Quando leggo le storie della nascita dei noibimbi, sono tutte così romantiche e piene d'amore, quando arrivi alla fine ti scende sempre una lacrimuccia, ecco non aspettatevi questo dalla storia della nascita di Enrico, non perchè non c'è stato amore o altro, io ne ho messo tanto d'amore!, è che non c'è niente di romantico nel partorire in Cina.
Inizio le contrazioni verso le tre di notte, regolari ogni 10 minuti.
Non riesco a stare nel letto, il marito russa e Daniele ha il naso chiuso e sembra una ruspa.
Decido di andare in sala, sveglio il marito e gli dico di controllare lui Daniele.
Mi sdraio e tra una contrazione e l'altra cerco di dormire un pochino.
Alle 7:30 si sveglia il marito, mi chiede se voglio fare colazione ma ho un pò di nausea, noto che se mi alzo per andare in bagno le contrazioni si fanno più frequenti.
Verso le 8:30 decidiamo di chiamare l'ay e far fare colazione ai bambini.
Mi sdraio nel lettone con Daniele sarà l'ultima volta che potrà avermi tutta per se, io lo so, ma lui non se ne rende conto, me lo abbraccio forte forte e piango.
La ay ci aveva detto che per venire a casa nostra le serviva una mezz'oretta, alle 9.30 non è ancora arrivata, le contrazioni sono sempre ogni 10 minuti e quel caro ragazzo di Stefano ogni volta mi dice che sembro un'animale.
Finalmente alle 10 arriva, saluto i bambini esco di casa piangendo preoccupata per come starà Daniele.
Usciamo di casa e nel tragitto casa-strada-taxi, ho due contrazioni forti, i giardinieri e le signore delle pulizie mi guardano storto, io alzo una mano, non preoccupatevi non lo faccio qui!
Arriviamo in ospedale alle 10:30, dicono a Bruno di pagare la stanza, ma io prima voglio essere visitata, perchè se è presto me ne torno a casa.
Mi visitano in quella che è la "sala parto", metto tra virgolette perchè non è altro che una stanza d'albergo con il letto reclinabile, la lampada per il bambino, un tavolino rotondo con due sedie marrone scuro, il tipico arredamento cinese, uguale uguale a quello che trovereste in una stanza d'albergo.
Mi visitano e vedo che iniziano a preparare i ferri e non mi dicono niente; al che domando se è ora e loro mi dicono che sono dilatata di 7cm.
Allora gli faccio vedere il mio piano nascita (non seguiranno praticamente niente di quello che ho scritto), nel frattempo mandano Bruno a pagare un anticipo e arriva un dottorino con un questionario da compilare, nome, cognome, nazionalità,età quanti partner ho avuto negli ultimi 10 anni.....

Poi sempre in un'inglese incomprensibile mi dicono di firmare un foglio, chiedo cos'è, il dottore cerca di spiegarmelo, ma non è capace, l'unica parola che capisco è pericoloso. Al che io mi spavento, pericoloso cosa?! Sta bene il bambino, alla fine riescono a dirmi che devono rompere le acque e devo firmare il foglio.
Io non volevo stare sdraiata tutto il tempo, ma con il monitoraggio attaccato non posso alzarmi, mi mettono anche l'ossitocina, ma mi sembra che le contrazioni si siano fermate, io so che se cammino accelero il tutto, ma non vogliono, se cerco di chiudere anche un pò le gambe, l'ostetrica me le spalaca in malo modo, ma cavoli sono scomoda!
Sento arrivare le contrazioni e questa volta sono più preparata, le accolgo e non cerco di fermarle, cavoli è molto più facile!