Secondo figlio: desideri e paure

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nove
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Secondo figlio: desideri e paure

Post by nove »

Ieri sera ho avuto una bella notizia. A novembre nascerà il secondogenito di una mia cara amica, per chi si ricorda quella che mi ha tenuto in ansia qualche tempo fa perché era morto un omonimo del marito. Suo figlio maggiore ha due anni e quasi quattro mesi. Sono felicissima per lei, avevamo parlato e mi aveva detto che era decisa ad avere il secondo figlio, anche se prima non lo credeva.
Questo fatto però mi ha messo un po' in crisi. E' da tempo che vorrei anch'io un altro pargolo. Io ho due fratelli, il primo è quasi coetaneo (solo 13 mesi di distanza), e li adoro. Mio marito invece è figlio unico. Avrebbe voluto un fratellino ma non è stato possibile. Eravamo d'accordo sul fare due figli, ma ora il nostro desiderio si sta scontrando con la dure realtà ed io sinceramente non so più che pesci prendere. Mio marito, in fondo, sa benissimo che ne può fare anche a meno, IO NO.
Però ci circondano difficoltà innumerevoli. Ce la faremo economicamente? Finchè sono tutti e due piccolini, poco male, ma poi? La mia amica per fortuna economicamente non ha problemi.
Come faccio col lavoro? Lasciarlo non posso. Potrei chiedere un part-time, ma mi dimezzo lo stipendio e devo comunque mandare il bambino al nido, perché su mia suocera non posso certo più contare, è sempre più vecchia e malandata. Quindi meno 300 euro di nido (come minimo) e meno 400 di stipendio. La baby sitter costa ancora di più!
Inoltre so che come con Marco dovrò contare solo sulle mie forze, perché l'aiuto morale di mio marito non ci sarà. Non perché non voglia il secondo, ma perché è fatto così, non riesce ad essermi di aiuto psicologicamente. Sono disponibile ad affrontare questa nuova sfida, ma sto cominciando a chiedermi se è giusto. Secondo voi vale comunque la pena di essere inconscienti? Si può fare un secondo figlio per lasciarlo una giornata intera al nido?
Mi faccio troppi problemi?
Voi bismamme o più come avete fatto? Avete assecondato il desiderio nonostante i dubbi? O dubbi non ne avevate proprio?
Novella

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Lella
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Post by Lella »

Io non ho avuto dubbi, pur sapendo le varie difficoltà a cui andavamo incontro, anche io non posso contare su aiuto dei nonni e lavoro 7 ore al giorno.
Tu pensa che non troverai mai una mamma o un papà che si sono pentiti di aver messo al mondo un secondo o un terzo o un quarto figlio.
E' una ricchezza così grande per voi e per il vostro attuale bambino che ogni problema o difficoltà passa in secondo piano secondo me.
CARPE DIEM
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Patrizia
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Post by Patrizia »

Il nostro secondogenito è arrivato senza neanche mezzo pensiero, devo dire la verità; sarà (sana) incoscienza, ma abbiamo sempre pensato a Sofia come NON figlia unica, fin dall'inizio, quindi accogliere Dodi è stato un naturale proseguimento della nostra famiglia.

Il terzo è stato ragiornato, ma solo un pochino di più, neanche molto (da me). Sono sicura che mio marito ci abbia pensato molto di più in termini economici.

Però devo aggiungere che la mia situazione è meno difficile, sulla carta. Non posso/voglio contare su aiuto di nonni, ma posso affidarmi al nido e so che economicamente con qualche sacrificio ce la facciamo. Lavoro part time (6 ore al giorno, cioè al 75%) cosa che mi permette di stare con i bimbi di pomeriggio senza però rinunciare ad una fetta troppo importante del mio stipendio.

Io credo che sia giusto fare calcoli ma allo stesso tempo sia anche necessario fare il salto con un pochino di incoscienza. ... me te la devi sentire, con serenità.
Patrizia (40 anni)

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Patrizia
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Post by Patrizia »

Lella wrote:E' una ricchezza così grande per voi e per il vostro attuale bambino che ogni problema o difficoltà passa in secondo piano secondo me.


ecco, su questo concordo in pieno con Lella
la ricchezza che consegue dall'avere un fratello o una sorella è immensa, saranno compagni di giochi e di malefatte e di litigate sia da piccoli ma soprattutto da grandi

a me scalda il cuore pensare che quando un giorno io non ci sarò più, Sofia e Leonardo e il piccino che verrà ci saranno per ciascuno e saranno un nostro lascito ...
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Post by nove »

Patrizia wrote:
Lella wrote:E' una ricchezza così grande per voi e per il vostro attuale bambino che ogni problema o difficoltà passa in secondo piano secondo me.


ecco, su questo concordo in pieno con Lella
la ricchezza che consegue dall'avere un fratello o una sorella è immensa, saranno compagni di giochi e di malefatte e di litigate sia da piccoli ma soprattutto da grandi

a me scalda il cuore pensare che quando un giorno io non ci sarò più, Sofia e Leonardo e il piccino che verrà ci saranno per ciascuno e saranno un nostro lascito ...


Infatti, è quello che penso anch'io... Anche se l'idea di una giornata intera al nido non mi piace molto... Vedremo per un eventuale part-time. Anch'io fino al 2005 facevo 6 ore al giorno per 36 ore totali, compreso il sabato, ed era una pacchia. Adesso invece, dopo molte vicissitudini sindacali, ne faccio 35, ma suddivise in modo pazzesco, per cui ho mezza giornata libera solo il venerdì, gli altri giorni sono fuori 8-9 ore tra il viaggio, la pausa pranzo e tutto...
Mio marito è più perplesso. Per lui non sarebbe un dramma e non ha nessuna fretta. Io invece vorrei non dico subito, ma al massimo tra un anno... Sono esagerata?
Novella

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Vavi
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Post by Vavi »

Che discorso complesso, saranno due anni che mi torturo.
Se la mia seconda gravidanza fosse andata in porto, ora starei svezzando.
Eppure dopo quella esperienza, non ho piu' cercato.
Non lo so.
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.
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nove
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Post by nove »

vavi wrote:Che discorso complesso, saranno due anni che mi torturo.
Se la mia seconda gravidanza fosse andata in porto, ora starei svezzando.
Eppure dopo quella esperienza, non ho piu' cercato.
Non lo so.


Ha avuto una esperienza negativa? Mi dispiace...
Novella

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Rie
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Post by Rie »

Sia io sia mio marito, più che dai problemi logistici(nel 2005 eravamo in una situazione economica precaria e con serio rischio d'impresa fra capo e collo), eravamo preoccupati dai problemi... correlati al sentimento e alle energie richieste ai bi-genitori.
Entrambi temevamo di non amare il secondo quanto Alessandro (col senno di poi sorrido, ma era un timore quanto mai reale, durato per tutta la mia gravidanza), e di non avere le forze per essere la mamma e il papà che avremmo voluto per entrambi.
Tuttavia, soprattutto io, figlia unica con estremo desiderio di non lasciare Alex in quella condizione, non avrei accettato, salvo eventuali problemi di infecondità, di rinunciare al fratellino per ragioni pratiche. Entro certi limiti, specie in una società solidale come la nostra, sarei per il fare il salto anche senza una rete perfetta ad accoglierti...

Noi ci siamo buttati, e via.
Ci è andata pure bene, perché nel 2006, dopo la nascita di Fede, la nostra situazione economica è notevolmente migliorata.

Se mai, la logistica peserà per il terzo figlio, ma l'idea tenta me e non è esclusa da mio marito. Per ora le difficoltà pratiche ci frenano. Con Federico più autonomo, verso i suoi 4 anni e con Alex di 6-7, chissà...
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag"
(David Grossman)
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