Il costante massacro dei compiti

Parliamo dei nostri bambini dai 6 a 12 anni

Moderator: laste

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Rie
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Re: Il costante massacro dei compiti

Post by Rie »

A me i libri delle medie di mio figlio piacciono. Forse meno ricchi ma più attenti alla sperimentazione e alle nuove tecnologie.

Probabilmente non riesco a fare un paragone efficace tra adesso e allora, perché io ero secchiona e autonoma, mio figlio è fancazzista e va marcato stretto.
Resta però auspicabile che , specie da un giorno all'altro, il carico di compiti non sia eccessivo.

Tra pochi (e utili) esercizi e una caterva di esercizi la differenza può essere il rifiuto della scuola nonostante una partenza con ottime intenzioni, come descritto da Bibi per Eva.

Una domanda per trilli e le altre prof... una mia cara amica insegna alle medie e mi ha detto che più passano gli anni più i ragazzi sono (svegli ma) poco disposti ad applicarsi facendo fatica. .. e più i genitori sono portati a giustificarli, anche a sproposito. È lei sfortunata con le sue classi o è una tendenza che avete riscontrato anche voi?

Comunque quello che scrive trilli sull'attenzione ai ragazzi , rispetto alla selezione pura di un tempo, è molto bello.
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Laura
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Re: Il costante massacro dei compiti

Post by Laura »

Madda il problema è che i ragazzi oggi hanno un milione di altri interessi, poi hanno ps, internet, wii e quant'altro
senza contare lo sport e la vita "sociale":io a 12 anni col cavolo che uscivo a sere alterne(solo la domenica e controllata!!)
Però questi ragazzi possono dare tanto, l'attenzione di cui parlava Trilli è importante.
Dobbiamo convincerli che non è vero che "tanto qualsiasi cosa faccio è uguale..."

I genitori sono un capitolo a parte: il tempo è sempre meno, le famiglie più complicate;
il difenderli e giustificarli sempre è, loro credono, una forma d'attenzione.
Sono sincera: io spesso preferisco fare leva sul ragazzo stesso, a volte ottengo maggiori risultati.
Valerio, 13-10-2005
Federico, 22-06-2010
Trilli
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Re: Il costante massacro dei compiti

Post by Trilli »

Io ho l'impressione che il canale della parola scritta, che presuppone analisi e sequenzialità, sia faticoso per molti di questi ragazzi, cresciuti con le immagini, gli schermi, la simultaneità.
Bisogna per forza scendere a patti con il loro linguaggio. E per questo i testi non possono essere "ricchi" come lo erano i nostri. Però il docente deve metterci accanto altro: mappe, presentazioni, documentari, risorse sul web...

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Lella
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Re: Il costante massacro dei compiti

Post by Lella »

Trilli wrote:Io ho l'impressione che il canale della parola scritta, che presuppone analisi e sequenzialità, sia faticoso per molti di questi ragazzi, cresciuti con le immagini, gli schermi, la simultaneità.
Bisogna per forza scendere a patti con il loro linguaggio. E per questo i testi non possono essere "ricchi" come lo erano i nostri. Però il docente deve metterci accanto altro: mappe, presentazioni, documentari, risorse sul web...

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Bella osservazione
Poi è vero che spesso la differenza la fa l'insegnante ma forse anche la famiglia in termini di volontà ed autonomia.
CARPE DIEM
nene70
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Re: Il costante massacro dei compiti

Post by nene70 »

Trilli wrote:Io ho l'impressione che il canale della parola scritta, che presuppone analisi e sequenzialità, sia faticoso per molti di questi ragazzi, cresciuti con le immagini, gli schermi, la simultaneità.
Bisogna per forza scendere a patti con il loro linguaggio. E per questo i testi non possono essere "ricchi" come lo erano i nostri. Però il docente deve metterci accanto altro: mappe, presentazioni, documentari, risorse sul web...

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assolutamente d'accordo.
fra detesta la storia, ad esempio, l'annoia...si spegne proprio..
m seguire rai storia o focus,invece gli è semplice e molto più leggero.
Dilly
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Re: Il costante massacro dei compiti

Post by Dilly »

Trilli wrote:Che i ragazzi siano meno autonomi, è vero. Ma sono i genitori che si sostituiscono a loro in tanti aspetti anche pratici e quotidiani.

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Nel nostro caso sono le maestre per che dicono ai bambini che noi genitori dobbiamo fare i compiti insieme a loro
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MatifraSo
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Re: Il costante massacro dei compiti

Post by MatifraSo »

Trilli wrote:Io ho l'impressione che il canale della parola scritta, che presuppone analisi e sequenzialità, sia faticoso per molti di questi ragazzi, cresciuti con le immagini, gli schermi, la simultaneità.
Bisogna per forza scendere a patti con il loro linguaggio. E per questo i testi non possono essere "ricchi" come lo erano i nostri. Però il docente deve metterci accanto altro: mappe, presentazioni, documentari, risorse sul web...

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Però secondo me proprio per il fatto di essere sempre immersi in schermi, immagini veloci, suoni più o meno alti, confusione, avere dei momenti di "decompressione" dove si usa la parola scritta, un linguaggio più tranquillo e meno ansiogeno non può che far bene. Abituarsi a riflettere, leggere una riga e tornare indietro se non si è capito bene credo sia più efficace.
Sei bella quando sorridi
quell'aria che puoi fare tutto quando lo decidi

Matilde 13/07/2004
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Re: RE: Re: Il costante massacro dei compiti

Post by Trilli »

MatifraSo wrote:
Trilli wrote:Io ho l'impressione che il canale della parola scritta, che presuppone analisi e sequenzialità, sia faticoso per molti di questi ragazzi, cresciuti con le immagini, gli schermi, la simultaneità.
Bisogna per forza scendere a patti con il loro linguaggio. E per questo i testi non possono essere "ricchi" come lo erano i nostri. Però il docente deve metterci accanto altro: mappe, presentazioni, documentari, risorse sul web...

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Però secondo me proprio per il fatto di essere sempre immersi in schermi, immagini veloci, suoni più o meno alti, confusione, avere dei momenti di "decompressione" dove si usa la parola scritta, un linguaggio più tranquillo e meno ansiogeno non può che far bene. Abituarsi a riflettere, leggere una riga e tornare indietro se non si è capito bene credo sia più efficace.

Nessuno dice che non debbano leggere.
Il testo da studiare ce l'hanno.
Ma non può essere come i testi di 30 anni fa.
A meno di lasciare indietro 3/4 degli alunni.
Nella scuola dell'obbligo non è accettabile.

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