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Alessia M. wrote: ......, ma sinceramente fregatene di chi ti dice che non sai cosa significhi "cagare un figlio" perchè tu sai cosa significa farlo NASCERE... al mio paese si cagano gli stronzi non i figli!!!
sono del tuo stesso parere speriamo che tutte lo leggano!!!! brava ottima risposta !
io ho avuto la fortuna di aver un parto naturale ma nn sarebbe cambiato nulla anche se avessi dovuto fare un cesareo lìunica cosa che mi importava era che mio figlio stesse bene! ele ciao
sono del tuo stesso parere speriamo che tutte lo leggano!!!! brava ottima risposta !
io ho avuto la fortuna di aver un parto naturale ma nn sarebbe cambiato nulla anche se avessi dovuto fare un cesareo lìunica cosa che mi importava era che mio figlio stesse bene! ele ciao
per correttezza...il parere era di alessia che io ho quotato perchè condivido!!
Alessia M. wrote:ci riprovo!! Avevo scritto un postone enorme e poi il forum non mi riconosceva più...
dicevo che io non sono lapersona più adatta per consolarti, ma forse per farti compagnia sì!
Ho partorito Adele il 30 settembre e tutto procedeva bene fino all'8 mese, poi le mie piastrine (che erano bassine ma intorno a 100.000) sono precipitate a 65.000 e non ho avuto scelta: cesareo con anestesia totale e trasfusione piastrinica annessa.
Io non mi sento meno mamma per questo, ma ogni volta che sento di mamme che stanno partorendo di parto naturale mi viene da pensare "beate loro"... lo penso perchè io avevo davvero voglia di partorire naturalmente, perchè mi è rimasto il desiderio di vedere la faccia di mio marito piangente non appena ha visto Adele di averlo lì con me, lo penso perchè so già che qui le speranze di fare un parto naturale dopo un cesareo sono pochine o nulle... lo penso perchè non è andato tutto come nei miei sogni. Ma poi però guardo Adele e passa quasi tutto, penso alle emozioni che vissuto e sono state bellissime, penso alla faccia di mio marito quando ha visto me tornare in stanza ed ha pianto, quando hanno portato la bambina e si è sciolto... alla fine io sono stata la prima (dopo tutto ilpersonale vario!!) a stringerla tra le braccia anche se sddormentata e dolorante ed è stato bellissimo...
Ti capisco e ti sono vicina, ma sinceramente fregatene di chi ti dice che non sai cosa significhi "cagare un figlio" perchè tu sai cosa significa farlo NASCERE... al mio paese si cagano gli stronzi non i figli!!!
hai perfettamente ragione,mi rispecchio molto in cio che dici......
Vavi scusa ma ce l’hai con me?
Ora provo a spiegarmi meglio (anche per Solange):
certo che le donne sono tutte uguali e in teoria avrebbero tutte gli stessi diritti e gli stessi doveri in ogni parte del mondo che discorsi!
Io stavo solo dicendo che l’approccio al tema parto è ben diverso tra l’italia (dove ho avuto due figli e quindi posso parlare della mia esperienza) e altri paesi, nel caso specifico quelli di origine anglosassone dei quali parlo, come anticipato, solo ed esclusivamente per aver visto dei documentari.
Che in italia si possa scegliere come si vuole partorire è una pura utopia (diciamo che lo è per il 90 % delle partorienti che ha a disposizione ospedali normali e la normalità in Italia è sinonimo di struttura vecchia con personale medico ed infermieristico altrettanto vecchio, non anagraficamente ma per formazione).
In italia, se vai da un medico che ha in studio l’ecografo, ti visita per la maggior parte dei casi SOLO con l’ecografia, altrimenti trovi medici che provano la pressione, fanno l’indagine interna e prendono le misure della pancia con il metro da sarta! E sentono il battito del bimbo con il cornetto di legno e qualche volta con l’amplificatore. E non hai scelto tu che tipo di visita avere. In italia quando fai il corso di preparazione al parto è rarissimo che ti dicano come potrebbero anche andare le cose (vedi Dona) “per non spaventarti” ma tu ti senti con la coscienza a posto perché hai fatto il corso!
Ti dicono che se respiri bene (due sedute con la psicologa) non avrai alcun problema a contrastare la contrazione e ti dicono di portarti da leggere e da sbocconcellare e portare pure una cd della tua musica preferita…peccato che la maggior parte delle volte sei in sala travaglio con altre puerpere per non dire che sei su di una barella in corridoio in entrambi i casi con il monitoraggio costantemente attaccato senza la possibilità di metterti nella posizione che più ti da sollievo…però al corso ti avevano detto che potevi pure camminare…
Parliamo del clistere? A quante è stato fatto senza che ce ne fosse il reale bisogno? E l’amnioscopia? In Italia si fa pure quella se sei in una clinica universitaria e il personale deve fare pratica. Ma nessuno ti ha chiesto l’autorizzazione e tu subisci due visite (se non tre) ogni ora perché il tirocinante deve confrontarsi con il medico titolare.
E qui mi fermo perché mi batte il cuore. E tutto perché? Perché i fondi per la sanità sono pochi e quindi non si interviene per migliorare una pratica che è vecchia come l’uomo. Cioè come la donna per cui partorire deve essere un istinto.
Io ho fatto il cesareo perché il mio piccolo era podalico........quando mi avevano proposto quella manovra per farlo "girare" non me la sono sentita....quando è nato aveva un doppio giro di cordone attorno al collo non ce l'avrebbe mai fatta a girarsi ed in altri tempi con il parto naturale non ce l'avrebbe fatta.....il cesareo non è una scelta nei nostri casi ma una salvezza!!Io mi sento mamma tanto come chiunque altra......un abbraccio!