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Maura wrote:Lucia per te perdonare cosa significa? Forse bisognerebbe chiarire qsto.
Accettare che gli altri sono umani e fallibili proprio come noi. Detta così sembra semplice invece è difficilissimo. Ma non si arriva al perdono maura se siamo ancora pieni di rabbia o rancore, perche rischieremo solo di reprimere ancora una volta le nostre emozioni, e questo non va bene. non è possibile perdonare quindi se prima non facciamo un grande lavoro su noi stessi. Le ferite vanno curate altrimenti continuano a fare male, a sanguinare o peggio ancora col tempo incancreniscono. E allora è chiaro che dire "la tengo lontana" è solo una parvenza perché poi in realtà dentro si soffre..
In parte concordo. Ovvio che allontanarla è solo un pezzo di percorso che poi porterà a qualcosa di più profondo. Ma ho un appunto.
Io posso lasciar andare e perdonare quanto voglio, posso stare in pace con me e anche col comportamento di mia madre, ma se cambio solo io non si va avanti. Mi spiego. Se il rapporto è dominato da meccanismi e solo io mi ci tiro fuori, mentre mia madre ci sta con tutti e due i piedi e non dimostra di voler prenderne coscienza, allora la distanza deve per forza esserci. Perchè io ho perdonato, ma in quei meccanismi non ci entro più e quindi non è più possibile relazionarsi.
Ció che intendo è che non basta il perdono, il portar fuori la rabbia e ammettere che sono fallibili. Soprattutto in determinati casi non c'è comunque altra via che stare un pó distanti.
Leonardo 19.03.2012
"Tutte entriamo nel mondo per danzare." (C.Pinkola Estés)
"Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso." (D.Grossman)
Perdonare però vuole anche dire non avere più aspettative nell'altro e credo che proprio perchè sono genitori sia ancora più difficile, di fatto si devono accettare mancanze d'amore, vuoti affettivi che pesano molto di più rispetto a qualsiasi altra persona da perdonare, o no? Credo sia un percorso molto pesante e difficile ed ovvio che lo si auguri, il perdono fà prima bene a se stessi che agli altri.
Maura wrote:Lucia per te perdonare cosa significa? Forse bisognerebbe chiarire qsto.
Accettare che gli altri sono umani e fallibili proprio come noi. Detta così sembra semplice invece è difficilissimo. Ma non si arriva al perdono maura se siamo ancora pieni di rabbia o rancore, perche rischieremo solo di reprimere ancora una volta le nostre emozioni, e questo non va bene. non è possibile perdonare quindi se prima non facciamo un grande lavoro su noi stessi. Le ferite vanno curate altrimenti continuano a fare male, a sanguinare o peggio ancora col tempo incancreniscono. E allora è chiaro che dire "la tengo lontana" è solo una parvenza perché poi in realtà dentro si soffre..
In parte concordo. Ovvio che allontanarla è solo un pezzo di percorso che poi porterà a qualcosa di più profondo. Ma ho un appunto.
Io posso lasciar andare e perdonare quanto voglio, posso stare in pace con me e anche col comportamento di mia madre, ma se cambio solo io non si va avanti. Mi spiego. Se il rapporto è dominato da meccanismi e solo io mi ci tiro fuori, mentre mia madre ci sta con tutti e due i piedi e non dimostra di voler prenderne coscienza, allora la distanza deve per forza esserci. Perchè io ho perdonato, ma in quei meccanismi non ci entro più e quindi non è più possibile relazionarsi.
Ció che intendo è che non basta il perdono, il portar fuori la rabbia e ammettere che sono fallibili. Soprattutto in determinati casi non c'è comunque altra via che stare un pó distanti.
Maura wrote:Lucia per te perdonare cosa significa? Forse bisognerebbe chiarire qsto.
Accettare che gli altri sono umani e fallibili proprio come noi. Detta così sembra semplice invece è difficilissimo. Ma non si arriva al perdono maura se siamo ancora pieni di rabbia o rancore, perche rischieremo solo di reprimere ancora una volta le nostre emozioni, e questo non va bene. non è possibile perdonare quindi se prima non facciamo un grande lavoro su noi stessi. Le ferite vanno curate altrimenti continuano a fare male, a sanguinare o peggio ancora col tempo incancreniscono. E allora è chiaro che dire "la tengo lontana" è solo una parvenza perché poi in realtà dentro si soffre..
In parte concordo. Ovvio che allontanarla è solo un pezzo di percorso che poi porterà a qualcosa di più profondo. Ma ho un appunto.
Io posso lasciar andare e perdonare quanto voglio, posso stare in pace con me e anche col comportamento di mia madre, ma se cambio solo io non si va avanti. Mi spiego. Se il rapporto è dominato da meccanismi e solo io mi ci tiro fuori, mentre mia madre ci sta con tutti e due i piedi e non dimostra di voler prenderne coscienza, allora la distanza deve per forza esserci. Perchè io ho perdonato, ma in quei meccanismi non ci entro più e quindi non è più possibile relazionarsi.
Ció che intendo è che non basta il perdono, il portar fuori la rabbia e ammettere che sono fallibili. Soprattutto in determinati casi non c'è comunque altra via che stare un pó distanti.
Ti quoto hippie. Quando i rapporti fanno male bisogna stare distanti altrimenti si sta come nelle sabbie mobili... Perdonare poi è una parola tanto usata ma spesso è solo una cosa di testa, razionalizzata, deve venire dalla pancia e non è facile. Anche una madre se è necessario e per quella parte di lei che ci ha fatto e ci fa male, si può mandare a fanculo. Non è cattiveria e al diavolo i sensi di colpa.... Anche perché poi se non prendiamo le distanze e non ci si lavora si rischia di reiterare inconsapevolmente quegli stessi comportamenti.
"Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare." Edoardo Galeano "Se soffi su una scintilla, si accende; se vi sputi sopra, si spegne; eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca." dal libro del Siracide Sono una mamma di cuore… sono una mamma balia, la seconda, quella che arriva dopo ma che resta, non mi porterà via vento né onda, non mi farà sparire la tempesta. I nostri anni a lettere di fuoco, han scritto chi sei tu e chi sono io, nel mio cuore io sono la tua mamma e tu sarai per sempre figlio mio! Il ranocchio ha 3 anni!
Hippie wrote: Io posso lasciar andare e perdonare quanto voglio, posso stare in pace con me e anche col comportamento di mia madre, ma se cambio solo io non si va avanti. Mi spiego. Se il rapporto è dominato da meccanismi e solo io mi ci tiro fuori, mentre mia madre ci sta con tutti e due i piedi e non dimostra di voler prenderne coscienza, allora la distanza deve per forza esserci. Perchè io ho perdonato, ma in quei meccanismi non ci entro più e quindi non è più possibile relazionarsi.
Ció che intendo è che non basta il perdono, il portar fuori la rabbia e ammettere che sono fallibili. Soprattutto in determinati casi non c'è comunque altra via che stare un pó distanti.
Ecco, ecco. Brava Fede, tu lo dici meglio.
Elia 17-2-2008 Miriam 14-12-2009
Sii più gentile del necessario: tutti stanno combattendo qualche battaglia
lella wrote:Perdonare però vuole anche dire non avere più aspettative nell'altro e credo che proprio perchè sono genitori sia ancora più difficile, di fatto si devono accettare mancanze d'amore, vuoti affettivi che pesano molto di più rispetto a qualsiasi altra persona da perdonare, o no? Credo sia un percorso molto pesante e difficile ed ovvio che lo si auguri, il perdono fà prima bene a se stessi che agli altri.
Arrivo a leggervi solo ora... E anche io mi butto nel mucchio di quelle che hanno un rapporto difficile con la mamma, o forse è meglio dire un non-rapporto. Fin da piccolina, io la mia la ricordo depressa, egoista, assente (anche se era in casa tutto il giorno). Crescendo, e vivendo la situazione come adulta, ho confermato queste mie sensazioni. Non si è mai interessata veramente a qualcun altro che non fosse se stessa. Sarà stato a causa della depressione perenne o del suo carattere, ma il risultato è che io non ho mai sentito di avere una mamma vicino a me. Bensi una persona malata che aveva bisogno lei di essere compresa e accudita. E io da sempre sono stata comprensiva, anche ora che sono adulta sono comprensiva nei suoi confronti. Ma non nutro nei suoi confronti l'amore incondizionato di una figlia verso la mamma, non l'ho mai provato. In tutti gli anni della mia vita e in tutte le tappe, la sua presenza mi è mancata. E ora che sono mamma io, cerco di non ripetere con Giada gli stessi suoi errori. Cerco di comportarmi in maniera diversa. E dedico le mie energie e il mio tempo a mia figlia. Una volta a settimana (circa) vado a trovare mia mamma, la accompagno a fare le varie commissioni di cui ha bisogno, quansi sempre porto Giada con me. Passiamo insieme qualcuno dei giorni di festa. MA poi pago una badante per guardarla, perchè io non ho il tempo e nemmeno la voglia di farlo.