio
tu la sgridi e quella ti ride in faccia ahahah scusa ma mi sa tanto che la tua nana sta tirando fuori un caratterino da gigante

dai gwen non ti crocefiggere per un urlo, sul serio non è successo nulla di grave
e poi lo hai fatto per una ragione più che valida, anche io perdo le staffe se daniele fa cose pericolose (e ne fa tantissime credimi anche se è già grandino) perchè ho troppa paura che si faccia male seriamente e deve capire, così come la nana, che quelle cose non si fanno perchè si rischia di farsi male quindi anche se ti senti in colpa per l'urlo, se ritieni che la motivazione per cui hai urlato o sgridato sia valida, non farti vedere in contraddizione dopo...piangere davanti a lei non serve ad altro che a confonderla...piuttosto parlaci (ma quanti anni ha?) e dille che ti dispiace di aver urlato ma comunque quelle cose lei non le deve fare e le spieghi il perchè

un abbraccio
Migliaia di attimi, di ore e di giorni, milioni di azioni, un' infinità di gesti, di tentativi, di sbagli, di parole e di pensieri.E tutto per fare un unico uomo al mondo.
A un cerbiatto somiglia il mio amore.
David Grossman.
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