Gwen wrote:
Cioè ieri avrei potuto risolvere la cosa diversamente, a mente fredda lo capisco che l'alternativa c'era.
E non lo so se un urlo in casa la possa aiutare per fuori.
Mio padre quando urlava mi metteva il terrore puro addosso da bambina.
Il terrore puro.
Non vorrei mai che la nana subisse una cosa simile.
E non mi pare che sentirmi urlare addosso mi abbia resa sicura di me fuori, cioè penso anzi che sia una di quelle cose che mi abbiano resa insicura e sulla quale ho dovuto lavorare per anni.
Mi sentivo umiliata, schiacciata, non considerata, in questo senso parlo di qualcosa di violento.
Un urlo ti investe e ti paralizza, almeno è quello che capitava a me.
La nana invece ride per ora, ma non so se la prenderà sempre così.
Ora so gestire discussioni anche con urla, ma se c'è una cosa che mi manda fuori di me anche oggi è proprio chi discute urlando.
A me capita con gli adulti, ma non mi piaccio, non mi piace, non voglio insegnarlo a mia figlia e sto cercando di disimpararlo anche io.
Ma Gwen, quoto questo e mi riferisco anche a altro che hai scritto e non ritrovo: non c'è dubbio sul fatto che urlare non sia la soluzione ottimale (tranne in caso di pericolo immediato, in certi frangenti, lì potrebbe esserlo magari), quello che ti diciamo da sempre è che sfugge, capita e rientra in una normalità da cui forse, invece, quello che<racconti tu su tuo padre esulava (cioè lui forse ti spaventava veramente troppo, ma una mamma come te, cosciente del fatto che non vuole risolvere i conflitti con la figlia incutendole paura, non farai mai tanto danno, lo capisci? anche se sfugge più spesso di così)